Un provvedimento senza precedenti scuote il panorama calcistico e societario della Juve Stabia. La Procura della Repubblica di Napoli ha infatti disposto l'applicazione di un'importante misura di prevenzione nei confronti della società, formalizzando l'amministrazione giudiziaria del club.

Il provvedimento, denominato "decreto applicativo", si fonda sulle disposizioni contenute nell’articolo 34 del Codice Antimafia, ora integralmente confluito nel Decreto Legislativo 159/2011. Questo specifico articolo disciplina l'istituto dell'amministrazione giudiziaria, una misura cautelare destinata a beni o, come in questo caso, ad attività economiche e aziende.

La misura è stata adottata sulla base del forte sospetto di tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Il Codice Antimafia prevede, infatti, che tale strumento venga impiegato quando l'attività economica in questione risulti, direttamente o indirettamente, compromessa o agevolata dall'influenza di associazioni criminali, e sussistano elementi sufficienti a giustificarne l'applicazione. L'obiettivo primario è quello di "bonificare" la gestione aziendale.

La rilevanza del caso è testimoniata dalla presenza, questa stessa mattina presso la Procura della Repubblica di Napoli, di figure di spicco delle istituzioni. Il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, insieme al Procuratore Nazionale Antimafia e al Questore di Napoli, ha tenuto un incontro per illustrare la decisione e spiegare le motivazioni che hanno portato a tale drastico provvedimento a carico della Juve Stabia. L'intervento congiunto delle massime autorità investigative e inquirenti della lotta alla criminalità sottolinea la serietà e la complessità degli indizi raccolti in merito al condizionamento della società calcistica.

Sezione: Serie B / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 14:50
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print