11.12.2010 – Quella di domenica 12 dicembre 2010 non sarà una semplice partita di calcio ma un vero e proprio appuntamento con la storia, per il Darfo Boario. Perché domenica ci aspetta, in quello che per la stagione 2010/2011 rappresenta il teatro della serie D, il Mantova. Si, perché dal Martelli, terreno di gioco della nostra rivale, sono passate squadre blasonate come Juventus, Inter, Milan… I nostri padri ricordano il terreno di Mantova e la data del 28 maggio 1967 perché la grande Inter, nell’ultima giornata di quella stagione, perse 1-0 (di fronte a circa 25000 spettatori festanti) una gara che le fece perdere uno scudetto che pareva già vinto. La Juventus vinse, grazie a quella sconfitta dei nero-azzurri, lo scudetto con 49 punti contri i 48 dell’Inter. Il Mantova chiuse 9° a quota 34, subito dietro al Milan, risultato che rappresenta, ancora oggi, il miglior risultato sportivo del Mantova nel campionato maggiore. Solo 4 stagioni fa (2006/2007) il Mantova condannò la Juventus , sempre in casa, ad una storica sconfitta per 1-0 (gol di Bernacci) dopo che i bianconeri, tra serie A e serie B, vantavano un’imbattibilità lunga ben 51 turni. I colori sociali del Mantova sono il bianco e il rosso ed i virgiliani sono la prima società italiana ad aver ceduto una quota azionistica ad una cooperativa creata dai tifosi, il Mantova United, che possiede il 25% del Mantova FC. L’attuale presidente del Mantova Football Club è Bruno Bompieri. In precedenza, l’ultimo presidente dell’AC Mantova è stato Fabrizio Lori (che deteneva la quota di maggioranza dell’ACM dal 19 giugno 2004). Il Mantova Calcio ha vissuto il suo periodo di maggior splendore tra gli anni ’50 e ’60. Dal 1955-56, in quatto anni, il Mantova passa dalla Quarta serie alla serie A. E’ in questi anni che il Mantova Calcio viene chiamato “Piccolo Brasile” Tra i periodi peggiori della storia calcistica biancorossa, i tre fallimenti della società: al termine della stagione 1982-83, il fallimento per illecito amministrativo del 1993-94 (con successiva retrocessione in Eccellenza) ed il fallimento dell’AC Mantova 1911 al termine della stagione 2009-10. Nel recente passato si ricorda il passaggio dalla C2 alla Serie B in tre stagioni (2003-2004 promozione in C1, 2004-2005 promozione in Serie B) ed il sogno della promozione in Serie A svanito in finale contro il Torino nella stagione 2005-2006 (Mantova-Torino 4-2 e Torino-Mantova 3-1 dopo i tempi suppl. e con decisioni arbitrali penalizzanti per i virgiliani). Dopo 5 stagioni in Serie B, il 30 maggio 2010 il Mantova Calcio retrocede il Lega Pro I (ex Serie C1) ma, a causa del fallimento della società, il Mantova riparte dalla Serie D. Lo stadio Danilo Martelli, intitolato a Danilo Martelli giocatore del Grande Torino tragicamente deceduto nella tragedia di Superga, ospita le partite interne del Mantova. Lo stadio, oggi, può contenere 14.800 ma, con la rifondazione del Mantova in serie D, la capienza del Martelli è stata ridotta a 7.500 posti per evitare di incombere nella legge Melandri, del 2007, sull'utilizzo dei tornelli e sulle precedenti normative che impedivano l'accesso degli striscioni e delle bandiere, e l'utilizzo dei biglietti nominali. Ma nemmeno il fallimento, e la ripartenza dalla Serie D, ha fermato la tifoseria mantovana che ha sottoscritto ben 1.525 abbonamenti, dato che ne fa una delle tifoserie più numerose tra i dilettanti (e non solo). Il campionato del Mantova, fin qui, è quello che ci si aspettava: 1° posto in classifica ed unica squadra ancora imbattuta del girone; 29 punti (5 in più del Darfo, ma con 2 gare in meno), frutto di 8 vittorie e 5 pareggi. 22 reti realizzate contro le sole 11 subite(miglior difesa) in 13 giornate fin qui disputate. In casa il Mantova ha ottenuto 15 punti, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi con 10 reti realizzate e 6 subite; ottimo anche il rendimento in trasferta dove, la nostra rivale, ha ottenuto sinora 14 punti frutto di 4 vittorie, 2 pareggi, 12 gol fatti e soli 5 subiti. Il miglior marcatore è il grande ex di turno, Stefano Franchi che ha sin qui realizzato 7 reti, lo segue il centrocampista-goleador Colonetti (nazionale under 20 proveniente dall’Albinoleffe) con 4 reti, poi Caruso (difensore col vizio del gol) e Graziani con 3 reti, Gherardi è a quota 2 mentre 1 rete l’hanno messa a segno D’Angelo, Bersi e Zaninelli. Nella sua storia il Mantova vanta 13 partecipazioni al campionato di serie A, 17 di B e 52 di serie C. Di quel grande Mantova sono ancora oggi in rosa il portiere Mirko Bellodi (recordman di presenze nella storia del Mantova con 302 presenze), il centrocampista Manuel Spinale (5° con 255 presenze) mentre l’attaccante Gabriele Graziani (figlio di Ciccio) è il giocatore che, nella storia bianco-rossa, ha realizzato più reti: 81 (l’ultima, domenica scorsa, nel successo casalingo per 1-0 col Legnago) che stacca nettamente, in questa speciale classifica, Frutti, secondo, con 52 reti realizzate. Il numero medio di spettatori che, in questa stagione, ha seguito il Mantova è di 2776. Per finire vi lascio con una chicca statistica… Esiste, nella storia dei due club, un solo precedente in terra mantovana: sempre in serie D, nella stagione 1995/1996, il Mantova, appena fallito dal precedente sodalizio, si impose in casa per 2-0 grazie a 2 reti di Prete. Nel ritorno, a Darfo, il Mantova vinse invece per 4 reti a 2. 

Sezione: Serie D / Data: Sab 11 dicembre 2010 alle 18:15 / Fonte: darfo boario calcio
Autore: Giovanni Pisano
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