Il clima di entusiasmo attorno al Siena ha trovato un ulteriore riscontro con la partecipazione di Tommaso Bellazzini alla trasmissione "Al Club con la Robur", un evento che ha segnato l'inizio della terza stagione del format.

L'allenatore ha condiviso le sue prime impressioni sulla squadra e sulla città, non nascondendo l'emozione di far parte di una realtà con una tradizione così importante. «Venire qui fa una bellissima impressione.

Si capiscono subito la storia e la tradizione di questa società, di questa città», ha dichiarato Bellazzini, descrivendo Siena come un vero e proprio "luogo sacro" del calcio, un contesto che porta con sé «onore e una bella responsabilità».

Il bilancio iniziale e l'analisi della sconfitta

Nonostante le prime tre gare ufficiali abbiano avuto un esito altalenante, il tecnico ha espresso una valutazione complessivamente positiva. «La valutazione è molto positiva, credo che si sia vista già una buona ossatura», ha affermato, sottolineando come la squadra, completamente rivoluzionata, abbia già mostrato un buon potenziale, con due risultati utili e una sconfitta sfortunata contro il Tau.

A proposito del passo falso, Bellazzini ha invitato a un'analisi più lucida e meno emotiva, basata sui dati. «Abbiamo avuto l’81% di possesso palla contro il 19% del Tau», ha precisato, citando anche un expected goal di 2 contro 0,48. Un'evidenza statistica che dimostra come il Siena abbia creato oltre il triplo delle occasioni, a riprova di una prestazione più che sufficiente.

L'allenatore ha ammesso che è «impensabile non concedere niente all’avversario», ma ha ribadito l'importanza di «restare molto lucidi, non facendosi condizionare troppo dal risultato, che è chiaramente la cosa più importante».

Sull'approccio tattico e la maratona del campionato

Riguardo al rigore sbagliato, Bellazzini ha specificato che il primo rigorista, Menghi, era assente per infortunio. La scelta è quindi ricaduta su Nardi, che in allenamento aveva dimostrato affidabilità. L'allenatore ha poi rimarcato come l'errore dal dischetto sia una possibilità intrinseca al ruolo.

Passando alla sfida con l'Orvietana, Bellazzini ha sottolineato come la squadra, molto giovane, abbia sofferto psicologicamente le scorie della partita precedente.

Ha però evidenziato il valore della vittoria contro un'avversaria che ha mantenuto gran parte della formazione che ha raggiunto la finale playoff lo scorso anno. La sfida è stata definita dura, anche a causa del campo, e la vittoria ha un "valore significativo". Il mister ha spiegato che il gioco del Siena punta a logorare l'avversario nel tempo, creando spazi soprattutto nel secondo tempo, come successo a Orvieto. Un'azione di logoramento che potrà «ripetersi» e di cui la squadra deve essere «consapevole».

Sul campionato, Bellazzini ha ribadito che ogni partita è complessa e che il girone E si preannuncia molto difficile. Ha paragonato il torneo a una «maratona», richiedendo un «passo il più costante possibile» e un grande equilibrio nelle prestazioni e nelle valutazioni per condurre un campionato solido.

Infortuni, staff e ruolo del campo

In vista della partita contro il Poggibonsi, definita «temibile», il tecnico ha confermato le assenze di Menghi e Di Vincenzo, mentre per Cavallari si attendono ulteriori accertamenti. Sulla sua squalifica, Bellazzini ha ammesso di vivere il periodo «malissimo», ma ha la fortuna di avere uno staff competente che lo supporta pienamente. Ha poi elogiato il suo staff, descrivendolo come un gruppo coeso e competente che cerca di fare il bene del club.

Riguardo agli allenamenti allo stadio, il mister ha evidenziato l'importanza di un terreno di gioco in perfette condizioni, definendo il campo del Siena un «biliardo». Il suo utilizzo deve essere gestito con equilibrio per non rovinarlo, pur garantendo ai giocatori la possibilità di allenarsi in un contesto realistico.

Infine, sull'approccio tattico, Bellazzini ha spiegato che il modulo difensivo è quasi sempre a quattro, con diverse varianti (4-4-2, 4-2-3-1, 4-4-1-1). La fase di possesso palla si basa su una struttura a tre difensori e due costruttori, con esterni molto alti e trequartisti negli spazi, descrivendo la formazione come un 3-2-4-1 o un 3-2-2-3, a seconda dei casi.

Sezione: Serie D / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 17:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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