Mohamed Jalloh guarda verso il mare e ripensa ai suoi quindici anni, al villaggio, ai genitori, al fratello. Tutto quanto spazzato via dalla guerra civile che, dal 1991 al 2002, ha sventrato la Sierra Leone.
Il suo villaggio fu attaccato dai ribelli e lui saltò su una mina, rimanendo solo. Il padre e la madre sono morti dopo essere fuggiti e così pure il fratello. Strisciò fino alla città più vicina per chiedere aiuto, dieci chilometri in quelle condizioni prima che il dolore diventasse insopportabile. Dopo tre giorni riuscì a trovare un riparo, poi il ricovero in ospedale e le operazioni per salvargli la vita.
Nel 2003 a Freetown, la capitale del Paese, è stata fondata una squadra di calcio per amputati, il Salone Flying Stars Amputee Football Club, per aiutare chi era rimasto segnato per sempre e solo.
L’idea iniziale era quella di creare una comunità e un posto sicuro dopo la guerra. Per Jalloh è stato molto di più: “Il calcio per noi è fondamentale, forse è difficile da comprendere, ma ci ha dato e ci dà speranza, ci fa sentire parte della società e conoscere nuovi amici. Ogni volta che giochiamo tutti insieme dimentichiamo i nostri problemi e per un attimo anche ciò che abbiamo passato”.
L’orrore di ieri…
Dopo diciassette anni Mohamed Jalloh è diventato il coordinatore del Salone Flying Stars e ha visto passare di tutto da quei campi, soprattutto ragazzi e ragazze (perché non c’è differenza di genere) determinati a dimostrarsi degni di appartenere al club. Alcuni erano stati soldati, la maggior parte erano bambini quando la guerra civile ha devastato la Sierra Leone.
Bai Tarawally oggi è uno degli allenatori e aveva quattro anni quando i ribelli entrarono nel villaggio uccidendo suo padre. Poi si sono barbaramente divertiti ad amputare chi era rimasto, braccia, gambe, mani, dita, orecchie. Quando è accaduto a Bai stava insieme ai suoi due fratelli e alle due sorelle.
La situazione è complessa e una squadra di calcio non risolve i problemi endemici della Sierra Leone, ma rappresenta un rifugio temporaneo, anche se in Africa il tempo scorre in modo diverso. In un Paese dove il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il 70% dei giovani con disabilità è disoccupato le prospettive sono scarse, per non dire nulle.
Il Salone Flying Stars, però, vuole cambiare le cose: “Ci battiamo per ottenere migliori condizioni di vita per tutti gli amputati – afferma Mohamed Jalloh -. Vogliamo allontanare da noi le frustrazioni e lottare per essere riconosciuti, per fare parte integrante della società e della comunità”. Perché spesso, in Paesi come la Sierra Leone, la disabilità rischia di trasformare le persone in esseri invisibili.
Le difficoltà
Il Salone Flying Stars è affiliato allo SLFA, l’organismo governativo che si occupa del calcio. La cosa clamorosa è che la Fifa è intervenuta per fare rispettare la regola per cui i governi non si devono intromettere nelle questioni calcistiche, vietando di fatto l’aiuto alla squadra di calcio degli amputati e dimostrando la classica miopia elefantiaca di chi è abituato più a fare business col calcio che a fare comunità e realizzare progetti per trasformalo in uno sport di base a tutti gli effetti.
Il problema principale per il club è lo scarso sostegno finanziario per coprire i costi di gestione e contemporaneamente la capacità di catalizzare nuovi giocatori. Per questo Mohamed Jalloh si rivolge più spesso alle Ong, ai progetti umanitari e alla loro beneficienza.
In Sierra Leone ci sono anche l’Amputee Sports Club Single Leg e le Flying Eagles, ma è difficile organizzare dei tornei, soprattutto avere i soldi per pagare cibo, trasporti e una piccola indennità a ogni calciatore o calciatrice.
La solidarietà
Per fare questo, nel 2015, i registi Ngardy Conteh e Allan Tong hanno realizzato un documentario sulla squadra portandolo anche al Toronto Black Film Festival per raccogliere fondi da destinare alla squadra, un documentario che è stato mandato in onda da Al Jazeera facendola conoscere in tutto il mondo.
Nel frattempo l’ambasciata irlandese in Sierra Leone ha donato delle macchine da cucire e ciò ha permesso di creare corsi di formazione per sarti e sarte. Questa come quella scolastica è fondamentale per pensare a un futuro diverso e migliore per questi ragazzi, che ovviamente non può passare esclusivamente dal calcio, dato che quello per amputati anche in Occidente fatica a farsi vedere e sentire.
Istruzione, lavoro, medicine e materiale, sportivo e non (dalle stampelle alle protesi per mani, piedi e gambe), i coordinatori, gli allenatori, i ragazzi e le ragazze del Salone Flying Stars hanno bisogno di molte cose, alcune contingenti, altre, invece, in prospettiva.
Poi c’è il calcio che, in tutto questo, potrebbe apparire puro esercizio di stile, invece aiuta a fare nuove amicizie, a non restare soli, ad alleviare stress post traumatici e traumi fisici, grazie soprattutto all’allenamento, rendendo più forti le parti integre del proprio corpo.
Mohamed Jalloh a volte si abbatte e la frustrazione ha la meglio, perché è difficile farsi ascoltare quando per tutto il resto del mondo si è invisibili. Ma resta determinato a vedere i progressi del club, sportivi e formativi: “Ringrazio Dio per avermi salvato dalla morte. Ma le mie, le nostre, condizioni di vita non sono facili e forse non lo saranno mai. Quindi prego perché attraverso il Salone Flying Stars tutto questo possa migliorare”.
E se il calcio non è proprio la luce in fondo al tunnel, il pallone può rappresentare una candela per non perdersi nel buio della disperazione.
Autore: Francesco Vigliotti
Altre notizie - Attualità
Altre notizie
- 00:30 L'Anzio punta sui giovani: Tony Cacciotti guiderà gli Juniores Nazionali
- 00:15 Real Normanna si rafforza: l'imprenditore Cacace entra nella dirigenza
- 00:00 Crotone: le date e il programma del precampionato degli squali
- 23:45 Montescaglioso, dopo un traguardo storico è tempo di riflessioni sul futuro
- 23:30 Pianese: ecco lo staff a disposizione di Birindelli
- 23:15 Bra: a fine luglio test amichevole col Palermo
- 23:00 Sambenedettese: ecco il calendario della pre season
- 22:45 Trento, il pres. Giacca: «Vi renderemo sempre più orgogliosi»
- 22:30 Salsomaggiore, doppia riconferma per la nuova stagione
- 22:25 Frattese, D'Errico rilancia la sfida: "Qui per fare risplendere la Stella"
- 22:20 Legnano chiude la porta a doppia mandata: c'è l'arrivo di Elia Priori
- 22:15 Lecco, il pres. Aliberti: «Abbiamo la voglia di far un campionato di vertice»
- 22:10 Progresso, nuovo tassello in difesa: arriva Lorenzo Giovane
- 22:05 ufficialeRovato Vertovese arriva Scidone dal Ciliverghe
- 22:00 Il Tavernelle rafforza la squadra: nuovi arrivi e conferme per l'Eccellenza
- 21:55 Il Progresso piazza la zampata di mercato: arriva l'attaccante Bortolotti
- 21:50 Colpaccio Ebolitana: arriva un attaccante di razza dalla serie D
- 21:45 La Vigor Lamezia definisce il nuovo CdA: solidità dirigenziale per il futuro in Serie D
- 21:40 ufficialeIl Progresso aggiunge Stellacci alla propria rosa
- 21:35 ufficialeTrapani, arriva Francesco Grandolfo in attacco
- 21:30 Mazzola, colpo di mercato: arriva un esterno d'attacco classe 2002
- 21:25 Il Legnano si assicura il centrocampista classe 2005 Sartor
- 21:20 Abbà Ronchi lascia il Pavia per una nuova avventura al Casteggio
- 21:15 Sambiase: in arrivo un doppio rinforzo dall'Eccellenza
- 21:00 Arcellasco Città di Erba: ingaggiato il difensore Galbusera
- 20:45 Un nuovo stadio per l'Audace Cerignola? La situazione
- 20:40 Altobello conferma la fascia: il capitano resta alla Scafatese
- 20:35 Siracusa, Ricci detta la linea: «In cinque anni in Serie B»
- 20:30 Anche un ex Ascoli si avvicina all'accordo con il Monopoli
- 20:25 Colpo Tropical Coriano, preso il talento Omakoro dal Cesena
- 20:20 ufficialeNissa, l'allenatore arriva dalla serie C
- 20:15 Livorno: si avvicina la conferma di un altro protagonista della promozione
- 20:10 ufficialeLecco, biennale per un attaccante marocchino
- 20:05 ufficialePaganese, firma anche un 29enne mancino spagnolo
- 20:00 Giulianova: per il centrocampo accordo totale con Corrado
- 19:55 ufficialePoker di conferme in casa Guidonia Montecelio
- 19:50 ufficialeMonopoli, biennale per un 2005 con 50 gare in D
- 19:45 Si raffredda la pista Teramo-Arlotti: ecco perché
- 19:40 ufficialeNuovo attaccante ingaggiato dal Mantova
- 19:35 Casarano scatenato: si avvicina un altro colpo di mercato
- 19:30 Il Vicenza è molto vicino ad un 18enne protagonista quest'anno in Eccellenza
- 19:25 ufficialeIl Carpi saluta uno dei protagonisti del club
- 19:15 Sarnese: si pensa anche a Pizzella per la rosa 25-26
- 19:05 Ancona, arriva l'inchiesta della Procura Federale. La società conferma
- 19:00 Giacomo Lanzoni: un gradito ritorno al Faenza Calcio
- 18:45 Monopoli: piace un esterno della Giana Erminio
- 18:40 Desenzano: fatta per un trequartista già allenato da Gaburro
- 18:35 ufficialePaganese, arriva un portiere dal Vicenza
- 18:30 Modica, Radenza lascia la presidenza: «Gugliotta nuovo patron rossoblù»
- 18:25 Non solo Marra: l'Igea Virtus valuta anche un altro allenatore