La delusione per la retrocessione è ancora palpabile, ma Francesco Loi, allenatore della COS Sarrabus Ogliastra, guarda avanti con la determinazione di sempre. Il club sardo, dopo aver concluso l'ultimo campionato di Serie D in zona retrocessione, non si arrende e punta tutto sul ripescaggio estivo, forte di una posizione privilegiata nella graduatoria nazionale.
Nel corso dell'intervista rilasciata alla trasmissione "L'informatore – Tra Serie C e Promozione" su Videolina TV e Radiolina, condotta da Alberto Masu, mister Loi ha delineato con precisione la strategia del club per il futuro immediato e ha ribadito i valori che da sempre contraddistinguono la società ogliastrina.
La responsabilità della leadership e i valori del progetto
L'autocritica è il primo passo per ripartire, e Loi non si sottrae alle proprie responsabilità: «Chi guida un gruppo deve essere il primo a mettersi in discussione, nel bene e nel male. Quando rappresenti una realtà come la nostra, devi assumerti la responsabilità di ogni risultato, senza mai sottrarti, anche nei momenti più complicati».
La COS Sarrabus Ogliastra non è soltanto una squadra di calcio, ma rappresenta qualcosa di più ampio e strutturato. Come sottolinea il tecnico: «È soprattutto un progetto che nasce dal lavoro di moltissime persone. È organizzato in modo significativo, comprende 11 categorie di cui due di Femminile e tutto quello che va dai Piccoli Amici fino alla Prima Squadra, dove quest'ultima è solo la punta della piramide che deve, però, essere il punto di riferimento per tutto il movimento».
L'analisi della stagione: rimpianti e certezze
Ripercorrendo l'annata appena conclusa, emerge chiaramente il peso di un girone d'andata disastroso: «Quando realizzi 13 punti nel girone d'andata poi per salvarti devi compiere un miracolo. Il rimpianto più grande è che nel girone di ritorno abbiamo sempre giocato ad armi pari con tutte le squadre».
Il calcio, però, è fatto anche di episodi e di annate particolari, come riflette Loi: «Purtroppo nel calcio ci sono quelle stagioni dove se tutto va bene a fine anno conti 10-12 punti realizzati in più e quelle stagioni, come quella di quest'anno, dove conti 10-12 punti persi. In Serie D fa la differenza un punto, figuriamoci quei 10-12 punti mancanti».
Nonostante le difficoltà, il club non ha mai tradito la propria identità: «Resta, però, la certezza di non aver mai abbandonato quelle che sono le nostre linee guida. Una squadra che lavora molto sui rapporti umani, sulla crescita, sui rapporti interpersonali, dove il calcio è fondamentale, ma è più fondamentale fare calcio seguendo certi principi che sono quelli della serietà e della programmazione».
Il settore giovanile: fiore all'occhiello della società
Il vero orgoglio della COS Sarrabus Ogliastra rimane il settore giovanile, che rappresenta la base solida su cui poggia l'intero progetto: «Da quel punto di vista non perdiamo sicuramente un centimetro. La prova più evidente di questo è il nostro Settore Giovanile che da questo punto di vista è stato impeccabile».
La strategia per il ripescaggio: i numeri parlano chiaro
Sul fronte ripescaggio, la società ogliastrina può contare su credenziali di tutto rispetto. «In questo momento abbiamo perso una categoria che per noi è fondamentale. Cercheremo di recuperarla fino a luglio con le carte bollate, se questo non dovesse essere possibile ci rimbocchiamo le maniche e andremo a fare il campionato che ci ha assegnato il campo con la massima determinazione, ma sempre con i nostri principi», dichiara Loi.
I parametri per il ripescaggio giocano a favore del club sardo: «Il lavoro realizzato negli anni è un lavoro che ci permette di avere una posizione nella graduatoria nazionale molto elevata. Il problema di fatto nasce dal ridimensionamento delle squadre partecipanti alla Serie D, perché passeranno da 168 a 162, ma l'incognita più rilevante sarà legata a quelli che sono i requisiti stringenti per l'iscrizione al campionato professionistico che porteranno alcune squadre a non poter iscriversi».
La COS Sarrabus Ogliastra può vantare un curriculum di tutto rispetto: «Noi comunque abbiamo già avviato tutte le procedure per fare la domanda di ripescaggio, perché siamo una società con 30 anni di matricola, con un settore giovanile completo che ci dà un punteggio molto elevato, che ha tanti anni di partecipazione consecutiva in Serie D, che si è dimostrata seria negli anni, non ha mai avuto mezza vertenza, non ha mai avuto una multa per intemperanze del pubblico, non ha mai preso punti di penalizzazione».
Questi elementi costituiscono un patrimonio fondamentale: «Queste sono tutte cose che nei parametri del ripescaggio hanno un valore enorme. In questo momento siamo sicuramente tra le primissime squadre per il punteggio, non sapremo il punteggio definitivo fin quando non si saprà chi ha presentato domanda di ripescaggio, ma a prescindere da questo non abbiamo problemi a fare un campionato d'Eccellenza, perché quello che conta poi è il progetto».
Preparazione al futuro: pronti a ogni scenario
L'attesa per l'esito del ripescaggio non ferma la programmazione: «Non si saprà nulla fino a fine luglio. È ovvio che stiamo allestendo una squadra dignitosa e competitiva a quello che è il nostro campionato, che in questo momento è l'Eccellenza, ma con un occhio guardiamo anche di buon auspicio alla possibilità di ripescaggio, perché pensiamo di esserci guadagnati col lavoro serio in questi anni una chance per tornare in questa categoria».
L'approccio del club rimane pragmatico ma ambizioso: «Ma se questo non dovesse succedere, ripeto, saremo pronti ad affrontare il campionato d'Eccellenza con orgoglio, programmazione, serietà e tanta voglia di far bene per continuare il nostro progetto».
La filosofia di Loi si riassume in una frase che racchiude l'essenza del progetto COS Sarrabus Ogliastra: «Io ho sempre detto ai ragazzi, se cadiamo dobbiamo cadere in piedi, dobbiamo cadere su un progetto che abbia una base solida dalla quale ripartire».
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