Una carriera da calciatore  tra serie C2 e interregionale stroncata sul più bello da  due operazioni ai legamenti e da un intervento delicato alla mandibola, il trasferimento a Cassino per dimenticare  il brutto periodo segnato dalla delicata malattia della madre, una scuola calcio da gestire: questo è in breve il passaggio da calciatore ad allenatore di Silvio di Prisco, attuale trainer dell’Isernia calcio.
A quasi 40 anni il tecnico napoletano si è scoperto grande per molti critici. Dopo aver vinto diversi campionati - su tutte nel suo palmares figurano le vittorie di Casalattico, Rocca d’Evandro e ovviamente Isernia -  si appresta a disputare la sua prima stagione in serie D. Un progetto ambizioso, quello del presidente Gianni Monfreda e dal ds  Pino De Filippis,  sposato in pieno da Di Prisco che non vede l’ora di mettersi in gioco. Potrebbe essere ritenuto un uomo fortunato: in molti, vedendo il  tesoro a sua disposizione, composto da giocatori del calibro di Covelli, Marconato, Causio, Maglione, Giuliano, Alessandrì (solo per citare dei nomi), vorrebbero essere su quella panchina al suo posto.
Il suo credo calcistico è trasmettere ai giocatori voglia,spirito di sacrificio e impegno: solo in questo modo l’Isernia potrà raggiungere risultati importanti; i primi a doverlo capire subito saranno proprio i più giovani elementi della rosa. Il Santarcangelo, vincitore del girone F nella passata stagione, uno degli esempi da seguire.


Daniele Manuelli

* si ringrazia l'ufficio stampa dell'Isernia per la  gentile concessione dell'intervista

notiziario del calcio
Sezione: Serie D / Data: Gio 01 settembre 2011 alle 17:37
Autore: Daniele Manuelli
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