Il contrasto alla pirateria audiovisiva si prepara a entrare in una nuova fase, caratterizzata da un significativo incremento dell'apparato sanzionatorio. L'esecutivo sta infatti mettendo a punto modifiche normative che porteranno le multe per l'utilizzo di servizi di streaming non autorizzati a raggiungere cifre considerevolmente più elevate rispetto all'attuale quadro punitivo.

L'iniziativa legislativa, che ha preso avvio lo scorso 20 maggio con la presentazione del testo normativo e il successivo deposito ufficiale in Parlamento avvenuto il 16 luglio, prevede un sostanziale rafforzamento delle misure deterrenti contro coloro che accedono a contenuti audiovisivi protetti da diritto d'autore attraverso canali illegali.

Le nuove soglie sanzionatorie

Il sistema punitivo attuale contempla sanzioni che oscillano tra 154 e 500 euro per la prima violazione accertata, mentre in caso di recidiva l'importo può arrivare fino a 5.000 euro. Un meccanismo che ha già trovato applicazione nei confronti di oltre duemila utenti identificati dalle autorità competenti.

La riforma in corso di definizione prevede però un incremento sostanziale di tali cifre. L'obiettivo dichiarato è quello di portare la sanzione massima a 16.233 euro, triplicando di fatto l'attuale tetto punitivo. Una misura che, secondo i promotori dell'iniziativa, dovrebbe garantire una maggiore efficacia deterrente.

Marco Osnato, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della Commissione Finanze, ha illustrato le ragioni alla base di questa scelta normativa, dichiarando a Open che "serve qualcosa che sia davvero dissuasivo e che la sanzione era troppo limitata e non aveva alcun tipo di deterrenza sull'utente finale".

Un percorso di inasprimento graduale

La modifica delle sanzioni rappresenta tuttavia solamente il primo step di un processo più ampio. Come evidenziato dagli stessi promotori dell'iniziativa, si tratta di "una prima fase, un'azione concreta da applicare nell'immediato", ma l'intervento normativo "non finirà qui" e sono previsti "ulteriori inasprimenti" per il futuro.

Il disegno di legge sarà sottoposto all'esame parlamentare al termine della pausa estiva, quando riprenderanno i lavori delle commissioni competenti. L'iter legislativo si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso il fenomeno della pirateria audiovisiva, particolarmente diffusa nel settore degli eventi sportivi.

L'attività di Piracy Shield

Il contrasto al fenomeno si avvale anche dell'operatività di Piracy Shield, la piattaforma tecnologica sviluppata congiuntamente da AGCOM e Lega Serie A per il monitoraggio e il blocco dei contenuti illegali. I dati relativi al periodo compreso tra maggio 2024 e aprile 2025 testimoniano un'attività intensa: sono stati oscurati complessivamente 28.041 domini web e 6.104 indirizzi IP.

L'azione di questo strumento tecnologico si concentra prevalentemente sugli eventi sportivi, con particolare riferimento alle partite del campionato di calcio di Serie A, settore che registra i maggiori volumi di accesso attraverso piattaforme non autorizzate.

Il nodo delle tariffe legali

Parallelamente all'intensificazione dell'azione repressiva, non risultano al momento allo studio iniziative volte a rendere più accessibili i servizi di streaming legali attraverso una riduzione delle tariffe. Il mercato delle piattaforme autorizzate ha invece registrato negli ultimi anni un trend di crescita costante dei prezzi.

La tendenza al rialzo dei costi continua anche in vista della nuova stagione sportiva: Sky ha infatti annunciato un ulteriore incremento del prezzo del pass Sport di NOW, confermando una dinamica tariffaria in controtendenza rispetto alle esigenze di contrasto alla pirateria attraverso strumenti di natura incentivante.

Questa scelta strategica punta dunque esclusivamente sull'efficacia deterrente delle sanzioni, senza prevedere misure complementari di diversa natura che possano favorire la migrazione degli utenti verso i canali legali attraverso una maggiore accessibilità economica dei servizi autorizzati.

Il dibattito sulla pirateria audiovisiva si avvia così verso una nuova fase, caratterizzata da un approccio prevalentemente punitivo che dovrà dimostrare sul campo la propria capacità di incidere significativamente su un fenomeno che continua a interessare una platea molto ampia di utenti.

Sezione: Attualità / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 15:30
Autore: Nicolas Lopez
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