Dopo mesi di silenzio mediatico, il direttore sportivo del Padova Massimiliano Mirabelli è tornato a parlare pubblicamente in un momento cruciale della stagione. Con il sorpasso in classifica del Vicenza, che ora guida con un punto di vantaggio a quattro giornate dal termine, la situazione in casa biancoscudata è diventata improvvisamente critica.
«Il campionato non l'avevamo vinto prima e non lo abbiamo perso adesso», ha dichiarato con fermezza Mirabelli in un'intervista rilasciata recentemente. Una frase che racchiude lo spirito con cui la dirigenza padovana sta affrontando questo delicato momento della stagione. «Non mi era mai capitata una situazione simile. Mancano quattro partite, non voglio una doppia recriminazione. Se si presenta la possibilità di vincerlo, dobbiamo essere pronti. Ora non dobbiamo mollare, una partita alla volta, a partire dal Lecco. Vincere lunedì può sbloccare la testa dei ragazzi».
Il rendimento degli euganei negli ultimi tre mesi è stato decisamente preoccupante: undici punti lasciati per strada e un rendimento esterno da zona retrocessione, con appena due punti conquistati nelle ultime sei trasferte da febbraio ad oggi. La squadra appare emotivamente contratta, specialmente dopo le recenti sconfitte contro Meda e Novara.
Analizzando la debacle contro il Renate, il direttore sportivo non ha usato mezzi termini: «Abbiamo sbagliato completamente la partita. Siamo andati in vantaggio, la cosa più difficile quando si gioca in quei campi, e a quel punto una squadra che vuole vincere il campionato la partita la fa scivolare via. E invece ci siamo fatti travolgere». Mirabelli ha inoltre riconosciuto che ci sono stati diversi segnali preoccupanti nelle ultime settimane: «I 2 punti in trasferta nelle ultime 6, qualche pareggio assurdo in casa, ma non serve oggi deprimerci e buttare via tutto. Bisogna essere uomini tutti, ognuno per la sua parte, e cercare con tutta la forza che abbiamo di prenderci la serie B».
Nel tentativo di spiegare questa crisi, il dirigente ha offerto un'interpretazione psicologica: «La squadra, inconsciamente, ha creduto troppo presto che fosse fatta e quindi si è spenta la luce. Per riattaccarla fai fatica. Forse adesso, che abbiamo perso la testa della classifica, ci sarà una reazione, una presa di coscienza nuova».
La strada per il Padova è ora tracciata: vincere tutte le quattro partite rimanenti e sperare in qualche passo falso del Vicenza. «Il Padova deve fare il suo dovere fino in fondo. La squadra è compatta, la società pure. Invito l'ambiente a essere compatto, a crederci, a metterci positività. Serve avere fiducia in questa squadra, alla fine faremo i conti», ha sottolineato Mirabelli, ribadendo la fiducia nell'allenatore Andreoletti: «Abbiamo piena fiducia nella squadra e in Andreoletti, sia nel presente che per il futuro. Con il Lecco è una partita fondamentale, dove mi auguro di vedere lo stesso pubblico entusiasta delle ultime partite in casa».
Il direttore sportivo ha anche smentito categoricamente le voci su una possibile cessione della società: «C'è chi ha lavorato apposta per crearci problemi. Voglio rivolgermi a chi ha cuore le sorti del Padova: compatti si può vincere». Non è mancata una velata critica all'ambiente sportivo padovano, paragonandolo a quello di Vicenza: «Bisogna dire bravi al Vicenza: a parti invertite non sarebbe stata la stessa cosa. L'atteggiamento positivo di un'intera città verso la squadra paga. Io credo che non si vinca mai da soli e non si perde mai da soli».
Anche il presidente Peghin ha espresso il proprio disappunto per l'andamento recente: «Ho vissuto male il pareggio preso alla fine perché è stata l'ennesima beffa di queste ultime cinque trasferte, a fine gara sono andato via subito perché ero troppo nervoso». Nonostante la delusione, il numero uno biancoscudato mantiene la fiducia: «Il mio stato d'animo è di delusione per l'occasione mancata e di arrabbiatura perché abbiamo raccolto un punto nelle ultime cinque trasferte ed è quello che ci ha fatto superare dal Vicenza, però credo sino alla fine in questo gruppo di ragazzi perché hanno dimostrato quello che sanno fare. Un punto di svantaggio è recuperabile ma ora dobbiamo vincere tutte e quattro le partite che rimangono, soprattutto le prossime due con Lecco e Triestina e poi si vedrà. Ho fiducia in loro e nel mister. Mi aspetto dai ragazzi la vera reazione e sono ottimista».
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