Una controversia amministrativa si è trasformata in un vero e proprio braccio di ferro tra il Rimini Football Club e l'amministrazione comunale, culminata con la chiusura dei cancelli dello stadio che ha impedito l'accesso alla squadra e al personale tecnico. La vicenda ruota attorno a questioni di pagamento e gestione dell'impianto sportivo, ma le sue implicazioni si estendono ben oltre gli aspetti puramente burocratici.

Al centro della disputa si trova la nuova proprietà del club biancorosso, ufficialmente subentrata lo scorso 12 agosto come documentato dalla Camera di Commercio. La dirigenza ha preso posizione attraverso un comunicato ufficiale, cercando di fare chiarezza su una situazione che ha generato malumori tra i supporter e complicazioni operative per la società.

La questione principale riguarda i versamenti dovuti al Comune per l'utilizzo delle strutture sportive. Secondo quanto dichiarato dalla società, la nuova proprietà ha effettivamente provveduto ai pagamenti richiesti, ma con un errore nella tempistica delle scadenze. Nello specifico, il 25 agosto è stata saldata la rata prevista per il primo settembre, mentre il versamento relativo al primo agosto sarà regolarizzato proprio nella giornata di lunedì primo settembre.

La dirigenza del Rimini FC sostiene di aver trasmesso regolarmente al Comune tutte le quietanze dei pagamenti effettuati attraverso posta elettronica certificata, documentando così la propria buona fede nel rispettare gli impegni finanziari. Tuttavia, questo errore temporale ha innescato la reazione dell'amministrazione comunale, che ha optato per una misura drastica: la sostituzione dei lucchetti dell'impianto sportivo.

La decisione comunale di impedire fisicamente l'accesso allo stadio ha creato serie difficoltà logistiche per il club. Giocatori, staff tecnico e dirigenti si sono trovati nell'impossibilità di utilizzare le strutture necessarie per gli allenamenti e le attività quotidiane, una situazione particolarmente delicata considerando gli impegni di campionato imminenti.

Questa mossa ha anche contribuito ad alimentare le tensioni già esistenti con la tifoseria organizzata, che da tempo manifesta perplessità e contestazioni nei confronti della nuova proprietà. Il clima di incertezza e le difficoltà pratiche hanno ulteriormente esacerbato un rapporto già complesso tra società e sostenitori.

Di fronte a questa escalation, la presidente Giusy Anna Scarcella ha scelto la via del dialogo diretto, rivolgendosi pubblicamente alle istituzioni locali. La dirigente ha richiesto esplicitamente un incontro con l'Assessore allo Sport e con il Sindaco di Rimini per trovare una soluzione rapida e costruttiva alla controversia.

In una dichiarazione che ha sorpreso molti osservatori, Scarcella ha fatto una proposta inaspettata: "Chiediamo massima collaborazione dalle istituzioni in un momento delicato di riorganizzazione. Se il Sindaco ritiene opportuno che la Building Company lasci la proprietà, sono disponibile a cedere le quote al Comune stesso o a soggetti da lui indicati, con rimborso delle somme versate".

Questa apertura rappresenta un tentativo di distensione che potrebbe aprire scenari inediti per il futuro del club, dimostrando la disponibilità della proprietà a valutare anche soluzioni alternative pur di garantire la continuità sportiva.

Le necessità immediate e gli impegni di campionato

Nel breve termine, la società ha sottolineato l'urgenza di ripristinare l'accesso alle strutture di allenamento. Con il campionato in corso e gli impegni sportivi che si susseguono con cadenza regolare, l'impossibilità di utilizzare il proprio impianto rappresenta un ostacolo significativo per la preparazione della squadra.

La dirigenza ha quindi chiesto che venga garantita almeno la possibilità di svolgere le sessioni di allenamento necessarie, separando le questioni amministrative dalle esigenze tecniche immediate del team.

Per fare maggiore chiarezza sulla situazione e presentare ufficialmente la nuova struttura societaria, è stata programmata una conferenza stampa per venerdì 5 settembre. L'evento sarà dedicato alla presentazione completa della proprietà e dell'organigramma dirigenziale, offrendo l'opportunità di illustrare nel dettaglio le motivazioni delle scelte gestionali attuali e delineare i progetti futuri per il club.

Questa iniziativa rappresenta un tentativo di comunicazione trasparente verso tutti gli stakeholder, dai tifosi alle istituzioni, passando per i media locali e gli operatori del settore sportivo.

Consapevole delle difficoltà del momento e delle tensioni con la tifoseria, la presidente Scarcella ha rivolto un appello diretto ai sostenitori del club. "Sono consapevole del malcontento, ma chiedo ai nostri sostenitori di restare vicini al club e aiutarci a far aprire i cancelli dello stadio", ha dichiarato, riconoscendo apertamente le criticità esistenti ma invitando alla solidarietà in una fase particolarmente delicata.

Questo richiamo alla coesione evidenzia quanto sia cruciale il sostegno della tifoseria per superare le difficoltà attuali e costruire un futuro più stabile per la società.

La vicenda del Rimini FC evidenzia le complessità che possono sorgere quando cambiano le proprietà dei club sportivi, soprattutto in contesti dove i rapporti con le istituzioni locali e con i tifosi richiedono particolare attenzione e diplomazia.

La disponibilità al dialogo dimostrata dalla presidente Scarcella, unita alla programmazione di momenti di confronto pubblico come la conferenza stampa, suggerisce la volontà di affrontare costruttivamente le criticità emerse. Tuttavia, la risoluzione definitiva della controversia dipenderà dalla capacità di tutte le parti coinvolte di trovare un terreno comune che garantisca la stabilità operativa del club e la serenità necessaria per concentrarsi sugli obiettivi sportivi.

Sezione: Serie D / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 17:45
Autore: Chiara Motta
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