Il Piacenza esce vittorioso dal campo del Tuttocuoio con un roboante 4-2, ma la partita, come confermato da mister Gaetano Franzini nel post-gara, raccolto da piacenza24.eu, è stata tutt'altro che semplice. L'allenatore ha descritto la trasferta come una vera e propria prova di forza, ammettendo che affrontare l'avversario in quel contesto ambientale e di campo si è rivelato «una tragedia» in termini di gestione della gara.

Il trionfo della gestione, la piaga delle rimesse

La vittoria per 4-2 è stata il frutto di una gara intensa e molto combattuta, in cui la qualità del gioco è stata spesso sacrificata. Franzini ha riconosciuto che la squadra ha saputo adattarsi alle circostanze, dimostrando maturità nell'interpretazione tattica: «Secondo me con la palla abbiamo fatto la partita perfetta che dovevamo fare».

L'indicazione era chiara: calciare quando necessario per lottare sulle seconde palle e cercare il gioco ragionato solo nelle rare opportunità, come quella che ha portato alla punizione del secondo gol. Nonostante questa efficacia, il tecnico ha dovuto nuovamente lamentare le fragilità difensive sui palloni fermi e i calci piazzati, una costante che continua a generare apprensione.

«Purtroppo ci sono queste situazioni», ha spiegato Franzini, riferendosi in particolare al fatto che ogni rimessa laterale dalla metà campo in su si trasformava in una palla diretta in area da parte di un Tuttocuoio fisico e «rognoso». Entrambe le reti subite, quella che ha portato all'1-1 e quella del 3-2, sono nate da rimesse o punizioni da centrocampo, con il tecnico che ha accusato la squadra di avere «sempre un tempo di reazione diverso dagli altri» sulle palle vaganti. Ha anche definito i primi quattro gol totali (due per parte) come «tutti un po’ casuali», non frutto di manovre elaborate, a testimonianza della durezza del confronto.

Le scelte tattiche e gli elogi

Nonostante le difficoltà, la trasferta ha confermato l'efficacia di alcune scelte tattiche, sorprendendo l'interlocutore con un inedito 4-3-1-2 in luogo del 4-3-3. Franzini ha difeso la scelta, spiegando che l'idea di schierare Campagna sulla trequarti era già maturata in precedenza, ritenendolo adatto a quel ruolo.

Un plauso particolare è stato riservato a Putzolu, impiegato nel ruolo nevralgico di centrocampo al posto dell'infortunato Taugourdeau. L'allenatore lo ha definito eccezionale: «Ha toccato tutti i palloni, preso tutti i palloni di testa, di piede, non ha sbagliato credo una sola palla». Una performance di sostanza ritenuta fondamentale per resistere ai continui lanci lunghi e alle rimesse gettate in area.

Le sostituzioni, come quella di Lorchipanizze (ammonito e stanco, a rischio espulsione) e di Campagna, sono state dettate proprio dalla necessità di non rischiare, soprattutto negli ultimi minuti, inserendo giocatori più adatti al gioco aereo.

La spinta offensiva attenua il dolore

Nonostante i due gol subiti, Franzini ha trovato conforto nell'efficacia del reparto offensivo: «Siamo contenti anche per comunque gli attaccanti che finalmente si sono sbloccati, si sono sbloccati praticamente tutti e due».

La capacità di concretizzare le occasioni, infatti, è la chiave per digerire gli errori difensivi: «Vale il discorso che avevamo fatto anche l'altra volta, anche l’errore te lo puoi permettere se concretizzi un po’ qualche occasione da gol. Oggi l’abbiamo concretizzata e vedi che fa meno male il discorso del gol preso».

La squadra deve ora lavorare sulla continuità in attacco e trovare una soluzione definitiva ai problemi difensivi sulle palle inattive, un aspetto che, nonostante la vittoria, rimane prioritario per il prosieguo del campionato.

Sezione: Serie D / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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