La Prima Categoria della Vis Casilina sta preparando la stagione del ritorno della borgata di Finocchio a certi livelli calcistici. In due stagioni, il presidente Enrico Gagliarducci ha riportato la prima squadra in alto e nell’ambiente del club capitolino c’è voglia di continuare a fare bene.
Ne è convinto il neo tecnico Roberto Papotto che è al suo terzo anno nella Vis Casilina dopo le esperienze con Under 16 e Under 18 regionale: “Torno a guidare una prima squadra dopo oltre dieci anni e sono molto contento, ringrazio la società per questa opportunità – dice l’allenatore – Lo avevo fatto a Poggio Nativo, subentrando in corsa dopo quattro partite e vincendo il campionato. Poi avevo fatto un’altra esperienza con la Cisco Roma arrivando pure in semifinale di Coppa Lazio. Non mi aspettavo che la società mi affidasse la prima squadra: col direttore Tonino Rovere stavamo già lavorando alla costruzione dell’Under 17 regionale, ma quando è balenata questa ipotesi ho accettato con grandissimo entusiasmo. Guidare una squadra maggiore è totalmente diverso da una giovanile, ma è altrettanto stimolante”.
La Vis Casilina è pronta a dare battaglia: “Mi dicono che il girone sia molto complicato, ci sono almeno sei o sette squadre attrezzate per vincere, inoltre ci sono diversi “paesi” e dunque ci attendono partite toste. Noi speriamo di fare una bella figura: partiamo con l’obiettivo della salvezza, ma puntiamo a qualcosa di più perché non bisogna accontentarsi. Grazie al lavoro fatto in passato da mister Stefano Pasquini ho trovato una squadra pronta, composta da diversi ragazzi esperti e di buona qualità ai quali abbiamo aggiunto degli innesti di livello. Inoltre sono stati integrati nel gruppo due ragazzi provenienti dall’Under 18 regionale, ovvero Cordioli e Patruno che dimostreranno di essere all’altezza della situazione sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. E sono convinto che altri ragazzi del nostro settore giovanile in futuro possono fare lo stesso percorso, d’altronde la filosofia della Vis Casilina è questa”.
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