Balza da solo al comando lo Slutsk, vincitore in extremis sul Belshina (3-2), fanalino di coda della Vysshaya Liga in Bielorussia. I ragazzi del tecnico Vitali Pavlov si fanno annullare il doppio vantaggio griffato nel primo tempo da Umar e Serdyuk, poi a due minuti dal termine la risolvono col giovane centrocampista nigeriano classe ’98. Per gli ospiti erano andati a segno Kovel prima dell’intervallo e Bordukov nella ripresa. Risale l’Isloch Minsk, che vince il big match col Vitebsk con un netto 2-0 e lo scavalca in classifica piazzandosi a quota 12, ad un punto dalla capolista. Gara che ha visto i padroni di casa dominare in lungo e in largo, col Vitebsk praticamente in giornata no. Viene annullato un gol a Makas, in fuorigioco, e solo al 37′ Komarovski realizza un penalty concesso per un atterramento del guineano Yansane ad opera di Skitov, poi ammonito (maldestra nell’occasione l’uscita del numero uno Soroko). Proprio il capitano azzurro era stato l’artefice dell’unica palla-gol creata dagli ospiti, con una staffilata dalla distanza respinta a fatica da Khatkevich. Vitebsk impalpabile anche nella ripresa, che cade definitivamente quando Yansane sbuca alle spalle di Chalov e chiude la verticalizzazione di Yanush siglando il raddoppio (55′). Al terzo posto c’è la Torpedo Zhodino, che impatta in casa col Rukh Brest (0-0). Un risultato che in realtà sta più stretto agli ospiti, che avrebbero meritato ampiamente l’intera posta in palio. Particolarmente sfortunato Diallo, che per due volte si deve arrendere a Bushma, protagonista di due ottimi interventi (pregevole la finta del senegalese in occasione della seconda conclusione). Lo Zhodino si è costruita un’unica occasione nel primo tempo con una girata a colpo sicuro di Gabriel Ramos finita clamorosamente larga. Ma più in genere il Rukh si è mostrato superiore e maggiormente determinato a vincere per ritmi e qualità di gioco.
La stessa qualità messa in campo in modo imperioso dal Bate Borisov, che ormai è una macchina inarrestabile dopo un inizio di campionato choc. La squadra di Kirill Alshevsky regola a domicilio il Gorodeja (0-2) e agguanta il Vitebsk al quarto posto, a tre punti dalla vetta. Meccanismi di gioco in costante miglioramento e difesa ormai impenetrabile da quattro giornate: questi i dati scientifici della rinascita gialloblù. Il Bate pecca forse in eccessive leziosità, frutto di un’eccessiva sicurezza, ma quando decide di accelerare non ce n’è per nessuno. Inizia l’islandese Willumsson con un piattone che va di poco a lato: l’assistenza dalla destra era stata di Milic, a cui sarà annullato un gol per offside dopo aver ribadito in rete una botta di Stasevich respinta da Dovgyallo. Lo stesso capitano si era già messo in proprio poco prima con un tiro a giro terminato di un soffio alto. Gorodeja troppo timido e impacciato, che subisce la pressione ospite senza accennare ad alcuna reazione: Milic trova ancora un Dovgyallo attento nel finale di tempo. Il Bate piace per il suo tiki taka, anche se latita in cinismo e freddezza. Non cambia la musica nella ripresa: ci prova Yablonski, che non trova lo specchio. Il Bate non molla la presa ma prima della mezz’ora Alshevsky decide di richiamare in panchina proprio Yablonski per far posto a Dragun, uno degli assi a sua disposizione. Scelta che si rivelerà azzeccata. Qualche minuto prima, il Gorodeja aveva avuto un sussulto con un’iniziativa di Usenya: palla dal destro al sinistro e sassata che aveva sorvolato l’incrocio dei pali. Quando il gioco si fa duro, sono i grandi a scendere in campo: Dragun (73′) raccoglie una palla vagante in area e fa secco al volo Dovgyallo. Il Gorodeja fa sfoggio allora di orgoglio e dignità, e prova ad imporre i propri ritmi, ma senza risultati. E con una classica ripartenza, Saroka al 93′ mette il punto esclamativo sul match fulminando con un delizioso pallonetto Dovgyallo in uscita. L’attaccante della Nazionale, col Gorodeja dal 2012 al 2017, non esulta.
Continua, invece, la crisi della Dinamo Brest, asfaltata in casa dal Soligorsk (0-2) e attualmente terzultima. Un andamento sconcertante per i Campioni di Bielorussia. Gara piacevole, che la Dinamo ha tentato in tutti i modi di intestarsi con un certo predominio territoriale, imbattendosi però nelle ripartenze feroci degli ospiti. In una di queste è Antic (25′) a propiziare con un cross basso l’autorete di Vitus. Nei padroni di casa c’è Mikhail Gordejchuk che guida per mano i suoi ed è il più intraprendente anche nel tentare qualche stoccata personale. Ma è nella ripresa che la Dinamo cala man mano di intensità, alzando definitivamente bandiera bianca dopo il raddoppio di Lisakovich (67′) che, dopo essere già andato vicino al gol nel primo tempo con un diagonale velenoso finito largo, finalizza un’assistenza di Ivanovic. Fine dei giochi.
La sesta giornata ha visto il riscatto del FC Minsk, corsaro 3-1 in casa dello Slavia Mozyr dopo tre sconfitte consecutive senza reti, e il crollo dell’Energetik (0-3 a Grodno contro il Neman) che raccoglie il terzo stop di fila vanificando una tripletta di successi che l’aveva condotto in testa. Dinamo Minsk-Slutsk sarà il big match del prossimo turno: il gruppo di Leonid Kuchuk, che nell’ultimo impegno aveva sbancato il fortino dello Smolevichi (1-3), avrà la possibilità di fare lo sgambetto alla capolista e rientrare nelle primissime posizioni dopo un approccio non positivo al campionato. Stessa opportunità offerta al FC Minsk, che riceverà la Torpedo Zhodino.
Autore: Stefano Sica
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