Mister Francesco Tomei ha incontrato la stampa presso il Picchio Village per presentare il dodicesimo impegno di campionato che vedrà l'Ascoli affrontare il Ravenna domenica alle 17:30 al "Benelli". Il tecnico ha affrontato con lucidità il momento della squadra, tra recuperi in infermeria, analisi tattiche e moniti sul corretto approccio mentale.
L'infermeria e la gestione delle energie
Riguardo alla situazione degli infortunati, Tomei ha comunicato buone notizie su Damiani, confermandolo a disposizione. Al contempo, il tecnico ha precisato che mancheranno sicuramente Nicoletti e Del Sole, con Guiebre ancora da valutare, sebbene le sensazioni fossero orientate verso un suo possibile recupero.
Il mese di novembre si preannuncia cruciale, con diverse partite di alta classifica in programma, ma il mister ribadisce la sua filosofia: «A me piace affrontare una partita alla volta, essere concentrati su un obiettivo alla volta perché poi rischi di sennò di disperdere energie». La priorità assoluta, dunque, è concentrarsi unicamente sulla gara del "Benelli". Tomei ha inoltre evidenziato come sia necessario gestire con estrema cautela i giocatori che «stanno tirando la carretta» a causa del peso fisico delle ultime sfide.
Ravenna: insidie e approccio da battaglia
L'avversario romagnolo è stato inquadrato come una squadra di alto livello che sta dimostrando di percorrere un «cammino importante». Il Ravenna, che finora non ha mai pareggiato, è una formazione fisica e propositiva, non speculativa, e per questo simile all'Ascoli nell'approccio alle gare.
«Affrontiamo una squadra oggettivamente veramente importante,» ha sottolineato Tomei, mettendo in guardia sulla loro pericolosità offensiva, anche grazie al recupero di Kaka, un giocatore con un curriculum significativo che sta ritrovando la continuità. Per questo, l'Ascoli dovrà sfoderare la massima concentrazione: «Le insidie sono all’ordine del secondo, diciamo, quindi bisogna avere una grande attenzione, una grande predisposizione mentale e soprattutto approcciare la partita nel modo giusto».
La crescita tattica e il rischio prevedibilità
Tomei si è detto soddisfatto del lavoro svolto, evidenziando che i ragazzi stanno progressivamente «metabolizzando il lavoro, i principi» e mostrando una «migliore sinergia, migliore fluidità tra di loro». A testimonianza di ciò, il mister ha citato il gol realizzato contro la Sampdoria, celebrato anche dalla Lega Pro per essere stato costruito con grande rapidità e precisione.
Nonostante gli elogi, l'allenatore ha messo in guardia sul rischio di fossilizzarsi: «Paradossalmente il consolidarsi dei meccanismi può far essere anche un po' prevedibile». Per evitare questo, l'Ascoli deve «continuamente aggiungere sicuramente cose che ci permettono di poter gestire le partite in una certa maniera». Un percorso di miglioramento obbligatorio, dato che «le partite più si va avanti e più sono complicate».
Il "blackout" mentale nel derby
Riguardo al momento di rabbia mostrato durante l'ultimo derby, Tomei ha chiarito che non era diretto a un singolo, ma alla situazione complessiva. L'allenatore ha identificato un pericoloso calo di tensione dopo il vantaggio e l'espulsione di un avversario: «Hai avuto un blackout perché vinci 1-0, loro rimangono in 10 e nella testa scatta 'è fatta'. Invece non è così». Questo rilassamento, sebbene umano, è costato carissimo: «Nel calcio non ti puoi mai permettere. Abbiamo rischiato più in 20 minuti in quella partita che in tutte le precedenti partite fondamentalmente».
Il test positivo della Coppa Italia
La gara di Coppa Italia, al di là del risultato, è stata una prova fondamentale. L'obiettivo era duplice: «valutare i ragazzi che stanno giocando meno» e dare «il giusto riconoscimento a chi si allena sempre anche più degli altri». Tomei ha ribadito che era «il minimo che potessi fare» vederli all'opera in una "partita vera". Nonostante le difficoltà iniziali, soprattutto per la fisicità degli avversari, la squadra ha dato risposte importanti, specialmente nella reazione mostrata nel secondo tempo, evidenziando i margini di crescita del gruppo.
Infine, dopo le forti emozioni della settimana dei derby, lo staff ha lavorato per garantire ai ragazzi «massima serenità». Tomei conclude guardando al futuro con lucidità: «L'esperienza mi dice che sicuramente delle sconfitte impari, e quindi i ragazzi sono tranquilli, sono sereni». Un elemento aggiuntivo di spinta sarà il sostegno dei 600 tifosi bianconeri attesi in trasferta: «Quando c'ho la possibilità di avere i tifosi a seguito sono sempre molto contento perché i ragazzi questa cosa l'avvertono».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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