La Virtus Matino non si arrende, Costantino: «Chiederemo il ripescaggio»

13.05.2022 00:00 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
La Virtus Matino non si arrende, Costantino: «Chiederemo il ripescaggio»

La Virtus Matino è ritornata in Ec­cellenza matematicamente, in seguito alla sconfitta subita ad opera del Bitonto: «A chi mi chiede quale sia il mio stato d’animo ri­spondo che un po’ ero preparata - dice la presidente Cristina Costantino - ho cercato con tutte le mie forze di coltivare un sogno, ma le condizioni erano molto cri­tiche. Pensate che abbiam fatto il girone d’andata, guadagnan­do solo 8 punti. Le attenuanti sono tante, ma non mi piace elencarle. Nel girone di ritorno ne abbiamo fatti 22. Certo, ho dovuto constatare che la mia squadra, dopo un paio di par­tite disputate alla grande, ha accusato un calo incredibile. Infatti, col Bitonto siamo stati inguardabili. Non pensavo che una partita tanto importante potesse avere quella fine, non c’è stata lotta, non abbiamo giocato».

Qual è ora il futuro del Matino? «Da circa un mese sto già lavorando accanto al nostro eccezionale ds Luigi Volume assicura la pre­sidente - È chiaro che chiederemo di essere ripescati, pur se è difficile per la grande con­correnza. Ci stiamo muovendo con intensità. Certo, non giocare davanti al proprio pub­blico e su un terreno d’altra città, non giova all’economia di una squadra. Per il momento abbiamo superato l’omologazione della LND per i lavori fatti al terreno di Matino. Il Comune ha fatto sa­pere che saranno attivati i la­vori per l’erbetta sintetica. Speranza è che per giugno, al­lorquando dovranno essere presentate le domande, soprat­tutto quella del ripescaggio, possa essere tutto pronto».

Ma ci si sta muovendo con intensità anche su altri fronti. «Chiaramente, per il momen­to, abbiamo prediletto il set­tore giovani. Ultimamente ab­biamo fatto giocare Caputo, un matinese, portierino del 2004, che ha fatto benissimo. Se non verremo ripescati, andre­mo in Eccellenza, dove cercheremo di fare bene II presidente non cambia, sono sempre quella che ero in Terza categoria, con la stessa lame e lo stesso orgoglio».