Il silenzio avvolge il Messina in un'altra giornata cruciale per il futuro del club. A poche ore dall'esordio in Coppa Italia, fissato per domenica a Lamezia Terme, la società si trova a dover affrontare una situazione drammatica.

La squadra rischia di non poter scendere in campo, poiché è necessario formalizzare in extremis il tesseramento di almeno una decina di calciatori. In caso di mancata partecipazione, il club andrebbe incontro a una rinuncia dolorosa e a una sanzione pecuniaria di circa 8mila euro. La Lega ha già chiarito che non concederà alcun rinvio, per evitare di creare un precedente.

Come riportato da MessinaSportiva.it, la situazione di precarietà non riguarda solo la formazione peloritana. Anche il Paternò si trova in una condizione simile, sebbene abbia tempo fino al 31 agosto per risolvere i problemi (accede direttamente al turno successivo, così come l'Igea Virtus).

Sembra invece che il Ragusa stia faticosamente uscendo dall'impasse. Per il Messina, tuttavia, il momento è estremamente difficile, una dinamica purtroppo ricorrente negli ultimi otto anni, con rari e illusori momenti di stabilità a partire dal 2008.

Le difficoltà economiche persistono. Fino alle 21 di ieri, presso la PEC del Tribunale, non era ancora pervenuto un chiarimento sulla formula contrattuale che il gruppo Peditto intende adottare. L'affidamento del ramo sportivo richiederebbe una nuova fideiussione di importo maggiore, mentre l'opzione dell'affitto d'azienda non è contemplata dalla FIGC.

La mezzanotte ha segnato la scadenza dell'ultima proroga, e a breve la sezione Fallimentare dovrà esprimersi. L'assenza di nuove integrazioni o proposte concrete fa temere una definitiva fumata nera, nonostante le tre settimane di colloqui e il desiderio comune di scongiurare il peggio. Inoltre, non è ancora stato ratificato l'accordo con i gestori del "Sorbello Stadium" per l'utilizzo dell'impianto. In attesa rimangono sia l'allenatore in pectore, Eduardo Imbimbo, che il nuovo direttore sportivo, figura che non sarà Vincenzo Minguzzi, ormai ritiratosi dal progetto.

Parallelamente, è caduta nel vuoto anche l'ultima proposta alternativa avanzata dalla Cooperativa. I tifosi-azionisti avevano votato a favore di questa soluzione, consapevoli che l'unica opzione per una nuova ripartenza sembrava essere un finanziamento da parte del socio di minoranza, Pietro Sciotto. Questa sarebbe la ripartenza più complessa, anche a causa dei 14 punti di penalità da scontare in classifica.

La Cooperativa si era offerta di gestire la parte sportiva del club, con l'obiettivo di trovare un acquirente solido, avvalendosi della consulenza di professionisti come Dante Scibilia e altri advisor già contattati. La proposta, che prevedeva anche l'aiuto finanziario degli attuali soci e il supporto dei tifosi per mantenere il club a galla fino a ottobre-novembre, è scaduta senza ricevere alcuna risposta dall'ACR. Il gong si avvicina, e questa ennesima estate surreale per il Messina si avvia al termine, nel silenzio totale delle Istituzioni. Potrebbe essere il preludio al sipario finale, senza applausi, ma solo con l'oblio.

Sezione: Serie D / Data: Gio 21 agosto 2025 alle 14:37
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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