Ancona-Chieti, Maurizi parla del diesse Battisti: «Ho un debito morale nei suoi confronti»

La vigilia di Chieti-Ancona, match valido per la settima giornata del girone F di Serie D in programma domani, domenica 12 ottobre 2025, si arricchisce di una componente emotiva inattesa. Agenore Maurizi, allenatore dei dorici, ha voluto rivolgere un messaggio ad Alessandro Battisti, direttore sportivo della formazione neroverde, con cui condivide un trascorso professionale non privo di rimpianti.

Maurizi ha scelto NotiziarioCalcio.com per affrontare un tema personale, legato al suo rapporto con Battisti e agli eventi che hanno segnato la loro collaborazione al Roma City, dove i due lavoravano insieme rispettivamente come allenatore della prima squadra e direttore sportivo.

«Domenica giochiamo contro il Chieti, una squadra molto forte, ben allenata, con una società strutturata alle spalle, spinta da un ambiente caldo, ma sopratutto, come componenti calciatori della rosa prima squadra, modellata e ristrutturata da un bravissimo ds e persona di grandi valori umani, come Alessandro Battisti» ha dichiarato Maurizi, sottolineando immediatamente il nome del dirigente teatino.

Il ritratto che l'allenatore dorico ha tracciato di Battisti è stato particolarmente sentito: «Persona seria pulita che segue un sistema valoriale di vita basato su sani principi come rispetto e lealtà. Niente a che vedere con il marcio che c'è nel mondo del calcio, frequentato all'interno da millantatori e persone di pochissima competenza».

È stato proprio ripercorrendo i mesi trascorsi nella capitale che Maurizi ha voluto fare ammenda. «Ho un debito morale nei suoi confronti, per mia e solo mia responsabilità e' stato costretto ad andare via dal Roma City, dove lavoravamo insieme, io come tecnico della prima squadra, lui come direttore sportivo», ha rivelato il tecnico, assumendosi la piena responsabilità di quanto accaduto.

L'allenatore ha poi spiegato i motivi che lo hanno portato alla separazione dal club romano. «Io avevo rotto con l'ambiente, con i vertici societari, non avevo voglia di confrontarmi con quei dirigenti, a torto o a ragione, ognuno ha le proprie visioni. A me piace costruire rapporti basati su rispetto e competenza, poi posso anche fare errori nel mio lavoro, però a me piace fare le scelte, e appunto decidere con chi confrontarmi e chi no».

Il rammarico più grande per Maurizi è stato il coinvolgimento involontario di Battisti nelle vicende che lo videro protagonista: «Mi dispiace che se la sono presa anche con lui che onestamente non centrava nulla e questa cosa mi ha tormentato l'anima fin quando non è andato a lavorare a Chieti».

Nonostante il peso del passato, Maurizi ha espresso la sua gioia nel vedere Battisti approdato in una realtà solida come quella del Chieti: "Sono contento che sta lavorando in una società seria e ambiziosa. Sono contento che lo sta facendo a casa sua, vicino ai suoi affetti. L'affetto, l'amore sono i veri e unici motori dell'umanità, dove invece dominano sete di denaro e di potere».

Ma il rispetto umano non attenua la voglia di vittoria. Con una punta di ironia, il tecnico dorico ha dichiarato: «Lo rivedrò con piacere da avversario e spero vivamente di dargli un dispiacere sportivo, di non farlo dormire domenica sera e di non fargli bere ridacchiando un boccale di birra sul lungomare di Montesilvano, lunedì».

Maurizi ha voluto spiegare le ragioni che lo hanno spinto ad affidare a NotiziarioCalcio.com questeo pensiero: «Ho ritenuto giusto, mandare questo messaggio, perché il calcio anche se è competizione e io farei del tutto, purché si rimanga nel lecito, pur di vincere una partita, è anche portatore di sani principi umani, e di rapporti umani, basati sul rispetto reciproco e non sulla ipocrisia, l'incoerenza e la menzogna che regna sovrana nella nostra vita quotidiana».

Domenica, al "Guido Angelini" di Chieti, oltre ai tre punti in palio ci sarà anche questa sfida nella sfida: quella tra due uomini legati da stima reciproca e da un passato che meritava di essere chiarito anche pubblicamente. Il campo dirà chi avrà la meglio sul piano sportivo, ma il messaggio di Maurizi ha già segnato un punto importante sul piano umano.