Il Benevento si sta avvicinando alla trasferta pugliese del campionato di serie C dove domenica prossima incontrerà il Foggia in una gara che sulla carta appare estremamente alla portata dei giallorossi ma che in realtà nasconde diverse incognite, tra cui, l'ultima, il cambio di allenatore con Delio Rossi che oggi ha rassegnato le proprie dimissioni. Nel momento in cui scriviamo le parti starebbero lavorando alla risoluzione consensuale del contratto in essere siglato lo scorso 19 luglio. Per parlare del momento che sta vivendo il Benevento ed avvicinarsi alla sfida coi Satanelli, abbiamo intervistato Ivan Calabrese, giornalista di Otto Pagine.
Partiamo dal rendimento delle ultime gare dei giallorossi. A Catania è arrivata una sconfitta, e col Sorrento un pareggio e nel mezzo il brutto ko in Coppa col Giugliano. Che partite sono state e cosa ci dicono a tuto parere sullo stato di salute attuale del Benevento?
«A Catania il Benevento si è imposto, ha fatto la sua partita su di un campo difficile, caloroso. Nel secondo tempo gli etnei si sono chiusi nella loro metà campo, i giallorossi hanno cercato in tutti i modi di pareggiare senza riuscirvi. Alla fine il Benevento è stato condannato dall'episodio del calcio di rigore. Ha perso punti molto importanti nonostante non meritasse la sconfitta. Col Sorrento è successo qualcosa di simile. Il Benevento nel primo tempo ha letteralmente dominato il gioco ed è andato in vantaggio. Nel secondo tempo c'è stato l'episodio dell'espulsione nel finale di Ceresoli, la squadra si è abbassata ed il Sorrento è riuscito a pareggiare. Col Giugliano, invece, il Benevento è stato completamente deludente, Auteri ha schierato le seconde linee che hanno deluso. Dal punto di vista dei risultati non è un momento felice per i sanniti perché in sette giorni sono arrivate due sconfitte ed un pareggio. Allo stesso tempo, però, la squadra, sia col Catania che col Sorrento, ha dimostrato di essere in salute. Purtroppo, certe dinamiche della partita la squadra non riesce ancora a gestirle e questo sta pesando».
Domenica si va in casa di un Foggia in grossa difficoltà sia in campo che fuori. Che insidie nasconde questa gara per il Benevento?
«Le insidie in questa categoria ci sono sempre, in particolare in questo girone. Il Foggia non sta vivendo un buon momento. Cercherà in casa di riscattarsi, però allo stesso tempo il Benevento deve necessariamente vincere ed ha tutte le carte in regola per farlo. Poi, i sanniti devono dare una risposta rispetto alle gare in trasferta. Fino ad oggi, i ragazzi di Auteri ne hanno giocate sette fuori dalle mura amiche e ne hanno perse quattro. Un po' troppe sconfitte per una squadra che ambisce, ed è stata costruita, per vincere il campionato. Serve, insomma, una vittoria che possa reindirizzare il cammino».
La classifica racconta in questo momento di un certo equilibrio in vetta, dove grazie alle ultime tre vittorie di fila si è inserito anche il Monopoli. Per molti addetti ai lavori il Benevento è, con Catania e Salernitana, la squadra che dovrà giocarsi fino alla fine il campionato. Lei è d'accordo o immagina possano inserirsi altre squadre?
«Benevento, Catania e Salernitana hanno qualcosa in più delle altre e la classifica lo certifica. Sia come qualità dell'organico che come potenza economica sono avanti alle altre. Questo girone però ci ha insegnato, anche nelle scorse stagioni, che le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Quindi, penso ci siano sicuramente squadre che possano inserirsi però credo che, a differenza degli altri anni dove c'era una squadra staccata al primo posto e tante altre dello stesso livello dietro, stavolta ci sono tre big e anche chi vorrà provarci dovrà avere a che fare con queste tre squadre veramente forti. Per me, una tra Benevento, Catania e Salernitana andrà in serie B sicuramente».
Se diciamo che il plus del Benevento è legato al gioco, a detta di molti l'espressione migliore attualmente nel girone C, ed il minus è, invece, rappresentato dall'età media inferiore rispetto ai propri competitor (25,6 contro i 28,9 del Catania ed i 27,2 della Salernitana) sbagliamo?
«Il Benevento sono anni che segue una determinata linea. Anzi, quest'anno ha cercato di puntare anche sull'esperienza prendendo calciatori importanti come Salvemini, Scognamillo, lo stesso Maita, Saio in difesa... però ci sono anche elementi giovani che giocano titolari come Prisco, Ceresoli ed altri. C'è l'esperienza, a differenza dello scorso campionato quando la rosa era prevalentemente composta da giovani. Diciamo che manca quella "cazzimma" in più che sta facendo perdere un po' di punti al Benevento. Faccio un esempio: la Salernitana ha un gioco molto più pratico, però è una squadra che risponde alle avversità in campo giocando da squadra di categoria, cosa che il Benevento non sta facendo, pur facendo un grande calcio. Questo può dipendere anche dall'inesperienza di qualche singolo che stanno facendo perdere punti. Se si supera questo step, il Benevento potrà lottare con ancora più decisione per il primo posto».
Siamo ancora distanti, ma non troppo, dal calciomercato invernale. Quanto pensa possa incidere la finestra di mercato di gennaio sulla lotta promozione e nello specifico nel percorso di campionato del Benevento?
«La finestra di calciomercato di gennaio per me è molto importante. Basti pensare che la Juve Stabia due anni fa ha vinto il campionato perché a gennaio prese Adorante, l'anno scorso stesso discorso per l'Avellino che prese Lescano ed ha vinto il campionato. Il Benevento ha fatto un grande mercato in estate però manca qualcosina soprattutto a centrocampo, dove è un po' corto. Anche se Auteri volesse optare per un cambiamento tattico, schierando un centrocampo a tre, va un po' in difficoltà. Con l'innesto di qualche elemento d'esperienza e qualità a centrocampo il Benevento potrebbe fare un salto qualitativo. Per il resto, la rosa è ampia, ci sono elementi sufficienti negli altri reparti. In estate è stato fatto un grande lavoro in fase di costruzione della rosa, anche perché è stata totalmente smantellata la squadra dello scorso campionato. Quindi, era necessario fare questo lavoro. Manca, ripeto, qualcosina a centrocampo e spero che la società si muova in tal senso a gennaio».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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