Grosseto, Bellini dimesso dopo l'intervento: il verdetto sui mesi di assenza

La stagione di Filippo Bellini potrebbe essere già conclusa. Il calciatore del Grosseto è stato sottoposto nella giornata odierna a un delicato intervento chirurgico al ginocchio sinistro, necessario per riparare una lesione completa del legamento crociato anteriore e del corno posteriore del menisco esterno.

L'operazione si è svolta presso la Clinica Porta Sole di Perugia, dove il dottor Giuseppe De Angelis, consulente chirurgo ortopedico della società toscana, ha eseguito la riduzione delle lesioni. Secondo quanto comunicato dal club biancorosso, l'intervento è andato a buon fine e non si sono registrate complicazioni.

Per Bellini inizia ora la fase più complessa: quella del recupero. Il centrocampista dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione che lo terrà lontano dai campi di gioco per un periodo stimato di circa cinque mesi. Una prognosi che, salvo complicazioni o imprevisti durante le fasi di recupero, potrebbe consentirgli di tornare a disposizione dello staff tecnico solo verso la fine della stagione in corso.

Il programma riabilitativo sarà monitorato costantemente dallo staff medico e tecnico dell'US Grosseto 1912, che seguirà passo dopo passo l'evoluzione del recupero del giocatore. I tempi previsti potrebbero comunque subire variazioni in base alle risposte fisiche del calciatore durante il percorso terapeutico.

La società maremmana ha voluto esprimere pubblicamente la propria vicinanza al giocatore in questo momento difficile. "La società, lo staff tecnico, i compagni di squadra e tutta la famiglia di US Grosseto 1912 si stringono attorno a Filippo, augurandogli una pronta e completa guarigione e un rapido ritorno in campo", si legge nella nota ufficiale diramata dal club.

L'infortunio rappresenta un duro colpo per le ambizioni del Grosseto e per lo stesso Bellini, che dovrà affrontare mesi di lavoro intenso per recuperare la piena condizione fisica e tornare a calcare i terreni di gioco. La lesione del crociato anteriore, abbinata al danno meniscale, rientra tra gli infortuni più gravi per un calciatore professionista, richiedendo non solo competenza chirurgica ma anche dedizione e pazienza nella fase post-operatoria.

Ora per il centrocampista inizia una nuova battaglia, quella contro il tempo e contro le difficoltà della riabilitazione, con l'obiettivo di tornare più forte di prima e riprendere il proprio posto nella rosa biancorossa.