Al termine dell'amichevole vinta di misura contro il Lentigione, l’allenatore della Reggiana, Davide Dionigi, ha concesso una lunga intervista. La partita, giocata allo stadio “Levantini”, ha rappresentato un'opportunità per testare i giovani talenti e i giocatori rientrati dai prestiti. Le sue parole, riportate da telecamere e microfoni, hanno fatto luce sui progressi della squadra e sulle strategie in vista della nuova stagione.

«È stato un allenamento simpatico per dare spazio ai nostri ragazzotti: qualcuno della Primavera, altri rientrati dai prestiti», ha dichiarato il tecnico granata. Dionigi ha specificato che l'obiettivo primario era concedere minuti preziosi a chi aveva giocato meno nella precedente partita a Torino. «Hanno corso, si sono impegnati e hanno lottato», ha aggiunto, sottolineando l'impegno dei suoi ragazzi contro una squadra di categoria come il Lentigione, che ha definite «con ambizioni importanti».

Tra i giovani messi in mostra, Dionigi ha speso parole di elogio per due nomi in particolare, Conté e Cavaliere. Di Conté ha detto: «Conté è un ragazzo di valore: ha fame, voglia, motore. Tutto l’anno si allenerà con noi e, quando non troverà spazio, potrà giocare in Primavera». Anche Cavaliere ha buone chance di restare nel gruppo della prima squadra. Per gli altri, invece, il tecnico sta valutando la possibilità di un prestito: «Se non giocano, non crescono. Allenarsi con la prima squadra serve, ma l’obiettivo è far fare loro esperienza nei campionati minori».

Il mister ha anche commentato l'esordio dell'italo-argentino Maisterra, appena arrivato: «Un ragazzo sveglio, ha fisicità, buona gamba e discreta tecnica». Nonostante la necessità di inserirlo subito a causa di un organico ridotto, Dionigi è rimasto soddisfatto del suo impatto: «ha recepito bene i movimenti, è stato interessante vederlo». Un altro giovane che ha suscitato interesse è stato Ferretti, il quinto della Primavera.

Dionigi ha poi parlato dell’arrivo di Quaranta e della situazione del mercato, che secondo le indicazioni del direttore sportivo Fracchiolla dovrebbe portare altri cinque rinforzi. «Quaranta è un difensore che seguivo da anni con il mio staff», ha spiegato, evidenziando le qualità del giocatore: «Come braccetti di difesa ci servono giocatori con accelerazione e velocità, e lui ha quelle caratteristiche». L'allenatore ha però sottolineato che l'integrazione dei nuovi arrivati non è semplice. «Gli allenatori vogliono abbondanza, quindi ben vengano tanti giocatori bravi. Però il problema diventa integrarli: lo stiamo vedendo anche noi. Chi è arrivato più tardi è indietro, fa fatica e non ha ancora l’intensità giusta. È uno scotto da mettere in preventivo». La sua speranza è che arrivino «giocatori forti e funzionali alla Reggiana, ma poi vanno allenati».

Un momento della sua riflessione è stato dedicato all'amichevole contro la Juventus: «È stata una bella soddisfazione per i ragazzi». Dopo un inizio di gara un po’ teso, legato all’emozione di trovarsi in un centro sportivo di altissimo livello, la squadra si è comportata bene. «I primi dieci minuti eravamo contratti, poi mi sono piaciuti per impegno e organizzazione difensiva. Abbiamo anche creato diverse occasioni, e contro la Juventus non è facile». Il pareggio, più che un risultato, è stato una gratificazione per il lavoro svolto: «I ragazzi stanno spingendo forte da quasi un mese e questa è stata una sorta di premio».

Sul prossimo impegno con la Cremonese e sulla formazione titolare, Dionigi ha ribadito la sua filosofia di rotazione: «Finora ho sempre ruotato tutti. In ogni partita è entrato chi non aveva giocato dall’inizio e sarà così anche sabato». L'allenatore ha chiarito che in questa fase l'obiettivo è gestire al meglio la condizione fisica, il minutaggio e i piccoli infortuni, oltre a integrare i nuovi arrivati. Un vero e proprio undici titolare si vedrà solo più avanti: «Una sorta di undici iniziale si potrà vedere solo dopo la prima giornata, dopo che tutti i giocatori saranno arrivati».

Infine, ha toccato il tema delle voci sulla situazione societaria: «È normale che certe voci arrivino nello spogliatoio, come capita nel mercato: chi parte, chi arriva... Non è il massimo in questa fase della stagione, ma fa parte del calcio». Dionigi ha detto di non sapere cosa accadrà, ma ha dato una chiara direttiva alla squadra: «ho detto ai ragazzi che, al di là delle vicende societarie o delle situazioni personali, l’allenamento è sacro. Devono venire al campo e andare a duemila. Il resto si vede fuori. Quando si corre, si corre».

Sezione: Serie B / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 12:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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