La cornice dello stadio Puttilli è stata lo scenario di un risultato che non accontenta il Barletta: un pareggio per 1-1 contro una Paganese combattiva, che ha lasciato l’amaro in bocca al tecnico dei biancorossi, Massimo Pizzulli. L'episodio che ha determinato la divisione della posta in palio, ovvero la rete subita a seguito di un'incertezza difensiva sul gol ospite, ha evidenziato come alla squadra manchi ancora il cinismo necessario per concretizzare il proprio dominio. L'allenatore non ha celato il suo dispiacere a fine gara, fornendo un’analisi lucida ma velata di frustrazione sulla prestazione dei suoi ragazzi e sul momento generale della squadra.
Il primo rammarico espresso da Pizzulli riguarda la gestione della gara, specialmente dopo la pausa. "Dovevamo chiuderla anche nel secondo tempo," ha sottolineato il mister, evidenziando una fase cruciale in cui il Barletta non è riuscito a mettere al sicuro il risultato. La partita, ha ammesso, è diventata progressivamente più equilibrata, costringendo i padroni di casa a cercare una gestione del vantaggio che si è rivelata insufficiente. L'esortazione è chiara e si concentra sull'atteggiamento: "Dovevamo essere più cattivi nell'andare a concludere," un monito rivolto a una precisione che è venuta a mancare sia in fase di tiro che in alcune scelte cruciali fatte negli ultimi trenta metri. Non è stata una questione di schema tattico, come ha precisato il tecnico, ma di attitudine e lucidità negli snodi decisivi.
L'attenzione si è poi inevitabilmente spostata sul momento del gol subito, descritto con meticolosa onestà da Pizzulli come una sequenza sfortunata e confusa. "Manette ha anticipato il proprio attaccante, l'attaccante gli è andato addosso, penso c'era fallo," ha ricostruito, aggiungendo poi i dubbi su un secondo potenziale fallo su Cillo poco dopo. Il culmine della giocata è stato un duello aereo da cui è scaturita una "palla viva, era viva, era viva," finita sui piedi di un giocatore avversario che con un gesto tecnico impeccabile l'ha depositata "sotto l'incrocio opposto". Nonostante l’errore a monte, sulla conclusione finale Pizzulli ha dovuto arrendersi: "Niente da dire."
Nonostante il passo falso interno, il tecnico si è mostrato saldo riguardo la sua posizione e la fiducia nel lavoro svolto. "Noi siamo molto tranquilli perché noi continuiamo secondo me a dimostrare che ci siamo quasi," ha affermato, introducendo però quel paradosso del "quasi" che accompagna la stagione biancorossa e che impedisce il salto di qualità definitivo. C’è un sentimento palpabile di sfortuna che aleggia sulla squadra, come ammesso senza mezzi termini dall’allenatore: «Onestamente, ci va tutto male». Non resta che accettare l'odierno pareggio.
L'analisi di Pizzulli si allarga poi al contesto del campionato di Serie D, dove regna una pressione asfissiante. "C'è questo accanimento, questa ansia di risultati, questa ansia di arrivare primi," ha spiegato, riconoscendo che gli avversari sono agguerriti e che il Barletta ha bisogno prima di tutto di ritrovare la tranquillità attraverso il lavoro. "Stiamo cercando di di metterci in riga," ha aggiunto, ribadendo che la classifica attuale, pur non esaltante, rimane un punto di partenza. Basterebbe una breve serie positiva, "due, tre vittorie consecutive come abbiamo fatto precedentemente," per risalire la china.
L'obiettivo era riprendere la marcia già da questa giornata, ma l’incontro con la Paganese si è rivelato "la prima squadra tosta" di un ciclo che vedrà i biancorossi affrontare domenica prossima il Martina. Nonostante tutto, l'ultima dichiarazione del mister è un atto di fede nelle prestazioni dei suoi: "Penso che se ci fosse una squadra che meritava di vincere eravamo noi." Un segnale di fiducia che, nonostante l’amarezza, guarda già alla prossima sfida.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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