Un percorso netto, fatto di tre vittorie su tre partite che vale il pass per la fase finale: la Nazionale femminile Under 19 ha chiuso così come aveva iniziato il suo percorso di qualificazione, con un successo, e adesso volerà in Repubblica Ceca, dove dal 27 giugno disputerà l’ultimo turno degli Europei di categoria. Nell’affascinante cornice dello stadio ‘Euganeo’ di Padova, le Azzurrine hanno battuto per 3-1 le pari età della Svizzera, vincendo il proprio girone del Round 2 a punteggio pieno: adesso sono ufficialmente tra le otto squadre più forti d’Europa e non rimane che sognare.
“Stiamo trasmettendo la giusta mentalità e dobbiamo abituarci ai grandi palcoscenici: siamo un grande gruppo e vogliamo costruire qualcosa di importante” ha sottolineato a fine gara il tecnico delle Azzurrine, Enrico Sbardella, prima di venire sommerso dall’abbraccio delle sue ragazze, che lo hanno travolto di entusiasmo nella consueta intervista di fine partita.
È il successo del gruppo quello che l’Italia ha costruito in terra veneta; prima a ottobre, nel Round 1, imponendosi in un girone che comprendeva anche una corazzata del calcio femminile europeo come la Norvegia, e poi ad aprile, nel Round 2, relegando a ruolo di semplici comparse le altre avversarie del raggruppamento. Nell’ultima partita del Gruppo 5, con due risultati su tre a disposizione per centrare la qualificazione alla fase finale, le ragazze di Sbardella non hanno fatto calcoli, proprio come veniva ripetuto nei giorni scorsi da tutto l’ambiente azzurro: giunte sul triplo vantaggio a fine primo tempo, le Azzurrine hanno amministrato la restante parte di gara contro la Svizzera, chiudendo comunque in attacco prima di dedicarsi ai meritati festeggiamenti.
La partita. Rispetto ai precedenti incontri, Sbardella allarga Passeri sull’out di destra della sua difesa e dà spazio tra i pali, per la prima volta in questo Round 2, a Beretta; a centrocampo il tecnico azzurro si affida ancora una volta al trio formato da Pavan, Giai e Ferrara, mentre davanti il tridente è tutto di marca juventina, con Arcangeli e Pfattner a sostegno di Beccari. Dopo un buon inizio aggressivo, la Svizzera si perde sotto i colpi di un’Italia compatta, capace di sfruttare al meglio ogni disattenzione elvetica. Nonostante possa bastare anche il pareggio, le Azzurrine premono sull’acceleratore e trovano il vantaggio dopo appena dieci minuti con Pfattner, con la giocatrice altoatesina che replica la rete realizzata sabato scorso contro l’Ungheria. Passano quattro giri di lancette e l’Italia mette in cassaforte il passaggio del turno: Arcangeli sfrutta un’indecisione della retroguardia svizzera e a porta sguarnita sigla il raddoppio. Sulle ali dell’entusiasmo e sulla solita asse Arcangeli-Pfattner, le Azzurrine concretizzano anche il triplo vantaggio (25’), con la stessa Pfattner brava a sfruttare un assist pennellato dalla numero 10.
Dall’alto del 3-0 l’Italia si concede anche il lusso di poter amministrare alcune fasi di gioco. Le Azzurrine cercano di sfruttare la meglio le proprie ripartenze, mentre l’agonismo della Svizzera produce più di un grattacapo alla retroguardia di Sbardella. All’11’ è il palo interno a salvare Beretta sulla bella conclusione di Li Puma, mentre solo qualche istante più tardi è l’estremo difensore azzurro a salvare le sue compagne uscendo al meglio su Potier. Sono inequivocabili segnali che portano diretti fino alla rete di Vallotto, che al 16’ riapre la contesa: la numero 18 è brava a girarsi in area al termine di una bella azione corale e a gonfiare la porta avversaria. Come nella sfida contro l’Ungheria, Sbardella ricompone le interpreti del proprio scacchiere con alcune sostituzioni, che portano all’inserimento di Corelli al centro del reparto offensivo e con Severini avanzata sulla linea di centrocampo, mentre la retroguardia adesso viene presidiata da Massimino. I cambi danno maggiore sostanza e fluidità alla manovra azzurra, ma è ancora Beretta (30’) a sporcare i propri guantoni sulla conclusione di Muhlemann, che per poco non sfrutta un errore della difesa. Le occasioni comunque fioccano maggiormente dalle parti di Rutishauser, anche se l’imprecisione – e la sfortuna, con due traverse colpite - delle Azzurrine mantiene la situazione in equilibrio. Si arriva così al triplice fischio finale, con l’Italia che prima chiude in attacco, sul campo, e poi conclude la sua giornata all’Euganeo festeggiando sul terreno di gioco la qualificazione alla fase finale: le Azzurrine sono tra le prime otto d’Europa e non rimane che vedere, tra fine giugno e inizio luglio, dove potrà arrivare questo gruppo.
Italia-Svizzera 3-1
ITALIA: Beretta; Passeri, Severini, Robustellini, Pellinghelli (10’st Bertucci); Giai (23’st Mariani), Ferrara, Pavan (23’st Massimino); Pfattner, Beccari (10’st Corelli), Arcangeli (39’st Berti).
A disp.: Merolla, Gilardi, Battistini, Mounecif. All.: Sbardella
SVIZZERA: Rutishauser; Blochinger, Schlup, Tramezzani, Schefer; Muhlemann (31’st Kenel); Csillag (1’st Vallotto), Regazzoni (39’st Ueltschi), Potier, Li Puma (31’st Schmid); Heeb (1’st Sury). A disp.: Benz. All.ce: Di Fonzo
ARBITRO: Diakow (POL). Assistenti: Kwitowska (POL) e Overtoom (NED). IV Ufficiale: Shukrula (NED)
RETI: 10’pt e 25’pt Pfattner, 14’pt Arcangeli, 16’st Vallotto
NOTE – ammonita Schefer, Muhlemann
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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