Una serata magica a Breslavia ha consegnato al Chelsea la Conference League 2024/25 e ha scritto una pagina indelebile nella storia del calcio europeo. La formazione londinese, guidata da Enzo Maresca, ha superato il Betis Siviglia con un convincente 4-1, diventando la prima squadra al mondo a completare il Grande Slam delle competizioni continentali.
Il successo di Maresca si inserisce in una tradizione vincente che lega l'Italia ai trionfi europei del Chelsea. Prima di lui, altri tre tecnici della Penisola avevano già lasciato il segno: Gianluca Vialli con la Coppa delle Coppe, Roberto Di Matteo con la Champions League e Maurizio Sarri con l'Europa League. Un poker di allenatori italiani che testimonia il legame speciale tra il calcio nostrano e il club di Stamford Bridge.
La finale ha vissuto una prima fase di dominio assoluto da parte degli andalusi, trascinati da una prestazione magistrale di Isco. Il veterano spagnolo si è rivelato il vero protagonista dei primi quarantacinque minuti, orchestrando il gioco con una combinazione rara di tecnica sopraffina e abnegazione tattica. La sua leadership si è manifestata non solo negli aspetti creativi ma anche nel prezioso contributo difensivo, dimostrando una maturità calcistica forgiata da cinque trionfi in Champions League.
Al fianco del capitano, Ezzalzouli ha rappresentato il braccio armato dell'attacco del Betis. Il giovane talento ha sbloccato l'incontro al 9' proprio su assistito di Isco, per poi sfiorare il raddoppio al 21' quando, in una prova di generosità forse eccessiva, ha preferito servire Cardoso piuttosto che concludere da posizione favorevolissima.
Il Chelsea ha vissuto una prima frazione di sostanziale anonimato, con i suoi uomini più attesi completamente neutralizzati dalla difesa avversaria. Pedro Neto e Madueke hanno faticato enormemente a creare pericoli sulle fasce, mentre Jackson ha lottato in area senza mai riuscire a impensierire seriamente la porta di Rui Silva.
La svolta della serata è arrivata con la ripresa, quando Palmer ha finalmente acceso la sua classe. Il trequartista inglese ha cambiato volto alla partita con due assist decisivi che hanno ribaltato completamente l'inerzia dell'incontro. Il Chelsea ha alzato il ritmo, intensificato la pressione e trovato le chiavi per sfondare la resistenza andalusa.
Il primo gol del pareggio ha portato la firma di Enzo Fernandez, abile a sfruttare un cross perfetto di Palmer con un inserimento da manuale del trequartista moderno. L'argentino ha dimostrato ancora una volta la sua specialità negli inserimenti offensivi, completando di testa una manovra corale che ha rimesso in carreggiata i londinesi.
Il secondo gol ha visto Jackson riscattare una prestazione fino a quel momento opaca, approfittando di un errore di marcatura dei centrali del Betis per ribadire in rete un altro suggerimento aereo di Palmer. La doppietta di assist dell'inglese ha certificato il suo ruolo determinante nella rimonta.
Con il vantaggio acquisito, il Chelsea ha saputo gestire gli spazi con intelligenza tattica, sfruttando le ripartenze per chiudere definitivamente i conti. Sancho ha siglato il terzo gol che ha messo al sicuro il risultato, mentre Caicedo ha completato il poker nel finale, suggellando una rimonta spettacolare.
Questo trionfo rappresenta un traguardo storico per il Chelsea, che entra nell'olimpo delle squadre capaci di conquistare tutte le competizioni europee esistenti. Il Grande Slam mai raggiunto prima d'ora testimonia la grandezza di un club che ha saputo reinventarsi continuamente nel corso dei decenni.
Per il Betis Siviglia resta l'amarezza di una finale sfumata nella ripresa, ma anche la consapevolezza di aver disputato una prestazione coraggiosa contro avversari superiori. Gli andalusi dovranno attendere ancora per il loro primo trionfo continentale, ma hanno dimostrato di poter competere ai massimi livelli.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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