Per molti anni i club di calcio hanno finanziato i progetti sportivi, così come le campagne acquisti attraverso l’impiego di capitali “privati”, spesso prestati in garanzia a banche finanziatrici, e grazie agli introiti derivanti dal mercato delle televisioni (soprattutto in Serie A), convivendo, quindi, con un limitato potere di spesa, e muovendosi all’interno di un ristretto perimetro finanziario.
In questo scenario, la progettazione e la gestione di stadi e infrastrutture sportive, rappresentano, oggi più che mai, un elemento imprescindibile di sviluppo dell’industria calcistica nazionale, nonché un investimento fondamentale per una realtà ambiziosa, che punti alla crescita ed all’autosufficienza economica.
Non è un tema che riguarda esclusivamente le squadre delle principali serie professionistiche, bensì l’intero panorama del sistema calcio tricolore.
IL “MODELLO” JUVENTUS STADIUM
In Italia la Juventus è stata la prima società a dotarsene nel 2011, grazie ad un investimento di circa 155 milioni di euro, che ha consentito la realizzazione non solo dell’impianto, ma anche di un’area commerciale comprensiva di 8 ristoranti, 20 bar, 3 negozi ufficiali, parcheggio auto per 4mila veicoli ed un museo dedicato alla storia della società piemontese.
Complessivamente, limitandosi a considerare il solo apporto economico che lo stadio bianconero ha immediatamente generato, si può notare che, mentre nel 2010/11 (ultima stagione giocata dai bianconeri all’Olimpico di Torino) i ricavi da gara ammontavano a circa 10 milioni, nelle ultime stagioni hanno superato i 66 milioni di euro, per un incremento superiore al 600%.
Dall’inaugurazione dello Stadium (oggi “firmato” dal colosso Allianz), fino all’1 gennaio 2019, ha generato, per i neo campioni d’Italia, circa il 13% dei ricavi complessivi (plusvalenze comprese), ed oggi rappresenta una delle principali voci del bilancio societario insieme ai diritti audiovisivi.
SCENARI FUTURI OBBLIGATI
L’Allianz stadium è un modello da seguire, chiaramente in scala (e in base alle dimensioni economiche delle proprietà dei club della Serie D), nei rispettivi territori. Tutte le società di calcio tricolori devono tendere a seguire q
uesti esempi virtuosi. Nel nostro Paese, i ricavi provenienti dallo stadio sono sempre più esigui.
Solo il 15% del fatturato del club proviene dalle attività connesse direttamente all’uso dello stadio, mentre in Inghilterra e Spagna la percentuale sale rispettivamente al 25% e al 32%. A penalizzare i club italiani è, quindi, il forte divario in termini di incassi derivanti dalle gare, ed il conseguente minore impatto delle sponsorizzazioni e dei ricavi commerciali.
È TEMPO DI OSARE PER CRESCERE
Ma uno stadio di proprietà, in attesa di superare l’emergenza sanitaria e di tornare alla normalità (con il pubblico sugli spalti) non significa soltanto maggiori introiti derivanti dalla vendita dei biglietti per assistere alle partite di calcio. Sono davvero notevoli i vantaggi che uno “stadio di proprietà” può apportare alle finanze del club.
Dalla possibilità di sviluppare forme di ricavi alternative derivanti dall’offerta di servizi ulteriori all
’interno dell’impianto, quali catering, merchandising, eventi, tour dello stadio, attività di sponsorship, all’organizzazione di iniziative complementari finalizzate alla valorizzazione degli spazi presenti nell’impianto (conference hall, ristorazione, parcheggi, ecc.), fino ad arrivare all’uso dello stadio per svolgere anche eventi extra sportivi (ad esempio concerti, manifestazioni, raduni e fiere). Tutte iniziative, queste, in grado di generare ulteriori e continuativi flussi finanziari per il club, con evidente impatto positivo sulle voci del conto economico della società.
E ancora, la trasformazione del portafoglio ticketing di un club, ha visto una crescente attenzione sull’offerta hospitality. Gli impianti sportivi ristrutturati o riammodernati, e ancor più quelli di recente costruzione, sono dotati di aree corporate, vip box, ristoranti e lounge bar.
Gli introiti derivanti da questa categoria, facente parte del ramo matchday, sono aumentati notevolmente, negli ultimi anni, e costituiscono una parte di rilievo del ticketing revenue.
Iniziative per tutti
Oltre ai classici tour guidati e molti altri eventi dedicati ai tifosi di tutte le età, la Juventus ha pensato soprattutto alle famiglie. Lo Juventus Museum allestito all’interno dell’Allianz Arena organizza infatti attività educative e creative pensate per avvicinare i più giovani al mondo del calcio e dello sport attraverso un approccio storico, formativo e ludico.
Autore: Davide Guardabascio
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