Si allungano i tempi di attesa per la risoluzione della controversia legale che vede contrapposti l'attuale proprietario del Perugia, Javier Faroni, e il suo predecessore, Massimiliano Santopadre. La notizia di un significativo slittamento della sentenza, riportata anche dalle cronache odierne de La Nazione, sposta l'emissione del verdetto addirittura al marzo 2026.

Il contenzioso riguarda la cessione delle quote societarie del club umbro e, nello specifico, il presunto mancato versamento di una parte della cifra pattuita. La causa, discussa martedì scorso davanti al Tribunale di Roma, ruota attorno a un ammontare di 600.000 euro che, secondo Santopadre, non sono ancora stati saldati da Faroni.

L'accordo complessivo per la vendita della società era stato fissato a 2 milioni di euro, da corrispondere in quattro rate da 500.000 euro ciascuna. L'ex presidente sostiene di aver ricevuto finora solo 1,4 milioni di euro, a fronte dei 2 milioni concordati al momento del closing.

La difesa di Faroni, d'altro canto, si basa sulla contestazione di nuove pendenze debitorie emerse successivamente. L'attuale proprietario sostiene che tali debiti giustifichino la sospensione del saldo. Tesi respinta da Santopadre, il quale afferma che le cifre in questione fossero invece già state regolarmente inserite e contabilizzate nel bilancio della società.

Nonostante l'importanza della posta in gioco, nessuno dei due protagonisti era presente in aula durante l'udienza. Il Giudice, dopo aver ascoltato attentamente le rispettive versioni e le ragioni dei due contendenti, si è riservato di emettere una decisione. L'esito, atteso tra oltre un anno, allunga notevolmente i tempi di un contenzioso che, considerata la complessità della materia e i probabili successivi gradi di giudizio, appare destinato a protrarsi ancora a lungo.

Sezione: Serie C / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 10:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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