Una controversia dalle tinte forti scuote il calcio dilettantistico bergamasco, con il Villa Valle che ha deciso di prendere posizione in modo deciso contro quelle che definisce accuse infondate provenienti dalla dirigenza del Brusaporto. La questione, che ruota attorno a presunte irregolarità nelle misure delle porte da calcio, ha assunto contorni particolarmente aspri, spingendo la società a valutare l'intervento della giustizia ordinaria.

Il clima di tensione tra i due club è emerso in seguito a dichiarazioni pubbliche che, secondo la dirigenza del Villa Valle, avrebbero oltrepassato i limiti della dialettica sportiva per sconfinare nel territorio delle offese personali. La società ha reso nota la propria posizione attraverso un comunicato ufficiale in cui manifesta "profonda preoccupazione e disapprovazione in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dalla dirigenza del Brusaporto che, a nostro avviso, risultano ingiuriose e calunniose nei confronti del nostro dirigente".

Al centro della disputa si collocano le accuse mosse dal Brusaporto relative alla presunta verifica delle misure delle porte durante la settimana precedente a un incontro tra le due squadre. Il Villa Valle respinge categoricamente tali insinuazioni, definendole "del tutto infondate e prive di riscontro" e sostenendo che si tratti di affermazioni "deliberate e volte a danneggiare la nostra reputazione e quella dei nostri rappresentanti".

La gravità attribuita dalla dirigenza del Villa Valle a questa vicenda emerge chiaramente dalla decisione di coinvolgere i propri consulenti legali. La società ha infatti comunicato di aver "affidato mandato al nostro legale per valutare le appropriate azioni legali volte a tutelare il nostro buon nome e l'integrità dei nostri dirigenti, anche in relazione a possibili violazioni del codice civile e penale". Una scelta che evidenzia come la questione sia percepita non solo come una controversia sportiva, ma come un potenziale caso di diffamazione che potrebbe avere risvolti anche in ambito giudiziario.

Il Villa Valle non si limita a respingere le accuse, ma allarga il discorso a considerazioni più ampie sul clima che dovrebbe caratterizzare i rapporti nel mondo del calcio dilettantistico. La dirigenza manifesta la propria "condanna per comportamenti che alimentano dissapori e tensioni lontane dallo spirito sportivo, che dovrebbe guidare le relazioni tra le società calcistiche". Una presa di posizione che mira a riportare il focus sui valori fondamentali del calcio di base, spesso minacciati da polemiche che rischiano di offuscarne l'essenza formativa e aggregativa.

Parallelamente all'eventuale ricorso alla giustizia ordinaria, il Villa Valle ha annunciato l'intenzione di rivolgersi anche agli organi preposti della Federazione. La società ha dichiarato di affidarsi "alla giustizia sportiva affinché valuti e dirima le questioni relative alla condotta delle parti coinvolte", aprendo così un doppio fronte di confronto che potrebbe portare a sanzioni disciplinari oltre che a eventuali risarcimenti per danni alla reputazione.

Nonostante il clima di tensione, il Villa Valle ha voluto ribadire i propri principi e la propria filosofia societaria. La dirigenza ha infatti sottolineato di voler "riaffermare il proprio impegno per un calcio giocato nel rispetto delle regole e della sportività, e lavorerà per mantenere un ambiente positivo e costruttivo per tutte le parti coinvolte". Una dichiarazione che suona come un invito a tutte le componenti del movimento calcistico locale a mantenere un atteggiamento costruttivo e rispettoso delle regole, sia scritte che non scritte, che dovrebbero governare i rapporti tra società sportive.

La vicenda mette in luce come anche nel calcio dilettantistico possano emergere tensioni e controversie capaci di degenerare oltre i confini del mero confronto sportivo. Il ricorso agli strumenti legali, sempre più frequente anche a livelli non professionistici, testimonia di come la percezione della tutela della propria immagine e reputazione sia diventata centrale anche per le società minori.

L'evolversi della situazione sarà da seguire con attenzione, sia per comprendere quali sviluppi avrà sul piano legale, sia per valutare l'eventuale intervento degli organi di giustizia sportiva. Una vicenda che, al di là dei suoi specifici contorni, pone interrogativi più ampi sulla necessità di preservare quei valori di fair play e rispetto reciproco che dovrebbero costituire il fondamento di ogni attività sportiva, a prescindere dal livello di competizione.

Sezione: Serie D / Data: Dom 21 settembre 2025 alle 18:30
Autore: Andrea Villa
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