La debacle dell'Empoli sul campo del Pescara lascia strascichi pesanti nell'ambiente azzurro. Il risultato di 4-0 maturato ieri ha scosso profondamente la formazione toscana, che aveva iniziato la gara con le giuste intenzioni ma si è poi smarrita completamente nel corso del secondo tempo.
A fare il punto della situazione è stato Matteo Lovato, difensore centrale dell'Empoli, che ha offerto un'analisi lucida ma amara della prestazione della sua squadra. Le parole del giocatore riflettono tutta la frustrazione per un risultato che ha colto di sorpresa l'intero gruppo, considerando la preparazione accurata che aveva preceduto l'incontro.
"Abbiamo approcciato bene la partita, poi è come se avessimo smesso di portare avanti le nostre idee e non mi so dare una motivazione precisa del perché", ha dichiarato Lovato nell'immediato post-gara. Il centrale ha riconosciuto senza mezzi termini la gravità dell'episodio, sottolineando come la squadra abbia letteralmente cessato di giocare secondo i propri principi dopo un avvio incoraggiante.
La seconda frazione di gioco si è rivelata particolarmente disastrosa per gli azzurri, con errori a catena che hanno spalancato le porte a una goleada che non ammette giustificazioni. "Nella ripresa abbiamo sbagliato tanto, non c'è molto da aggiungere e il risultato è giusto", ha ammesso con onestà il difensore, riconoscendo i meriti degli avversari e le responsabilità della propria squadra.
L'analisi di Lovato si è concentrata anche sugli aspetti caratteriali e mentali che hanno determinato il tracollo. La mancanza di coraggio nel portare avanti le proprie convinzioni tattiche e l'incapacità di reggere l'urto nei momenti di difficoltà sono emersi come i principali nodi da sciogliere. "Dobbiamo rimetterci in carreggiata, continuare a martellare sui nostri principi e progetti, portarli in campo con più coraggio e riuscire a sostenere una partita in tutte le sue imprevedibilità, nei suoi momenti no", ha spiegato il giocatore, evidenziando la necessità di un lavoro approfondito su questi aspetti.
Il contesto della Serie B, campionato notoriamente competitivo e senza sconti, rende ancora più urgente questa crescita mentale. Come ha sottolineato lo stesso Lovato, citato da Pianetaempoli.it, "Su questo c'è tanto lavoro da fare, anche perché in Serie B nessuno ti aspetta".
Particolarmente significativo è stato il riferimento al confronto avvenuto durante l'intervallo, momento che doveva rappresentare una svolta ma che si è rivelato inefficace. "Nell'intervallo ci siamo confrontati in maniera positiva, ma il secondo tempo non è accettabile né per noi né nei confronti dei tifosi che ci hanno seguito, non può esserci un atteggiamento del genere", ha dichiarato il difensore, mostrando rispetto per i sostenitori che hanno seguito la squadra in trasferta.
L'autocritica di Lovato si è estesa anche al confronto diretto con gli avversari, riconoscendo la superiorità mostrata dal Pescara sul piano della determinazione e della voglia di vincere. La fame di risultati dimostrata dai padroni di casa ha fatto la differenza in una gara che poteva prendere tutt'altra piega.
Tuttavia, il centrale azzurro ha voluto trovare anche degli aspetti positivi in questa pesante battuta d'arresto. "Meglio prendere uno schiaffo così anziché rischiare per settimane di ripetere gli stessi errori", ha affermato, interpretando la sconfitta come un campanello d'allarme necessario per correggere la rotta.
Il calendario non concede tregua all'Empoli, che fra quattro giorni sarà impegnato in Coppa Italia contro il Genoa, formazione di categoria superiore che rappresenterà un test ancora più probante. "Fra quattro giorni giochiamo contro una formazione esperta e di categoria superiore e avremo la possibilità di dimostrare chi siamo", ha dichiarato Lovato, vedendo nell'impegno coppa un'occasione di riscatto immediato.
Lo sguardo è già proiettato anche al derby contro la Carrarese, appuntamento che assume ora un significato particolare dopo la débacle di ieri. "Il risultato col Pescara ci ha preso alla sprovvista perché la partita era stata preparata bene. Anche domenica sarà una gara difficile, ma l'unica medicina è il lavoro", ha concluso il difensore, indicando nella preparazione accurata e nel lavoro quotidiano le uniche vie per superare questo momento di difficoltà.
La filosofia di Lovato è chiara: sarà il campo l'arbitro finale di questa esperienza. "Sarà il campo a dirci se questa sconfitta ci sarà servita per imparare qualcosa oppure no", ha affermato, lasciando alle prossime prestazioni il compito di dimostrare se la lezione del Pescara sia stata davvero compresa e metabolizzata dalla squadra azzurra.
L'Empoli si trova ora di fronte a un bivio importante: trasformare questa pesante sconfitta in una lezione costruttiva oppure rischiare di vedere compromesso un percorso di crescita che sembrava ben avviato. Le parole di Lovato tracciano la strada da seguire, ma saranno i fatti sul terreno di gioco a stabilire se il messaggio è stato recepito dall'intero gruppo squadra.
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