L'Acireale si prepara a una sfida cruciale. Domenica i granata affronteranno il Città di Sant'Agata nel playout che determinerà la permanenza in Serie D, con il vantaggio del doppio risultato a favore: anche un pareggio al termine dei supplementari garantirebbe la salvezza.

Tuttavia, impostare la partita con un atteggiamento conservativo potrebbe rivelarsi una strategia pericolosa. Tenere in equilibrio una gara per 120 minuti comporta rischi significativi, considerando che un episodio può cambiare le sorti dell'incontro in una frazione di secondo.

La squadra e il suo allenatore sono chiamati a dimostrare carattere e determinazione davanti al proprio pubblico. Servirà coraggio per attaccare e cercare la vittoria, con l'obiettivo di chiudere la partita il più rapidamente possibile senza affidarsi al risultato minimo necessario.

Per l'Acireale si tratta di un ritorno agli spareggi salvezza dopo ben 13 anni di assenza. L'ultimo precedente risale al 2012, quando i granata affrontarono il Marsala in un doppio confronto conclusosi con due pareggi a reti inviolate (0-0 sia all'andata che al ritorno). In quell'occasione, il miglior piazzamento in classifica garantì la permanenza in categoria alla formazione siciliana, nonostante il Marsala avesse fallito un calcio di rigore nella gara d'andata.

Quel playout casalingo del 2012 fu caratterizzato da una cornice di pubblico straordinaria, con oltre 3.000 spettatori presenti allo stadio "Aci e Galatea", un'affluenza che difficilmente verrà eguagliata nella sfida di domenica contro il Città di Sant'Agata.

La formazione che conquistò la salvezza nel 2012 era guidata dall'allenatore Massimo Gardano e poteva contare su giocatori del calibro di Zelletta, Fascetto, Mautone, Savanarola, Aiello e Panepinto, tra gli altri protagonisti di quella stagione.

Sezione: Serie D / Data: Sab 10 maggio 2025 alle 21:15
Autore: Davide Guardabascio
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