L'appuntamento di questa sera alla Le Coq Arena di Tallinn rappresenta per la Nazionale italiana un crocevia peculiare nelle qualificazioni mondiali. Non tanto per l'esito della partita contro l'Estonia, quanto per ciò che accadrà tre ore prima a Oslo. Quando gli azzurri scenderanno in campo alle 20.45, conosceranno già il proprio destino nel Gruppo I: se potranno ancora coltivare ambizioni di primato o se dovranno concentrarsi esclusivamente sull'obiettivo play-off di marzo.

La matematica, in questo caso, è implacabile. Dopo la travolgente vittoria per 11-1 della Norvegia sulla Moldavia dello scorso settembre, la differenza reti è diventata un parametro irraggiungibile per la selezione italiana. Gli scandinavi vantano attualmente un +21, contro il +5 degli azzurri. Sedici lunghezze di scarto che rendono praticamente impossibile qualsiasi recupero attraverso questo criterio, anche nell'ipotesi di vittorie larghe nelle quattro partite rimanenti della fase a gironi.

La situazione attuale del raggruppamento vede la Norvegia saldamente al comando con 15 punti in cinque gare, seguita da Italia e Israele appaiate a 9 punti, con gli azzurri che però hanno disputato una partita in meno. L'Estonia occupa la quarta posizione con 3 punti, mentre la Moldavia chiude la classifica ancora a quota zero.

L'unica strada percorribile per conquistare il primo posto passa necessariamente da un sorpasso diretto nei confronti della squadra di Haaland e compagni. E qui entra in gioco il fattore tempo: la Norvegia disputerà il proprio incontro contro Israele alle ore 18, consentendo così agli azzurri di conoscere in anticipo gli sviluppi della situazione prima di affrontare l'Estonia.

Per mantenere vive le speranze, l'Italia dovrà necessariamente contare su un passo falso norvegese. Una nazionale che finora ha dimostrato solidità e continuità, ma che per la prima volta in queste qualificazioni dovrà fare i conti con un'assenza significativa: quella dell'infortunato Martin Ødegaard. Il centrocampista dell'Arsenal non ha mai saltato un impegno nelle qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo, e la sua mancanza potrebbe rappresentare una variabile non trascurabile.

Anche nell'eventualità che la Norvegia dovesse inciampare contro Israele, il percorso italiano resterebbe comunque complesso. Dare per scontata la vittoria degli azzurri nello scontro diretto di novembre contro gli scandinavi sarebbe prematuro, ma rappresenterebbe l'unico modo per portarsi a pari punti. A quel punto, alla Norvegia resterebbero comunque altre due partite da disputare: quella del 13 novembre in casa contro l'Estonia, considerata sulla carta una formalità, e proprio la sfida odierna contro Israele.

Quest'ultimo match potrebbe rivelarsi più insidioso del previsto. Come dimostrato nell'incontro di settembre a Debrecen, Israele non è paragonabile né all'Estonia né alla Moldavia in termini di competitività. Con 9 punti e una differenza reti di +4, la selezione israeliana rappresenta una realtà consolidata del girone, capace di creare difficoltà anche agli avversari più quotati.

Il calendario delle prossime giornate delinea uno scenario serrato. Dopo l'impegno odierno, l'ottava giornata del 14 ottobre vedrà l'Italia ospitare Israele, mentre l'Estonia affronterà la Moldavia. La nona giornata, in programma il 13 novembre, metterà di fronte Norvegia ed Estonia, con la Moldavia che farà visita agli azzurri. Infine, la decima e ultima giornata del 16 novembre proporrà la sfida decisiva Italia-Norvegia, mentre Israele chiuderà il proprio percorso contro la Moldavia.

In questo contesto, l'approccio italiano alla partita di Tallinn assume contorni particolari. Da un lato, la necessità di mantenere alta la concentrazione e conquistare i tre punti per non compromettere il secondo posto e garantirsi l'accesso ai play-off nelle migliori condizioni possibili. Dall'altro, la consapevolezza che già prima del calcio d'inizio si saprà se la corsa al primato sarà ancora aperta o definitivamente preclusa.

La probabilità che l'Italia debba rassegnarsi a puntare esclusivamente sui play-off di marzo appare, allo stato attuale, più concreta rispetto all'ipotesi di poter ancora ambire al primo posto. Tuttavia, come spesso accade nel calcio, gli scenari imprevisti rappresentano una costante. L'assenza di Ødegaard potrebbe incidere più di quanto si pensi sull'equilibrio della Norvegia, e Israele ha già dimostrato di possedere le qualità per mettere in difficoltà qualsiasi avversario.

Per gli azzurri, dunque, questa sera a Tallinn sarà una partita sui generis: importante per il risultato, ma condizionata da eventi esterni che si saranno già verificati. Una situazione inedita che trasforma la sfida contro l'Estonia in un appuntamento dal doppio volto: sportivo sul campo, psicologico fuori. Perché sapere di aver ancora una possibilità o dover metabolizzare l'impossibilità del primo posto cambierà inevitabilmente l'approccio mentale agli impegni futuri, pur nella consapevolezza che ogni punto conquistato rappresenta comunque un tassello fondamentale nel mosaico della qualificazione mondiale.

Gruppo I, la classifica
1) Norvegia 15 punti (5 gare, +21 differenza reti)
2) Italia 9 punti (4 gare, +5 differenza reti)
2) Israele 9 punti (5 gare, +4 differenza reti)
4) Estonia 3 punti (5 gare, -8 differenza reti)
5) Moldavia 0 punti (5 gare, -22 differenza reti)

Il programma di questo turno
Ore 18.00 - Norvegia-Israele
Ore 20.45 - Estonia-Italia

Ottava giornata (14 ottobre)
Estonia-Moldavia
Italia-Israele
Nona giornata (13 novembre)
Norvegia-Estonia
Moldavia-Italia
Decima giornata (16 novembre)
Israele-Moldavia
Italia-Norvegia

Sezione: Attualità / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 11:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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