La Pro Vercelli ha concluso la sfida contro la Giana Erminio con il primo pareggio stagionale, un risultato a reti bianche che sta stretto alle "Bianche Casacche" per l'elevato numero di occasioni offensive create. In sala stampa, mister Michele Santoni ha analizzato il match, sottolineando la prestazione propositiva dei suoi e l'ottima condizione generale della squadra.
«Abbiamo fatto di tutto per vincerla, proponendo un calcio ragionato e offensivo», ha evidenziato Santoni, riconoscendo al contempo che anche la Giana Erminio non ha adottato un atteggiamento puramente difensivo. «Anche la Giana, devo dire, non è il classico avversario che punta sulla palla lunga, ma ha provato a giocare». Nonostante ciò, il divario in termini di pericolosità è stato netto a favore dei padroni di casa. «Non so il numero esatto delle occasioni, ma loro ne hanno avute alcune, mentre noi siamo stati più pericolosi».
La mancata vittoria è stata attribuita a due fattori: le prodezze dell'estremo difensore avversario e un pizzico di imprecisione. «Il loro portiere ha fatto tre interventi straordinari, e noi siamo stati un po’ imprecisi in alcune conclusioni». Nonostante il rammarico, la partita si inserisce in una serie di performance positive, segno di un gruppo in crescita: «Però, questa partita si aggiunge alle nostre prestazioni positive: la squadra è in salute, sa cosa deve fare e ci crede. Certo, dobbiamo ancora migliorare molto, come diciamo dal primo giorno».
Riguardo all'inizio della gara, in cui la squadra è sembrata giocare con il "freno tirato", Santoni ha corretto la percezione di un lungo periodo di timore. «Non proprio 25 minuti, direi una decina, un quarto d’ora al massimo». Il tecnico ha spiegato che la cautela iniziale non era dettata dalla paura, ma dalla necessità di decifrare le mosse tattiche avversarie. «Non era tanto paura, quanto la necessità di capire cosa faceva l’avversario». La Giana, forte dei suoi 10 punti e guidata da un allenatore abile nel variare modulo e pressing, richiedeva un approccio attento. «Non è una partita che puoi iniziare sapendo esattamente cosa fare, come contro il Trento».
Dopo un attento studio video e osservazione dal vivo, l'allenatore ha descritto le difficoltà iniziali: «Nei primi 10 minuti eravamo un po’ distanti dai riferimenti, con Burruano che faticava a leggere i movimenti di Lamesta e la Giana che cercava di allargare i nostri braccetti». Tuttavia, la squadra ha saputo rapidamente reagire: «Dopo, però, abbiamo preso le misure, giocando uno contro uno a centrocampo». La correzione è stata efficace, tanto che nel primo tempo, la Giana ha prodotto solo «un tiro da corner», mentre la Pro Vercelli ha generato «due o tre pericoli, come l’occasione di Iotti».
Un elemento che ha rallegrato particolarmente Santoni è stato il sostegno incondizionato del pubblico, con oltre 1000 spettatori presenti, che ha supportato la squadra per tutti i novanta minuti. «Ho davvero goduto nel vedere il pubblico oggi», ha confessato il tecnico. La relazione con la tifoseria, dopo un "malinteso" precedente il derby, è tornata in piena sintonia: «ci siamo completamente allineati». La vicinanza dei tifosi è stata così forte da rendere superfluo l'intervento post-partita dell'allenatore: «Oggi non ho nemmeno dovuto fare il discorso post-partita ai ragazzi, perché l’hanno fatto loro stessi».
L'entusiasmo è palpabile attorno a questo gruppo di giovani che persegue un calcio offensivo e ragionato. Santoni ha lodato la maturità della tifoseria, definendola «razionale» e capace di fare «commenti realistici e, soprattutto, costruttivi». Nonostante il dispiacere per la mancata vittoria, l'ambiente, così come i calciatori, ha compreso che il pareggio rappresenta una base da cui «fare ulteriori passi avanti per provare a vincere la prossima». Questa intesa e questa mentalità sono considerate dal tecnico come l'elemento «fondamentale» per il successo futuro.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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