Due allenatori che hanno scritto pagine importanti nella storia sia del Mantova che dello Spezia condividono le loro opinioni sull'imminente sfida di Serie B tra le due squadre. Andrea Mandorlini e Michele Serena, entrambi con trascorsi significativi sulle panchine dei due club, intervistati dal quotidiano Gazzetta di Mantova, guardano con interesse alla partita in programma domenica allo stadio Martelli.
Il legame con le due piazze
Mandorlini, attualmente in Romania dove collabora con il Cluj, ricorda con affetto i suoi trascorsi: "Lo Spezia lo allenai tre anni a inizio carriera, vincemmo un campionato senza perdere nemmeno una partita, poi ci andò male per due volte ai playoff. Fu una bella esperienza." Sul suo periodo a Mantova, rievoca momenti più complessi: "A Mantova invece, dopo una splendida rimonta con una media punti da playoff, sbagliammo l'ultima partita con il Padova e poi ricorderete tutti come andò ai playout. Ma vi siete presi la rivincita e di questo sono felice."
Anche Michele Serena, attualmente in attesa di una nuova panchina, ha vissuto esperienze significative con entrambe le squadre. Con lo Spezia ha conquistato un triplete memorabile: "Quella stagione resta negli annali", afferma riferendosi alla vittoria di campionato, Coppa Italia e Supercoppa che portò le Aquile in Serie B. Riguardo al Mantova, Serena parla di "una cosa particolare", ricordando con amarezza la retrocessione: "Rimane il dispiacere per la retrocessione sul campo, ma con tre anni di ritardo abbiamo capito anche il perché di certi risultati", con un chiaro riferimento allo scandalo del calcioscommesse. "Mi è rimasto tutto dentro fino all'anno scorso, quando con Possanzini il Mantova è tornato finalmente in B e la mia ferita si è in parte rimarginata".
L'analisi del match
Sull'imminente sfida, Mandorlini descrive lo Spezia come "una squadra forte, solida, che si fa valere fisicamente e sulle palle inattive". Sottolinea però una differenza di rendimento tra casa e trasferta: "Al 'Picco' è trascinata dal pubblico e diventa una macchina da guerra, mentre in trasferta ha lasciato parecchi punti". Per quanto riguarda il Mantova, l'allenatore nota che "i biancorossi arrivano da due vittorie importantissime e penso che abbiano superato il momento più difficile della loro stagione".
Serena evidenzia le qualità tecniche dello Spezia, "basta guardare al suo parco attaccanti per capire come mai si stia ancora giocando la promozione in A", ma è convinto che "i biancorossi non partono battuti: ogni partita ha una sua storia e il Mantova deve semplicemente fare il Mantova, giocandosela come sa". L'ex allenatore sottolinea anche l'importanza del fattore campo: "Ho letto che ci sarà lo stadio pieno e quindi anche la spinta del pubblico potrà dare qualcosa in più ai calciatori sotto il profilo dell'entusiasmo".
I protagonisti attesi
Interrogato sui possibili protagonisti del match, Serena indica Burrai per il Mantova: "È un centrocampista che mi è sempre piaciuto. Non lo conosco personalmente ma se si è ritagliato il ruolo di leader in varie squadre deve avere anche dei valori importanti sotto il profilo umano. Magari la risolverà lui su punizione..." Per lo Spezia, invece, Serena menziona Lapadula: "Dopo vari problemi, nell'ultima partita si è risvegliato con una doppietta".
Il pronostico
Entrambi gli allenatori si mostrano cauti nel pronostico. Mandorlini auspica che "i biancorossi sfruttino il fattore campo e che continuino il loro momento positivo", mentre Serena propende per un pareggio: "Direi un pareggio, anche perché se una delle due squadre dovesse perdere non sarei felice". L'ex allenatore conclude con l'augurio che il Mantova possa mantenere la categoria: "Al Martelli dal 2010 non sono più tornato, magari potrei farlo per la festa salvezza".
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