Il futuro della Lucchese continua a riservare sviluppi inattesi. Mentre si è definitivamente tramontata l'ipotesi di mantenere lo status professionistico, la società rossonera si trova di fronte a un bivio che potrebbe ridefinire completamente la propria identità sportiva.
Le opzioni sul tavolo oscillano tra una ripartenza in Serie D e una ricostruzione dall'Eccellenza, ma nelle ultime ore è emerso un elemento che potrebbe cambiare gli equilibri della situazione.
A movimentare il panorama delle possibili soluzioni per la Pantera è intervenuto Marco Scianò, figura di spicco nel mondo della consulenza sportiva internazionale. Nato a Codogno nel 1985, Scianò ricopre il ruolo di amministratore delegato presso Sawyer SportBusiness e dirige il dipartimento calcistico di Mergers Corp M&A International Investment Bank, realtà specializzata nell'intermediazione e nelle operazioni di acquisizione di club calcistici a livello globale.
Il curriculum del consulente presenta esperienze significative nel panorama sportivo italiano: ha ricoperto incarichi dirigenziali di primo piano nel Piacenza come direttore generale e direttore sportivo, mentre più recentemente, dal 2023 al 2024, ha operato come direttore operativo della Virtus Pallacanestro Bologna, una delle eccellenze della pallacanestro italiana ed europea.
Nelle ultime giornate, il nome di Scianò è emerso in relazione alla vicenda lucchese, suscitando curiosità e interrogativi sul possibile coinvolgimento nella ricostruzione del club toscano.
Scianò ha confermato di aver avuto contatti diretti con l'amministrazione comunale lucchese, precisando però la natura preliminare di questi colloqui. L'advisor ha chiarito di operare per conto di un potenziale investitore interessato a comprendere meglio le dinamiche e le opportunità legate al mondo calcistico lucchese.
L'approccio seguito dal consulente appare metodico e professionale: prima di valutare qualsiasi tipo di investimento, il gruppo imprenditoriale che rappresenta vuole acquisire una conoscenza approfondita del contesto territoriale, delle potenzialità della piazza e delle sfide che comporterebbe un eventuale coinvolgimento.
Il dialogo con le istituzioni locali rappresenta un passaggio fondamentale in questa fase esplorativa, considerando il ruolo che l'amministrazione comunale potrebbe svolgere nel sostenere un progetto di rilancio della squadra cittadina.
L'identità dell'imprenditore interessato alla Lucchese rimane avvolta nel riserbo, con Scianò che ha preferito mantenere la massima discrezione sulla questione. Le uniche informazioni che l'advisor ha voluto condividere riguardano il profilo generale del soggetto: si tratterebbe di un operatore economico qualificato, con attività diversificate sia in Italia che all'estero, caratterizzato da un legame particolare con la Toscana.
Questo elemento geografico potrebbe rivelarsi significativo, considerando come spesso gli investimenti nel calcio traggano maggiore forza dalla conoscenza diretta del territorio e dalla passione per i colori locali. Un investitore con radici toscane potrebbe garantire quella continuità emotiva e quell'attaccamento alla maglia che spesso si rivelano determinanti nei momenti di difficoltà.
La valutazione condotta da Scianò e dal suo team non si limita agli aspetti puramente finanziari dell'operazione. L'advisor ha sottolineato come sia fondamentale comprendere il livello di partecipazione e coinvolgimento che il territorio sarebbe disposto a garantire al progetto.
Costruire una società calcistica competitiva richiede infatti un approccio olistico che vada oltre il semplice investimento di capitale. Servono tempo, dedizione e una visione strategica che abbraccia molteplici aspetti: dalla crescita sportiva al marketing, dall'entusiasmo dei tifosi allo sviluppo del settore giovanile.
La Lucchese, secondo la visione dell'advisor, non può essere ridotta alla sola prima squadra ma deve rappresentare un progetto completo che includa strutture adeguate, anche se snelle, capaci di crescere e svilupparsi in tutti gli ambiti che caratterizzano un club rappresentativo di una piazza importante.
Un elemento centrale nell'analisi condotta riguarda il rapporto con la comunità locale. Scianò ha evidenziato come l'amministrazione comunale dimostri un'attenzione particolare verso la Lucchese, elemento certamente positivo ma non sufficiente da solo.
Il calcio, secondo la visione dell'advisor, deve coinvolgere l'intera comunità e i suoi sostenitori, non può essere considerato un divertimento privato. La partecipazione del pubblico lucchese ha mostrato segnali incoraggianti, ma rimane da verificare se esistano i presupposti per creare quella dimensione comunitaria che nella storia recente della Lucchese è spesso mancata.
Gli ultimi due decenni hanno evidenziato alcune lacune in questo senso, rendendo necessaria una riflessione approfondita su come costruire un legame solido e duraturo tra squadra e territorio.
L'importanza di avere al proprio fianco sponsor affidabili e una condivisione generale da parte di tutte le componenti del territorio rappresenta un altro aspetto cruciale dell'analisi. Lucca viene riconosciuta come una piazza dove si può fare sport di qualità, ma questo potenziale deve essere trasformato in realtà attraverso partnership concrete e durature.
La presenza di sponsor solidi non rappresenta solo una necessità economica, ma anche un segnale di fiducia da parte del mondo imprenditoriale locale verso il progetto calcistico. Questa fiducia si trasforma in credibilità e stabilità, elementi indispensabili per costruire un futuro sostenibile.
L'approccio seguito da Scianò si caratterizza per la massima discrezione e professionalità. L'advisor ha voluto sottolineare come non faccia parte della sua etica professionale generare illusioni o aspettative infondate, né tantomeno cercare pubblicità attraverso annunci prematuri.
Questo atteggiamento riflette il rispetto che si deve portare sia alla città di Lucca che ai suoi tifosi, persone che hanno sofferto negli ultimi anni per le vicissitudini della loro squadra del cuore. La cautela dimostrata rappresenta un segnale positivo di serietà nell'approccio alla questione.
Riguardo alla categoria dalla quale la Lucchese potrebbe ripartire, la situazione rimane aperta. Le opzioni Serie D ed Eccellenza sono entrambe sul tavolo, ma molto dipenderà dall'evolversi dei dialoghi e dalle valutazioni finali dell'investitore.
Scianò ha chiarito che ci si trova ancora in una fase di analisi preliminare, senza alcuna certezza che il potenziale investitore decida effettivamente di procedere con l'operazione. Questa onestà intellettuale conferma la serietà dell'approccio e la volontà di non alimentare false speranze.
La Lucchese e i suoi tifosi dovranno quindi armarsi di pazienza, nella speranza che questo nuovo scenario possa finalmente aprire la strada a una ripartenza solida e duratura per la squadra rossonera.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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