Dopo una partenza titubante, il Barletta ha messo a segno tre vittorie consecutive, un filotto di successi che attesta i progressi dei biancorossi. Alla vigilia della sfida esterna contro l’Afragolese, il mister dei pugliesi, Massimo Pizzulli, ha avvertito i suoi sulle insidie dell’incontro.

«Sarà una trasferta complicata, ogni piazza in Campania presenta le sue difficoltà. Ci misureremo con un avversario che ha avuto una battuta d’arresto dopo tre vittorie di fila. L’Afragolese è una formazione vivace che adotta un 4-3-3, che è il tratto distintivo del loro tecnico. Auspico che sia una gara disputata a viso aperto da ambedue le formazioni. Affronteremo la trasferta con maggiore maturità e in fase di crescita», ha dichiarato Pizzulli in conferenza stampa.

Riguardo i calciatori a disposizione, l'allenatore ha fornito un aggiornamento: «Alcuni elementi hanno ripreso gli allenamenti con il gruppo e necessitano di ritrovare il ritmo gara. Coccia e Bonnin hanno ricominciato a lavorare, come pure La Monica. Stiamo analizzando la situazione di Laringe».

Analizzando l’Afragolese, il tecnico ha sottolineato: «L’Afragolese ha dieci punti, ha già conquistato tre vittorie e ha nel suo DNA la ricerca del successo. Si muovono bene senza palla ed effettuano un’ottima fase di possesso. Hanno i loro punti deboli, abbiamo lavorato sull’atteggiamento e su come colpirli. Dobbiamo proseguire nel nostro cammino e nel miglioramento delle lacune. Abbiamo sempre dimostrato grande concentrazione, ma in questa rosa ogni giocatore ha margini per crescere».

Sulla duttilità della squadra, Pizzulli ha messo in risalto: «Disponiamo di calciatori polivalenti che fanno dell’elasticità tattica il loro punto di forza. Ho voluto fortemente Giambuzzi poiché è al centro del progetto della mia concezione di gioco. Ogni allenatore desidererebbe avere questo tipo di elementi. Nonostante le difficoltà incontrate, abbiamo fatto un ottimo lavoro e non abbiamo mai smarrito la nostra identità e il nostro approccio. Dobbiamo insistere su questa strada e migliorare ulteriormente con il rientro di tutti gli infortunati. Nelle ultime sfide non abbiamo avuto molte opzioni dalla panchina in grado di mantenere alta l’intensità. Il recupero degli infortunati procede bene e desideriamo completarlo, ma la partita di domenica potrebbe offrire autostima e continuità».

Riguardo ai pilastri della squadra, ha aggiunto: «Lui e Manetta sono i leader di questa squadra e vogliamo che lo diventino anche i giovani. Lattanzio fece parte di quella precedente esperienza sfortunata che creò qualche ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo finale. Qui siamo ancora all’andata, dobbiamo riprenderci ciò che ci è stato sottratto due anni fa».

Durante l'incontro con la stampa è intervenuto anche il difensore esterno Stefano Di Jeva, che ha immediatamente tessuto le lodi della tifoseria biancorossa: «Qui mi trovo a mio agio. Il ritmo è differente e mi sto ambientando bene. A Barletta c’è un pubblico straordinario, mi esalta moltissimo».

Sulla relazione con i giocatori più navigati, ha spiegato: «Ci danno un grande supporto, mi offrono consigli e mi sono di grande aiuto».

Concludendo sui suoi punti di forza e debolezza, Di Jeva ha osservato: «Al Nord i campionati sono più tecnici, ma devo lavorare sull’aspetto fisico».

Sezione: Serie D / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 11:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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