La dirigenza dello Spezia rompe il silenzio e delinea presente e futuro del club ligure attraverso le parole del suo amministratore delegato Andrea Gazzoli. In un intervento articolato riportato da cittadellaspezia, il dirigente ha affrontato senza mezzi termini le criticità economiche e gli obiettivi sportivi della società, dipingendo un quadro complesso ma non privo di prospettive.
Una situazione finanziaria in evoluzione
Il tema centrale dell'intervento di Gazzoli riguarda la delicata situazione economica del club. L'amministratore delegato non nasconde le difficoltà: "Chiuderemo il peggior bilancio della nostra storia nel 2025, e per quella dopo il presagio non è migliore". Una dichiarazione che testimonia la complessità della gestione finanziaria nel calcio moderno, dove come sottolinea lo stesso dirigente, "di sostenibile non c'è niente".
Tuttavia, Gazzoli evidenzia un elemento di stabilità fondamentale: la solidità della proprietà. "Abbiamo una proprietà solida e seria che ha coperto tutto, e che disegna una visione di miglioramento. Non si sottrarranno mai alle loro responsabilità e sono pienamente consapevoli di cosa si è fatto", afferma con convinzione, tracciando un quadro di responsabilità condivisa e impegno a lungo termine.
Il dirigente riconosce apertamente il percorso travagliato del club: "Abbiamo fatto un percorso con due passaggi di proprietà, molto impegnativi e molto stressanti. C'era una situazione debitoria di un certo tipo, ristrutturata insieme ai fornitori". I numeri, secondo Gazzoli, parlano chiaro: "Si parla di decine di milioni e vi accorgerete che i numeri saranno molto diversi rispetto al passato".
Strategie di mercato e investimenti infrastrutturali
Sul fronte del mercato estivo, l'amministratore delegato respinge le critiche ricevute dalla società: "Forse ultimamente abbiamo avuto alcune critiche di troppo per un ritardo sul mercato e per dinamiche di un certo tipo. Abbiamo preso 12 giocatori cedendo Chichizola e Moutinho, con un costo di un certo livello".
Parallelamente agli investimenti sulla rosa, lo Spezia ha puntato sul miglioramento delle strutture. Gazzoli sottolinea come "la proprietà è consapevole che si può migliorare il centro sportivo di Follo, che abbiamo rifatto il sintetico del Ferdeghini, spese di diverse centinaia di migliaia di euro".
La gestione della rosa attuale viene presentata come equilibrata: "I giocatori sono sereni di giocare nello Spezia, non c'erano le condizioni per cederli e sono stati gratificati per le loro prestazioni, come per Wisniewski che è arrivato in nazionale".
La filosofia aziendale e la visione del calcio
Il dirigente delinea una filosofia aziendale che va oltre i semplici risultati sportivi: "A noi piace pensare che il club debba avere una visione e un futuro legato non solo ai risultati sportivi ma anche alla continuità aziendale". Una prospettiva che riflette la complessità della gestione moderna di un club calcistico, dove la sostenibilità economica diventa cruciale per la sopravvivenza stessa della società.
Gazzoli non si sottrae alle responsabilità: "Non ci sottraiamo alle critiche per i risultati, se vinci sei bravo, se perdi sei scarso e lo sappiamo". Tuttavia, rivendica la professionalità del gruppo dirigenziale: "Ci assumiamo le responsabilità dei risultati, con me c'è un gruppo di lavoro serio, professionale, affidabile".
La Serie B: un campionato sempre più complesso
L'analisi del campionato cadetto offerta da Gazzoli rivela una competizione in costante evoluzione: "Conoscete la Serie B, è una brutta bestia, si parte sempre da zero. È un campionato competitivo, con un turnover troppo ampio se pensate che rispetto a quattro anni fa ci sono solo otto squadre di quella Serie B".
Il dirigente evidenzia una tendenza preoccupante per l'intero movimento calcistico: "Le seconde leghe europee sono quasi diventati campionati di formazioni, c'è un immobilismo come dimostra il fatto che in pochi dalla B sono passati alla A". Una riflessione che tocca tematiche strutturali del calcio italiano e della sua capacità di rinnovamento.
Per quanto riguarda le prospettive regolamentari, Gazzoli anticipa possibili novità: "Siamo in commissione di lega, potremo andare verso un fair play finanziario per il campionato", suggerendo un'evoluzione delle norme che potrebbero influenzare significativamente la gestione futura dei club.
Obiettivi chiari per il presente e il futuro
La strategia dello Spezia appare definita nei suoi contorni essenziali. "Abbiamo fatto un programma per la stagione attuale e ci affacciamo alla prossima. Ad oggi l'obiettivo è il mantenimento della categoria, che per me e per la proprietà è sempre il primo obiettivo", dichiara Gazzoli con pragmatismo.
Pur mantenendo i piedi per terra, l'amministratore delegato non esclude sviluppi positivi: "Se meriteremo di andare in Serie A lo dirà il campo. Non vince il campionato chi investe di più, anche se ha più probabilità". Una filosofia che punta sulla competenza e sulla programmazione piuttosto che sui soli investimenti economici.
La visione a medio termine appare orientata alla stabilità: "Punterei a stabilizzarci e poi a vedere le dinamiche, anche regolamentari, che si svilupperanno. A breve termine l'obiettivo è la salvezza". Un approccio graduale che riflette la consapevolezza delle difficoltà del campionato cadetto e la volontà di costruire basi solide per il futuro.
Le dichiarazioni di Gazzoli dipingono il ritratto di una società che, pur navigando in acque economiche difficili, mantiene una rotta chiara e una proprietà determinata a sostenere il progetto nel lungo periodo. La sfida sarà quella di coniugare le ambizioni sportive con la necessaria sostenibilità finanziaria, in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile.
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