Castelfidardo, David: «Ci aspetta un campionato molto duro»
«Ci aspetta un campionato molto duro, dovremo calarci subito in questa categoria»: parola di Simone David, portiere confermatissimo di un Castelfìdardo che fra meno di una settimana inizierà a fare sul serio. Già, perché lunedì 10 agosto è stato fissato l’inizio della preparazione. Non è ancora certa la data di inizio del campionato, ma il tecnico Maurizio Lauro vuol partire con largo anticipo, visto il salto di categoria.
Il portiere meno battuto
«Sono molto contento della promozione ottenuta - racconta lo spiderman del Castello, molto apprezzato sin da subito anche dai tifosi -. Certo, non ha dato le stesse sensazioni di una vittoria ottenuta sul campo, sarebbe stato bello poterla festeggiare tutti insieme a fine partita». E lui sì che in particolare avrebbe avuto motivo di festeggiare. E’ stato il portiere meno battuto di tutta l’Eccellenza. Questo è stato il vero punto di forza della squadra biancoverde nella stagione mozzata dal Covid: una fase difensiva tosta, solida, capace di concedere le briciole anche agli attaccanti più forti del campionato. Appena 13 volte il pallone è finito in fondo al sacco del Castello: poco più di un gol subito ogni due gare. Decisamente meglio dell’Atletico Gallo, la seconda miglior difesa con 19 reti incassate. Un abisso di differenza rispetto alle altre inseguitrici di questa speciale e significativa classifica: Porto D’Ascoli, Mon- tefano e Forsempronese ne hanno presi 24, praticamente il doppio dei fisarmonicisti. Inutile sottolineare che una bella fetta di merito è stata proprio delle parate di Simone David. Che di Serie D ne ha vista tanta. Ha militato in quarta serie con le casacche di Sansepolcro, Ancona, Arezzo, San Donato Taver- nelle e Jesina (oltre a due stagioni in Serie C).
«Serie D tosta»
«Il prossimo sarà un torneo duro come storicamente è la Serie D - seguita il numero 1 del Castelfidardo -. Dobbiamo calarci subito nella categoria ed essere disposti al sacrificio, oltre a legare molto bene tra i vecchi e i nuovi arrivati, per fare una buona stagione e arrivare in fondo soddisfatti. È tutta un’altra categoria rispetto all’Eccellenza, cambia molto a partire dall’impegno settimanale, considerando la più elevata frequenza degli allenamenti. Ma a cambiare è anche la velocità delle giocate e quella di pensiero dei giocatori. Cambia anche la fisicità. E non bisogna dimenticare che in D occorre schierare quattro giocatori under: sono tanti e spesso fanno la differenza».