La Reggiana si appresta ad affrontare un intenso ciclo di impegni con la terza partita settimanale, che culmina con la trasferta odierna contro il Cesena all’Orogel Stadium “Manuzzi”. Un incontro che non è solo cruciale per la classifica di Serie B, ma che porta con sé un significato profondo per l'ambiente granata.
Mister Davide Dionigi, alla vigilia, si è detto fiducioso sulla condizione della sua squadra, impegnata a trovare continuità dopo l'incoraggiante pareggio ottenuto contro lo Spezia.
Affrontare tre gare in pochi giorni è una prova di resistenza. Dionigi ha individuato nell’aspetto fisico la maggiore difficoltà. «Direi più le energie fisiche: bisogna saperle centellinare per essere pronti atleticamente,» ha affermato l'allenatore, sottolineando la necessità di dosare le forze con attenzione in questo momento così ravvicinato.
Al contrario, la squadra appare solida sul piano mentale, rinvigorita dalla recente performance. «Dal punto di vista mentale invece ci arriviamo bene, dopo la prestazione con lo Spezia che ci ha fatto ritrovare una Reggiana che corre, gioca e sa soffrire nei momenti giusti.» Il tecnico ha ribadito una verità della categoria cadetta: «In Serie B partite facili non ce ne sono, lo vediamo ogni turno. Quindi con la testa ci siamo, ora dobbiamo solo gestire al meglio le forze in questo ciclo ravvicinato.»
Dionigi ha fornito aggiornamenti importanti sulle condizioni di due giocatori centrali: Manuel Marras e Michele Magnani. Rassicurazioni sono arrivate per l’esterno: «Marras aveva solo dei crampi, ha corso davvero tanto, ora è recuperato.» Magnani, difensore d’esperienza, è tornato a disposizione, e la decisione sul suo impiego resta aperta: «Magnani è a disposizione: valuteremo se farlo partire dall’inizio o inserirlo a gara in corso. Dopo la sosta sarà a pieno regime.»
A proposito di Marras, il mister ne ha lodato la duttilità tattica: «Manuel è talmente intelligente che può ricoprire tanti ruoli.» Pur nascendo per giocare a piede invertito, la sua capacità di adattamento è un grande vantaggio: «Anche a sinistra ha fatto assist e imparato a difendere bene. Ci dà la fortuna di poterlo utilizzare a seconda dell’esigenza, a destra o a sinistra, e per un allenatore è un grande vantaggio.» Un esempio è la recente posizione da mezzala ricoperta contro lo Spezia.
L’allenatore ha dedicato attenzione anche ai profili più giovani. Riguardo a Edoardo Rover, ha espresso fiducia nelle sue potenzialità, pur riconoscendo l’alternanza di prestazioni in questo avvio. «È un ragazzo eccezionale a livello umano, si applica tanto,» ha detto Dionigi, inquadrando il suo ruolo. «Lo abbiamo preso per fare l’esterno a destra o sinistra, e fin qui ha alternato buone prestazioni ad altre meno.» L’impegno in fase difensiva è apprezzabile, ma i margini di crescita restano ampi, specie in zona offensiva. «Può anche adattarsi in un attacco a tre, con caratteristiche diverse rispetto al trequartista classico. È un giocatore su cui crediamo molto. Non aveva avuto continuità nella passata stagione, diamogli il tempo di crescere.»
In attacco, l’imminente rientro di Gondo dopo la sosta è una notizia positiva. «Dopo la sosta fortunatamente rientrerà,» ha confermato il mister. Nel frattempo, la squadra ha saputo trovare soluzioni alternative, sperimentando assetti diversi. «Davanti sono soddisfatto: alcuni giocatori come Lambourde e Tavsan devono ancora arrivare al top, ma hanno margini enormi.»
Il Cesena, reduce da una sconfitta a Frosinone, rimane un avversario di primissimo livello. Dionigi ha inquadrato la situazione con obiettività: «Sta succedendo quello che capita a tutti in Serie B: qualche battuta d’arresto ci sta, ma parliamo di una squadra forte, costruita bene, con un bravo allenatore, un amico, e un giusto mix tra giovani ed esperti.» Il Cesena, dunque, è una squadra che «Merita la classifica che ha.»
Per la Reggiana, l'imperativo sarà replicare l’atteggiamento delle gare positive: «Dovremo ripetere la compattezza difensiva e l’atteggiamento che abbiamo avuto contro lo Spezia e nei derby della scorsa stagione.» Nonostante un calendario "tostissimo" finora, i granata sono riusciti a "rimanere in carreggiata," merito che l'allenatore attribuisce ai suoi. La squadra si presenta all'appuntamento con rinnovata serenità: «Siamo pronti, i ragazzi li ho visti più sereni, specialmente i giovani.»
Il Cesena, che alterna moduli (3-5-2 e 3-4-2-1), sarà un osso duro: «Affrontiamo una squadra aggressiva, con giocatori di gamba e brava nelle ripartenze. Sa anche difendersi bene. Dovremo essere bravi a metterla in difficoltà.»
Riguardo al cambio di volto della Reggiana tra primo e secondo tempo, Dionigi ha individuato diverse cause, tra cui le "letture che facciamo nell’intervallo" e una questione di personalità. «Siamo una squadra giovane e qualche punto di riferimento a livello di personalità è venuto a mancare per infortuni.» Il recupero dei veterani è cruciale: «Quando rientreranno i giocatori più esperti, ne beneficerà tutto il gruppo, come accaduto nella scorsa stagione con il recupero nel finale di Rozzio. La sosta arriva al punto giusto per premetterci di recuperarli…»
La filosofia per Cesena, e in generale per la stagione, è chiara: giocare con coraggio. «Sì, perché dobbiamo ancora trovare il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva,» ha spiegato Dionigi. L'obiettivo è che tutti contribuiscano anche nella fase di non possesso, un aspetto che si perfezionerà con il tempo e con i rientri. «Sicuramente dobbiamo migliorare dietro: ritrovare giocatori esperti come Magnani e Rozzio aiuterà.»
Infine, il tecnico ha riconosciuto il peso dei giovani nel percorso di crescita: «Molto: danno vivacità e spregiudicatezza, anche se a volte possono pagare l’inesperienza. Quando le cose vanno bene i giovani ti trascinano, quando ci sono difficoltà bisogna essere bravi a rimanere sul pezzo.»
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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