La crisi del calcio angrese raggiunge il suo apice. Dopo la dolorosa retrocessione dalla Serie D, che ha costretto la squadra grigiorossa a ripartire dal campionato di Eccellenza della Campania per la stagione 2025-2026, arriva un'altra batosta per i sostenitori della formazione vesuviana.

Il presidente dimissionario dell'Angri, Raffaele Niutta, ha ufficialmente trasferito il titolo sportivo della società nelle mani del primo cittadino di Angri, l'ingegnere Cosimo Ferraioli. La decisione, comunicata attraverso un documento trasmesso via posta elettronica certificata agli uffici comunali nella giornata di oggi, 8 agosto 2025, rappresenta un passaggio cruciale per le sorti del sodalizio calcistico locale.

Il comunicato ufficiale diffuso dalla società chiarisce le modalità dell'operazione: la comunicazione formale è stata indirizzata direttamente alla sede municipale e inoltrata per conoscenza ad altri esponenti istituzionali del territorio. Una mossa che evidenzia la volontà di rendere pubblica e trasparente la decisione assunta dalla dirigenza grigiorossa.

Le motivazioni che hanno spinto Niutta a compiere questo passo sono radicate nella difficile situazione economica e organizzativa che ha caratterizzato gli ultimi mesi di gestione societaria. Il numero uno dell'U.S. Angri ha infatti giustificato la sua scelta puntando il dito contro "la persistente assenza di sostegno e interesse da parte del tessuto imprenditoriale locale", come si legge nella nota diffusa dalla società.

Una situazione che ha reso insostenibile la continuazione del progetto calcistico sotto l'attuale direzione, costringendo il presidente a rimettere nelle mani dell'amministrazione pubblica le redini del futuro sportivo cittadino. La mancanza di partner commerciali e sponsor privati ha evidentemente compromesso la stabilità finanziaria del club, già provato dalla retrocessione che ha segnato la fine dell'avventura in Serie D.

Ora la palla passa al sindaco Ferraioli e alla sua giunta comunale, chiamati a decidere quale strada intraprendere per garantire continuità al calcio angrese. Le opzioni sul tavolo spaziano dalla ricerca di nuovi imprenditori disposti a rilevare il titolo sportivo, fino alla possibilità di un coinvolgimento diretto dell'ente pubblico nella gestione della società calcistica.

Il futuro dell'U.S. Angri rimane dunque avvolto nell'incertezza, in attesa che l'amministrazione comunale definisca la propria strategia. Una decisione che avrà ripercussioni significative non solo per il movimento calcistico locale, ma per l'intera comunità sportiva di Angri, già duramente colpita dalla retrocessione e ora costretta a fare i conti con l'ennesima battuta d'arresto.

La vicenda rappresenta l'ennesimo caso di difficoltà economiche nel calcio dilettantistico italiano, dove la mancanza di sostegno finanziario da parte del mondo imprenditoriale locale continua a mettere in ginocchio società storiche del territorio. Per l'U.S. Angri, reduce da anni di militanza in Serie D, si apre ora una fase di transizione che potrebbe determinare il destino stesso del club grigiorosso.

I tifosi della squadra vesuviana restano in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione, sperando che l'intervento dell'amministrazione comunale possa rappresentare l'inizio di una nuova fase per il calcio cittadino, capace di risollevare le sorti di una società che ha rappresentato per anni l'orgoglio sportivo del territorio.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 08 agosto 2025 alle 12:30
Autore: Andrea Villa
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