La crisi in casa Perugia ha raggiunto il suo apice con la settima sconfitta consecutiva, un tunnel che sembra condurre il Grifo inesorabilmente verso il baratro sportivo. L'ultima mossa, un tentativo estremo di scuotere l'ambiente, è arrivata dall'ormai ex tecnico Piero Braglia.
Dopo ben cinque sconfitte senza che si sia manifestato alcun segnale di reazione, il mister grossetano ha rassegnato le proprie dimissioni, un gesto accompagnato dalla rinuncia all'ingaggio, seguendo l'esempio del suo predecessore Vincenzo Cangelosi, che aveva fatto altrettanto subito dopo l'esonero.
La società, nella persona del direttore sportivo Mauro Meluso, ha prontamente accettato le dimissioni di Braglia, riconoscendo che la sua gestione non solo non ha migliorato la situazione, ma l'ha palesemente aggravata.
Ora, il club si trova di fronte all'arduo compito di individuare un nuovo allenatore, ma con due interrogativi che pesano come macigni.
Il primo è di natura tecnica: chi sarà disposto ad assumere la guida del Perugia in un contesto così disastroso? Le dinamiche sono cambiate radicalmente rispetto a quando, in una fase diversa della stagione, erano stati interpellati profili come Gaetano Fontana e Francesco Modesto (mentre Giorgio Gorgone fu valutato ma liquidato come mera distrazione).
In quel momento, la squadra poteva ancora ambire a ribaltare le sorti e a rientrare nella zona alta della classifica. Sebbene si sia parlato in passato anche dell'ex grifone Alessandro Dal Canto – un nome che potrebbe tornare in auge – la realtà attuale vede la squadra affondare in fondo alla classifica, tra chiare difficoltà tecniche, tattiche e, soprattutto, psicologiche. Per questo motivo, non si possono accantonare a priori le soluzioni "interne", spesso richieste dai tifosi, che vedono allenatori che conoscono bene l'ambiente, come Walter Novellino e Andrea Camplone.
Intanto, un indizio in chiave-Meluso arriva dalla presenza in Tribuna al Pavone Mariani di Gaetano Fontana, proprio come Camplone che arrivò a suo tempo dalla vicina Pescara.
Il secondo, e più delicato, interrogativo riguarda l'area decisionale: chi sceglierà il nuovo tecnico? Sebbene l'orientamento societario sia di lasciare la scelta al direttore sportivo, è opinione diffusa che Meluso sia stato esautorato agli occhi della squadra. Il presidente Javier Faroni, infatti, lo riterrebbe il principale responsabile delle scelte relative ai giocatori che hanno portato la squadra in questa crisi, tanto da attendersi da tempo le sue dimissioni. La perdita di fiducia nello spogliatoio, in un caso come questo, non può essere ignorata.
A riprova del fermento ai piani alti, la soluzione che porterebbe Fabrizio Ravanelli a entrare in società resta estremamente concreta e, anzi, viene data per imminente. "Penna Bianca" è stato contattato giorni fa dal club e, successivamente, interpellato anche da Vittoria Ferdinandi. Resta da capire se il suo arrivo si concretizzerà, se avverrà con Meluso ancora in carica o al suo posto, e se si aspetterà il suo insediamento per la nomina del nuovo allenatore, innescando un effetto domino sull'area tecnica.
Il presidente Faroni, attualmente in Argentina, si fa sentire, e trapela la sua fortissima irritazione, specialmente nei confronti della squadra, accusata di non impegnarsi a sufficienza. Tuttavia, avrebbe assicurato la volontà di mettere a disposizione tutte le risorse necessarie per uscire da questa situazione critica quanto prima.
Le prossime ore saranno decisive per stabilire non solo il nome del nuovo tecnico, ma anche l'assetto futuro dell'area sportiva, che potrebbe essere ridisegnata non con costosi interventi drastici, ma attraverso l'inserimento di nuove figure e una redistribuzione dei poteri.
La gara interna contro il Livorno, per la quale i tifosi sono stati richiamati al capezzale del club con un ingresso a 5 euro, sarà la "partita della vita". Si annunciano giornate campali: è fondamentale che le prossime decisioni siano ponderate e motivate, perché sbagliare ancora, ormai è chiaro, potrebbe risultare fatale.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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