Pistoiese, sempre più dettagli sulla nuova società. Arriva Pazzini con Taibi?

19.05.2024 09:30 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Pistoiese, sempre più dettagli sulla nuova società. Arriva Pazzini con Taibi?

Il progetto del trasferimento del titolo sportivo dall’Aglianese alla Pistoiese prosegue. Sono in corso contatti quotidiani con la FIGC e l’operazione è possibile ma non così facile e immediata. Poi si tratta di capire cosa succederà ad Agliana dove il sindaco ha giustamente puntato i piedi per mantenere il nome Aglianese. Ne parlano i colleghi di pistoiasport.

Tra le soluzioni che potrebbero profilarsi, tra le più attuabili a livello logistico c’è il passaggio del nome ad una società del territorio aglianese come gli Amici Miei, militanti in Prima Categoria. A fine mese Iorio presenterà il progetto con organigramma, obiettivi e compagine societaria. Sui soci che affiancheranno Iorio in questa avventura arancione (Il manager genovese non può avere più del 50% delle quote societarie) sappiamo che sono in corso trattative con investitori italiani ed esteri e che dall’imprenditoria pistoiese sono arrivate solo offerte di sponsorizzazioni. Se il progetto di trasferimento del titolo sportivo andrà in porto avrà un ruolo importante nella gestione societaria Fabio Fossati, attuale presidente dell’Aglianese.

Di sicuro, entro la fine di maggio la nuova Pistoiese dovrà chiedere formalmente stadio e campi da allenamento al Comune di Pistoia. Sul nome della nuova società ci sono ancora dei dubbi da sciogliere. Inizialmente sembrava dovesse essere Fc Pistoia 1921, ma nelle ultime ore è emerso un “indizio social” che potrebbe spostare la bilancia in favore di Pistoia Football Club oppure Pistoiese Football Club. Non molte ore fa infatti sia Fabio Fossati che Fabio Taccola, direttore operativo dell’Aglianese, hanno pubblicato sui propri profili Facebook una storia con tre lettere su sfondo arancione: “PFC”. Riferimento velato o semplice coincidenza? Il mistero per ora resta, anche se la sensazione è che tra pochi giorni possa sapersi di più, in attesa comunque di capire se e quando sarà possibile ereditare il nome e la storia della “Pistoiese” dal fallimento della Us. Con la nomina del curatore Lorenzo Paci saranno stabiliti contatti per acquisire più cose possibili dalla procedura fallimentare (settore giovanile, brand e beni rimasti allo stadio).

Al momento una delle certezze sembra l’arrivo di Massimo Taibi come direttore sportivo. L’ex portiere è reduce da un quinquennio alla Reggina, dove ha ricoperto lo stesso ruolo in Serie B e Serie C. Un nome importante per il rilancio e per le ambizioni ma forse poco esperto di Serie D, dove contano gioventù e motivazioni piuttosto che ex professionisti che vengono a svernare. Lo dimostra la Pianese che ha vinto un campionato con un budget intorno al mezzo milione, decisamente inferiore a quello di big come Grosseto e Livorno che hanno raggiunto e superato la cifra a sei zeri. Sarà compito del nuovo diesse, assieme al direttore generale il cui nome deve ancora essere identificato, costruire una squadra vincente, scegliere l’allenatore e lo staff tecnico.

L’altro nome importante che circola in questi giorni è Giampaolo Pazzini, al quale sarebbe stato proposto un incarico nell’area tecnica a fianco di Taibi. L’ex attaccante di Inter e Milan, pesciatino di nascita, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2020, ha intrapreso la carriera di opinionista televisivo per Dazn, mentre il fratello Patrizio è ben più “celebre” in Valdinievole per la sua attività nella ristorazione a Montecatini e per aver allenato molte compagini dilettantistiche della zona, per ultime Giovani Rossoneri e Via Nova. Tutto definito, invece, per il settore giovanile con Renato Galli, ex Prato e Fiorentina, direttore generale, e le conferme di Filippo Baragli e Daniele Mangoni, che in questi anni hanno fatto miracoli vincendo campionati, nel totale abbandono da parte della vecchia proprietà. Contatti in corso anche per allestire squadre femminili e per costituire un’Academy rivolta ai piccolissimi.

La piazza, intanto, è ancora divisa tra chi aspetta Iorio con le palme in mano, chi è prudente in attesa di conoscere il progetto e chi invece è apertamente ostile all’idea di utilizzare il titolo dell’Aglianese. Pesano gli screzi dell’ultimo derby ma cresce anche la convinzione che questa operazione è l’unica in grado di saltare tutte le categorie difficili dei dilettanti e investire risorse per allestire una squadra per provare a vincere subito la serie D.