Nel panorama del calcio italiano, alcuni giocatori incarnano perfettamente i valori di determinazione e sacrificio che caratterizzano questo sport. Andrea Tiritiello, difensore centrale dell'Entella, rappresenta uno di questi esempi. Soprannominato "Tir" dai tifosi del Sannazzari di Chiavari, il calciatore nativo dell'Isola d'Elba ha condiviso con Tuttomercatoweb.com la sua storia professionale e personale, ripercorrendo una carriera costruita passo dopo passo, dalle categorie inferiori fino alla Serie B.
Gli inizi: una passione trasmessa di padre in figlio
Le radici calcistiche di Tiritiello affondano nella prima infanzia, in un contesto familiare dove il pallone rappresentava molto più di un semplice gioco. "I ricordi che ho, di quando avevo circa 4 anni, sono di un ambiente molto bello, piacevole e sereno. In quel momento era anche molto in voga che un ragazzino iniziasse a giocare a calcio in una squadra, oltre a giocare nelle piazzette del paese. Da questo punto di vista, mio papà è stato un punto di riferimento. E' sempre stato un appassionato di calcio, faceva l'allenatore nelle giovanili ed è stata una spinta in più", ha raccontato il difensore.
Quel padre, primo maestro e mentore, è rimasto nel tempo il suo sostenitore più fedele. "In questo momento, davvero, è il mio primo tifoso. Difficilmente si perde una partita. Soprattutto negli ultimi anni quando può, in casa o in trasferta, è sempre presente", ha rivelato Tiritiello con evidente affetto.
Il lungo apprendistato: dalla Serie A alla Serie D
Il percorso professionale di Tiritiello si caratterizza per una gavetta completa, che lo ha visto transitare attraverso categorie diverse, dalla massima serie con il Livorno fino alla quarta divisione con il Poggibonsi. Un'esperienza formativa che il giocatore non esita a definire fondamentale. "Sono tutte esperienze. Se devo guardare indietro, il primo anno in Serie D è stato uno degli anni che ricordo con molto piacere. Ero a Poggibonsi, abbiamo fatto un ottimo campionato. E' stato determinante per me affrontare tutto con la stessa voglia di fare questo lavoro. Mi sono spesso ritrovato davanti a bivi ed è sempre andato bene", ha spiegato.
Il gol a Buffon: un momento indimenticabile
Tra i momenti più significativi della carriera di Tiritiello spicca una rete realizzata con la maglia del Cosenza contro una leggenda assoluta del calcio mondiale: Gianluigi Buffon. Un episodio che il difensore conserva gelosamente nella memoria. "E' impossibile da dimenticare. Ricordo che c'erano i miei parenti, degli amici a vedere la partita. Erano una decina. Ricordo di aver segnato ed essere andato ad esultare lì sotto. E' stata una cosa da sogno", ha ricordato con emozione.
L'approdo all'Entella: un matrimonio annunciato
L'arrivo a Chiavari non è stato immediato. La trattativa tra Tiritiello e l'Entella ha richiesto pazienza e determinazione. "E' durata un anno. Già nell'estate prima di approdare qua c'è stato il primo contatto. Sarei stato anche molto contento di venire qua ma poi per varie vicissitudini non è andata in porto. L'anno scorso l'abbiamo concretizzato ed è stata la scelta migliore per me e per l'Entella", ha spiegato il difensore.
La società ligure ha conquistato rapidamente il cuore del giocatore, grazie a un ambiente che tutti i tesserati descrivono con lo stesso termine. "Sicuramente la famiglia Gozzi aiuta molto. La prima impressione che ti danno è di essere delle persone perbene che lo fanno per passione. Tutto il contorno poi è ispirato da questa figura e prende esempio da loro", ha affermato Tiritiello, confermando come l'Entella sia davvero percepita come una famiglia dai suoi componenti.
Chiavari: una seconda casa per l'isolano
La città ligure ha saputo offrire a Tiritiello qualcosa di più del semplice ambiente professionale. Per il difensore, originario dell'Isola d'Elba, Chiavari rappresenta un luogo che rispecchia profondamente la sua identità e le sue passioni. "Stare a Chiavari è come stare a casa. E' un paese che lavora molto con il mare e con il turismo. Poi io ho la passione del mare, negli ultimi anni sta crescendo molto. Ho la passione di girare per mare e pescare. E da questo punto di vista Chiavari mi aiuta molto a 'sbizzarrirmi' con le mie passioni", ha confidato.
La promozione storica: un anno indimenticabile
La scorsa stagione ha regalato all'Entella e ai suoi protagonisti un traguardo straordinario. Sotto la guida di mister Gallo, la squadra ha conquistato la promozione in Serie B, superando una concorrenza agguerrita. "E' stato un anno unico. Che quando appenderò le scarpe al chiodo ricorderò per tutta la vita. E' stato un susseguirsi di emozioni, dall'inizio a metà stagione arrivando alle ultime partite", ha dichiarato Tiritiello, evidenziando l'intensità emotiva di quella cavalcata.
Il nuovo corso con Chiappella
L'avvento di mister Andrea Chiappella ha portato una filosofia di lavoro orientata alla positività e alla determinazione. "Ci chiede di vivere il lavoro con entusiasmo, di essere propositivi e provare a vincere sempre le partite", ha spiegato il difensore, descrivendo l'approccio del nuovo allenatore.
Un difensore con il vizio del gol
Nonostante il ruolo difensivo, Tiritiello si è dimostrato prezioso anche in fase offensiva. Nella partita contro il Bari ha realizzato una spettacolare rovesciata, gesto tecnico che lui stesso ha definito quasi istintivo. "E' stato un millesimo di secondo difficile da spiegare. L'unica cosa che ricordo è che son partito per colpire il pallone di testa ma il cross era troppo indietro e l'unica cosa da provare è stato di provare quel gesto che se ci ripenso adesso... (ride ndr). Doveva andare così", ha raccontato con un sorriso.
Quella contro il Bari è stata la sua seconda marcatura stagionale, ma il difensore mantiene chiare le priorità. "Il mio primo pensiero non è certamente fare gol ma di non subirlo insieme ai miei compagni. Nel momento in cui sono chiamato in causa, però, cerco di fare il massimo per essere efficace sotto porta", ha precisato.
Il ruolo di guida per i giovani
Insieme a compagni esperti come capitan Parodi e Marconi, Tiritiello rappresenta un punto di riferimento per i giovani calciatori della rosa. "Penso che sia importante dal punto di vista caratteriale ed emotivo. Quando si hanno dei problemi in campo, calcistici e non, e nel modo in cui si risolvono. I ragazzi, come lo è stato per tutto, hanno bisogno di acquisire esperienza ed avere un compagno che comprende certe dinamiche è un vantaggio. Poi c'è sempre bisogno di sbagliare e imparare", ha sottolineato il difensore, consapevole dell'importanza della sua presenza nello spogliatoio.
Il Sannazzari e l'equilibrio tra casa e trasferta
Lo stadio di Chiavari si è confermato tradizionalmente un fortino per l'Entella, ma Tiritiello ha evidenziato come la squadra meriti più di quanto ottenuto finora tra le mura amiche. "Se andiamo ad analizzare le partite che ci sono state, meritavamo più dei cinque punti ottenuti in casa. Sarà sicuramente un fattore importante, ma dobbiamo migliorare molto nell'andare a giocare fuori casa ed essere più efficaci per portare a casa il risultato", ha ammesso con lucidità.
Serie B: un campionato imprevedibile
Il difensore ha delineato le caratteristiche del torneo cadetto, sottolineando l'equilibrio che lo contraddistingue. "Ci saranno delle squadre che faranno un campionato di vertice perché hanno fatto degli investimenti di altissima categoria. Dopo di che in Serie B, l'ultima può vincere contro la prima. Ogni settimana ci troveremo di fronte a risultati sempre aperti e questo ci deve dare la forza per andare avanti dopo ogni partita", ha analizzato Tiritiello.
Il derby con la Sampdoria: una sfida speciale
L'appuntamento più atteso nel calendario dell'Entella si profila all'orizzonte: venerdì prossimo il Sannazzari ospiterà la Sampdoria. Un match che riveste particolare significato per l'ambiente ligure, ma che Tiritiello intende affrontare con la giusta mentalità. "Sarà una partita molto sentita in questo ambiente. Detto ciò, la forza di noi giocatori deve essere quella di affrontarla come un'altra partita che affrontiamo in casa: ovvero per portare a casa più punti possibili in ottica campionato", ha concluso il difensore, dimostrando equilibrio e maturità professionale.
Andrea Tiritiello, tempestivo negli interventi, intelligente nella costruzione dal basso, rapace in area avversaria, continua a essere il perno della retroguardia dell'Entella, incarnando quei valori di dedizione e passione che lo accompagnano dai tempi delle piazzette dell'Isola d'Elba fino ai palcoscenici della Serie B.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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