Salvatore Sechi lascia, la Torres resta. E resta in mani sassaresi. Quelle di Abinsula Sport, l'emanazione sportiva della start up sassarese. Le firme ieri mattina a chiusura di una trattativa (condotta dal dottor Nico Pinna Parpaglia per Abinsula e dall'avvocato Giampiero Moro per la Torres) che ha conosciuto momenti di rottura per arrivare comunque in porto anche sotto il profilo economico, per un impegno superiore ai 400.000 euro.

La nuova Torres 2.0 sarà una asd (associazione sportiva dilettantistica), e nel nuovo direttivo figurano come primi componenti i dirigenti di Insula Sport Pierluigi Pinna e Andrea Maddau, che ieri dopo una prima assemblea hanno chiamato alla presidenza una bandiera del club: Stefano Udassi. Dna torresino, Udassi ha maturato consensi ed esperienza prima a suon di gol da calciatore e in seguito da allenatore, ed è pronto per il gran salto dietro la scrivania. A guidare invece la nuova Torres sul campo sarà Alfonso Greco, autore del miracolo Lanusei, chiamato da Sechi la scorsa stagione sul palcoscenico del Vanni Sanna ma esonerato: il progetto non aveva attecchito. Direttore sportivo? Si fa con insistenza il nome di Andrea Colombino, che ha all'attivo anche il recente exploit della matricola Carbonia. Nella e della nuova Torres per ora non parla nessuno, ma in una conferenza stampa annunciata per i primi della prossima settimana i responsabili di Insula Sport illustreranno nel dettaglio il progetto. Ieri con una nota stampa ha parlato invece Salvatore Sechi - ringraziato da Abinsula «per l'impegno con cui ha salvato la Torres in un momento complicato della sua storia».

E l'ex presidente, dicendosi certo di lasciare la società «in mani sicure perché si prosegue sul solco della territorialità, con imprenditori sassaresi che sapranno preservare e valorizzare un patrimonio comune che sono orgoglioso di aver aiutato in un momento di difficoltà e fiero di aver ricostruito da zero e fatto crescere», conclude salutando e ringraziando «chi mi è stato sempre vicino in questo percorso di ricostruzione, non sempre facile né scevro da errori, di cui mi assumo ogni responsabilità, chi ha collaborato con me ogni giorno e chi, da tifoso vero e non di facciata, ha dato tutto se stesso, in termini di sostegno e critica propositiva e mai di attacco personale o per interesse, solo per la passione di questi colori». E in questo fiorire di novità non va trascurato l'aspetto relativo alla realtà Latte Dolce, la società del quartiere sassarese che ha brillato in serie D anche grazie al sostegno esterno dei nuovi responsabili della Torres. Il club biancoceleste, da anni al vertice a livello regionale con il settore giovanile, resterà affidato alla presidenza di Roberto Fresu e alla guida tecnica di Pierluigi Scotto e in futuro, con l'obiettivo primario del nuovo gruppo proprietario di riportare al più presto la Torres nel calcio professionistico, procedendo in autonomia diventerà una solida realtà territoriale che farà da base e da sostegno per il club capofila, dai colori rossoblù. Nasce una Torres 2-0, insomma, per indole del gruppo Abinsula e per necessità, in un calcio che nel Nord Ovest sardo ha bisogno di ricostruirsi su basi snelle, digitali e insieme concrete, moderne. Da anni nei bassifondi, con realtà storiche come Alghero, Porto Torres e Sorso sparite o sminuite, ora a Sassari alla programmazione ingegneristica che contraddistingue Abinsula si potranno unire la storia, il peso e il fascino dei 118 anni di vita della Torres.

Sezione: Serie D / Data: Ven 16 luglio 2021 alle 12:45 / Fonte: mario carta - la nuova sardegna
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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