La Nuova Sondrio esce dal campo tra gli applausi calorosi del proprio pubblico al termine della sfida contro il Chievo Verona, leader del girone B di Serie D. Nonostante la sconfitta per 2-0 maturata nella nona giornata di campionato, la formazione valtellinese ha offerto una prestazione di grande carattere, dimostrando determinazione e qualità contro un avversario nettamente più quotato sulla carta.
Il pomeriggio soleggiato ma sferzato da folate di vento gelido ha fatto da cornice a un confronto che, sebbene vedesse contrapposte la prima e l'ultima della classifica, si è rivelato tutt'altro che scontato. I padroni di casa hanno infatti tenuto testa agli scaligeri per larghi tratti della gara, sfiorando in diverse circostanze il gol che avrebbe potuto riaprire i giochi.
A condizionare pesantemente l'andamento dell'incontro è stata la decisione arbitrale maturata dopo appena otto minuti di gioco. Il numero dieci ospite Visinoni, servito da Jassey al limite dell'area, si è portato avanti il pallone trovando il contatto con le gambe del difensore Marie Sainte. Il direttore di gara ha indicato il dischetto, ma la decisione è apparsa più che discutibile agli occhi dei presenti. Situazioni analoghe, secondo quanto osservato nel corso di questo inizio di stagione, sono state frequentemente lasciate proseguire dagli arbitri, generando ulteriori dubbi sulla scelta presa in questa occasione.
Lo stesso Visinoni si è incaricato della trasformazione dal dischetto, spiazzando Uccelletti nonostante il portiere di casa si fosse distinto come para-rigori nelle ultime settimane tra Coppa e campionato. Va inoltre rilevato che al momento dell'esecuzione erano entrati in area almeno otto giocatori, circostanza che avrebbe dovuto comportare la ripetizione del tiro secondo il regolamento.
L'arbitraggio ha suscitato non poche proteste da parte del pubblico sondriese, che ha contestato la mancanza di uniformità nelle decisioni. Ammonizioni comminate in alcune circostanze sono state invece risparmiate in situazioni apparentemente identiche, alimentando la frustrazione dei tifosi di casa e contribuendo a creare un clima di tensione sugli spalti.
Marco Amelia ha schierato la Nuova Sondrio con un assetto tattico chiaro: difesa a quattro composta da D'Alpaos, Boschetti, Marie Sainte e Ramirez davanti all'estremo difensore Uccelletti. A centrocampo agivano Badjie e Ba come mediani centrali, con Marras e Parodi ad allargarsi sulle fasce. In attacco, il giovane valtellinese classe 2008 Alessio Mossini ha affiancato Tall, dimostrando personalità nonostante la giovane età.
Sul fronte opposto, Fabrizio Cacciatore ha puntato sull'esperienza schierando Pisano e Uggè davanti al portiere Tosi. Napoletano e Trillò presidiavano le corsie esterne, mentre Zuddas fungeva da play maker basso con Jassey e Prandini a supporto. Visinoni e De Cerchio agivano alle spalle della punta centrale D'Este.
Dopo il vantaggio ospite su rigore, la Nuova Sondrio non si è scomposta, continuando a gestire il possesso palla con ordine e senza fretta, alla ricerca dello spiraglio giusto per impensierire la difesa veronese. Il Chievo, dal canto suo, ha optato per una strategia attendista, puntando sulla qualità tecnica e l'esperienza dei propri elementi per colpire nei momenti opportuni.
All'undicesimo minuto Parodi ha tentato un cross che si è trasformato in un tiro, concluso però sopra la traversa. Al sedicesimo è stato Prandini a provarci dal limite senza fortuna, mentre al ventiseiesimo Pisano ha svirgolato un pallone in area concedendo calcio d'angolo.
Proprio da quella bandierina è scaturita l'occasione più clamorosa del primo tempo per i biancazzurri: il cross di Marras ha trovato Tall completamente smarcato a pochi passi dalla porta, ma il suo tiro a colpo sicuro è stato miracolosamente respinto da D'Este sulla linea. L'azione è proseguita con Ramirez che, raccogliendo una respinta su Tall, ha calciato dal vertice sinistro dell'area trovando una parata spettacolare di Tosi, capace di salvare la propria porta con un intervento di altissimo livello.
Quello è stato il momento di maggior pressione della Nuova Sondrio, con i padroni di casa a gestire il possesso e a tentare ripetutamente di scardinare la retroguardia gialloblu. Nel finale di frazione, Parodi non è riuscito a controllare un invitante lancio di D'Alpaos, e al quarantatreesimo il Chievo ha raddoppiato: Prandini ha allargato per Trillò, il cui cross è stato raccolto da De Cerchio che ha calciato verso Uccelletti. La conclusione, non particolarmente potente ma insidiosa, si è insaccata portando il risultato sul 2-0 con cui le squadre sono andate al riposo. Per il fantasista abruzzese si è trattato della sesta rete stagionale.
La seconda frazione ha mantenuto gli stessi equilibri della prima parte di gara. Parodi ha aperto le danze con un tiro lento al termine di una ripartenza innescata da un anticipo di Badjie. Al sessantanovesimo minuto Uccelletti si è reso protagonista con una grande respinta su un diagonale di Uggè, che si era presentato solo davanti al portiere dopo essersi sganciato in progressione.
A quel punto Cacciatore ha optato per una scelta conservativa, inserendo tre centrali difensivi e passando al 3-5-2 con Paloschi al fianco di D'Este. Successivamente ha lasciato solo l'ex attaccante rossonero a gestire il peso delle avanzate veronesi.
Il Sondrio ha continuato a provarci con manovre avvolgenti, senza però riuscire a trovare un terminale capace di finalizzare, esponendosi invece a pericolose ripartenze ospiti. Al settantasettesimo minuto Boschetti ha deviato provvidenzialmente in corner un tiro di Polenghi, mentre all'ottantaseiesimo è stato ancora Uccelletti a confermarsi decisivo con un intervento da campione su Paloschi, lanciato solo verso la rete.
L'ultima emozione è arrivata all'ottantottesimo con Tomaselli, che si è destreggiato in area prima di calciare alto da buona posizione. Dopo quattro minuti di recupero, il direttore di gara ha decretato la fine delle ostilità.
Per la Nuova Sondrio il sapore della sconfitta è amaro, ma temperato dalla consapevolezza di aver offerto una prestazione gagliarda contro la capolista. L'impegno profuso fino al triplice fischio e il sostegno incondizionato del pubblico rappresentano elementi positivi su cui costruire il prosieguo della stagione.
I biancazzurri sono ora chiamati a voltare pagina rapidamente: domenica prossima li attende la trasferta sul campo della Casatese Merate, un'occasione per riscattarsi e iniziare la risalita in classifica con rinnovata determinazione.
Nuova Sondrio-Chievo 0-2
Nuova Sondrio (3-5-2): Uccelletti, D'Alpaos, Marie Sainte, Boschetti, Ramirez (5'st Zaccone), Badjie, Ba, Marras, Mossini (15'st Bottazzi), Parodi (30'st Flores), Tall (9'st Tomaselli). All: Amelia
Chievo (4-3-1-2): Tosi, Napoletano (33'st Ischia), Uggè, Pisano, Trillò, Jassey, Zuddas (15'st Polenghi), Prandini (40'st Bortolussi), De Cerchio, Visinoni (13'st Paloschi), D'Este (22'st Baschirotto). All: Cacciatore
Arbitro: Cifra di Latina
Reti: 8'pt Visinoni (rig), 43'pt De Cerchio
Ammoniti: Tall, Badjie, Visinoni, Zuddas, D'Este. Recuperi: 0'pt, 4'st
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