Antonio Obbedio, direttore sportivo dell'AlbinoLeffe, ha tracciato un quadro della situazione del club e del calcio di Serie C, offrendo spunti di riflessione sulla sostenibilità e le ambizioni. Dalla gratificante stagione passata alle sfide del mercato, fino a proposte concrete per un sistema più solido, il dirigente ha offerto una visione a 360 gradi, senza tralasciare un pensiero affettuoso per la sua amata Lucchese.
Intervenuto a 'A tutta C', trasmissione di TMW Radio, Antonio Obbedio ha esordito con un bilancio più che positivo della stagione appena trascorsa. Un quarto posto nel girone A, ottenuto con la rosa più giovane del raggruppamento, è un risultato di cui andare fieri: «Arrivare al quarto posto con la rosa più giovane del girone per media età è stato molto gratificante». Questo successo, tuttavia, ha innescato una serie di cambiamenti, dettati sia dalle scelte della società sia dalle aspirazioni professionali dei giocatori, che hanno portato a un profondo rinnovamento del gruppo.
Costruire il futuro: innesti mirati e occhi aperti sul mercato
Il direttore sportivo ha illustrato le mosse in corso per la costruzione della nuova squadra: «Abbiamo inserito tre centrocampisti, un difensore centrale mancino come Sottini e, in attacco, Svidercoschi». Nonostante gli importanti innesti, Obbedio ammette che il lavoro non è ancora completo: «Manca ancora qualcosa: stiamo cercando un portiere del 2004 o 2005 e un quinto a destra di spessore, perché in quel ruolo siamo scoperti». Particolare attenzione è rivolta anche al reparto offensivo, dove «valuteremo poi cosa fare in attacco, considerando cosa potrebbe succedere con il nostro gioiellino Zoma». L'AlbinoLeffe, fedele alla sua tradizione, continua a puntare su un mix di esperienza e giovani promesse.
Serie C Girone A: una battaglia sempre più equilibrata
La conversazione si è poi spostata sulla prossima stagione, e in particolare sulla competitività del girone A. Obbedio condivide la percezione di un campionato più combattuto rispetto al passato, dove il dualismo Vicenza-Padova ha dominato la scena. Quest'anno, la platea delle contendenti si allarga: «Sì, ogni anno il girone si evolve. L’anno scorso alcune squadre, come la Triestina, sono mancate clamorosamente. Quest’anno, sulla carta, il roster delle squadre con ambizioni è più ampio: oltre a Vicenza, ci saranno Cittadella, l’Union Brescia, il Lecco e il Renate, che ha mantenuto quasi tutta l’ossatura dell’anno scorso ed è arrivato quinto». A queste si aggiungeranno le "solite conferme e qualche sorpresa", come il Trento. L'esito finale? «Sicuramente ci sarà più equilibrio, e raggiungere la consapevolezza in fondo alla classifica sarà più difficile», pronostica il dirigente.
Il caso Triestina e la necessità di nuove regole
Il direttore sportivo non ha potuto esimersi dal commentare la delicata situazione della Triestina, a rischio esclusione dal campionato: «In base alle notizie attuali, la situazione non è positiva. La Triestina non ha iniziato la stagione, e il regolamento prevede l’esclusione matematica se non ottemperano ai pagamenti entro il 1° agosto». Tuttavia, Obbedio lascia uno spiraglio aperto, conscio che nel calcio, specialmente con proprietà straniere, tutto è possibile fino all'ultimo.
Questa vicenda ha spinto Obbedio a riflettere su misure preventive per evitare simili situazioni. Le sue proposte sono chiare e dirette: «Ci sono solo due soluzioni, secondo me. La prima è una fideiussione di copertura basata su quanto spendi: se investi 3 milioni di euro, devi garantire una fideiussione di 3 milioni. Questo non succede per nessuna squadra, ma risolverebbe il problema». La seconda soluzione, ancora più incisiva, riguarda la regolarità dei pagamenti: «La seconda soluzione è l’obbligo di pagamenti mensili. Il calcio è l’unico mondo lavorativo dove non sempre si paga regolarmente. In Serie C, con stipendi importanti, dovrebbe esserci l’obbligo di pagare ogni mese. Se non lo fai, al secondo mancato pagamento vieni escluso. Questo accorcerebbe i tempi della giustizia. Per me, sono le uniche due soluzioni: fideiussione totale e obbligo di pagamento mensile».
L'AlbinoLeffe modello di virtù e obiettivi stagionali
Fortunatamente, l'AlbinoLeffe si distingue per la sua gestione esemplare, lontana da queste problematiche. Obbedio ha elogiato il presidente Andreoletti, definendolo un modello virtuoso per l'intera Serie C. Nonostante l'impegno costante per la sostenibilità, gli obiettivi sportivi non mancano: «Il nostro obiettivo principale è raggiungere velocemente la quota salvezza, per preservare ciò che il presidente ha costruito, incluso il meraviglioso centro sportivo. Non è mai scontato per una realtà come la nostra, considerando i monti ingaggi delle altre squadre». Una volta garantita la permanenza in categoria, l'asticella si alzerà, come già avvenuto nella scorsa stagione. «Abbiamo cambiato molto, con sette over che sono andati via, quindi ci potrebbero essere sorprese, speriamo positive. Ma l’obiettivo resta la salvezza».
Un cuore a Lucca: la speranza per la rinascita
Infine, un pensiero speciale è andato alla Lucchese, che si appresta a ripartire dall'Eccellenza, l'ennesima rinascita per una piazza storica: «Lo spero, sinceramente. Lucca è uno dei miei luoghi del cuore. Ho avuto il privilegio di indossare quella maglia da giocatore e di essere direttore sportivo. I tifosi e la città non meritano questa situazione calcisticamente deprimente». Obbedio ha riconosciuto che il fenomeno dei fallimenti e delle ripartenze dalle categorie inferiori riguarda ormai anche piazze blasonate. «La speranza è che ci siano imprenditori seri che accompagnino la risalita senza fare il passo più lungo della gamba, strutturandosi e consolidandosi». Conclude con una nota di realismo, ma anche di speranza: «Spero che questa ripartenza sia la base per riportare Lucca nelle categorie che le competono».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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