L'Alcione Milano, una delle conferme più piacevoli del calcio italiano, ha messo a segno sette punti nelle prime quattro giornate del campionato di Serie C, consolidando la sua posizione nel Girone A. Un bilancio più che positivo, come ha raccontato in una lunga intervista il presidente del club, Giulio Gallazzi, che ha toccato vari temi, dalla crescita della squadra agli obiettivi a lungo termine.

Crescita e Coesione: Le Chiavi del Successo. Gallazzi ha espresso grande soddisfazione per l'inizio di stagione, sottolineando come la squadra abbia superato i risultati dello scorso anno, pur avendo rivoluzionato la rosa.

"L’avvio è stato senz’altro positivo, abbiamo raccolto tre punti in più rispetto all’anno scorso dopo lo stesso numero di giornate", ha dichiarato il presidente. Il vero successo, tuttavia, risiede nell'affiatamento del gruppo. "Vedo che l'amalgama della squadra, l'apprendimento e l'esecuzione del metodo Cusatis sono già in progressivo miglioramento", ha spiegato, enfatizzando la capacità dei giocatori di adattarsi rapidamente al sistema di gioco. "La faccio semplice: la squadra fa gioco", ha ribadito, aggiungendo che l'Alcione crea molte occasioni e che, a suo avviso, il bottino di punti avrebbe potuto essere ancora più cospicuo. "Forse abbiamo anche raccolto meno di quanto prodotto, ma siamo certamente sulla strada giusta".

L'obiettivo dei Playoff e la Visione per la Lega Pro. Se la salvezza agevole era l'obiettivo della passata stagione, quest'anno l'asticella si alza. "Vogliamo centrare i playoff. Poi quello che succede ai playoff passa in secondo piano: intanto vorremmo fare un bel campionato", ha affermato Gallazzi, mostrando ambizione ma anche consapevolezza. Il suo sguardo va oltre le dinamiche del singolo club, con una forte candidatura al Consiglio Federale.

La sua proposta si fonda sulla necessità di superare i particolarismi locali: "Penso che la Serie C debba essere unita e rappresentare la forza che ha: 60 squadre sono 60 società che investono e rappresentano tutto il territorio italiano, insieme. Non dobbiamo ragionare di Girone A o B o C, ma di come migliorare il nostro prodotto per tutte le squadre". Per raggiungere questo scopo, il presidente propone misure a livello di sistema, come l'intervento sui costi e la pianificazione finanziaria, oltre a un controllo di gestione più rigoroso, per evitare gestioni effimere e dare stabilità a lungo termine ai club. "Bisogna evitare che un anno si parta a mille e l’anno dopo magari si chiuda in forte passivo: penso che le squadre debbano avere sempre una visione a lungo raggio, capire come strutturarsi con un percorso sostenibile".

Le Sfide di un Campionato Unico. Gallazzi ha espresso la sua opinione sulle difficoltà endemiche della Serie C, spesso considerate peculiarità della categoria, ma che in realtà affliggono l'intero sistema calcistico italiano. "Assolutamente sì", ha risposto a chi gli chiedeva se i problemi della Serie C fossero una conseguenza di mali più grandi. Ha sottolineato come la Serie C debba ripartire "quasi" da zero ogni anno dal punto di vista dei ricavi, a differenza di Serie A e B, dove i proventi sono più certi e consistenti. "La Serie C ha bisogno di una gestione che tenga conto di questa sua natura: pianificazione e controllo diventano fondamentali, perché il grado di rischio operativo è altrimenti molto elevato". A proposito della riduzione del numero di squadre, ha affermato che la priorità non dovrebbe essere quella, ma piuttosto un livellamento qualitativo, unito a soluzioni mirate che possano sostenere tutte e sessanta le realtà.

Il Derby di Milano e l'Amicizia con Marotta. L'Alcione, terza squadra di Milano, si prepara a un evento storico: il primo derby in Serie C contro l'Inter U23. Per Gallazzi, è una partita "importante, epocale" che, nonostante l'amicizia con la dirigenza nerazzurra, riveste un significato particolare per il suo club, dato che l'Alcione schiererà la sua prima squadra. Il presidente ha rivelato il legame di stima con l'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta, che risale a un'amicizia personale nata dalla comune passione per il calcio. "Ci conoscevamo da tempo, non essendo io un grande esperto di calcio mi sono permesso di chiedere a Beppe dei consigli", ha detto Gallazzi, che apprezza la capacità del dirigente di offrire suggerimenti preziosi. La presenza dell'Inter U23 ha creato qualche ostacolo nella gestione dei giovani, ma il presidente ha ricordato che l'Alcione ha rapporti solidi con altri club di Serie A e B. "Siamo una delle migliori filiere giovanili d'Italia, non solo a livello sportivo ma come valori nel preparare e sostenere i giovani".

Un Sogno Infranto e un Futuro da Costruire. Il presidente non ha nascosto il dispiacere per il fallimento del progetto Arena Civica: "Tocca un tasto dolente, quasi doloroso", ha commentato, aggiungendo che il sogno di giocare in quel luogo storico non si è mai realizzato. "Credo sia un discorso chiuso, meglio non tornare sui sogni infranti". La società si sta ora concentrando su una soluzione alternativa: la costruzione di un proprio stadio a Settimo Milanese. "Stiamo lavorando con il Comune di Settimo Milanese per poter sviluppare questo progetto di partnership pubblico-privato, che ci consentirà di costruire uno stadio tutto nostro". Il presidente spera di poter disputare le ultime partite del campionato nella nuova struttura, la cui prima fase di costruzione dovrebbe concludersi ad aprile. L'esperienza di Gallazzi rispecchia le difficoltà che il calcio italiano affronta nella costruzione di nuove infrastrutture: "In un Paese dove in generale c'è bisogno di infrastrutture, quelle sportive sono una valle di lacrime". Per il presidente, il problema è diffuso in tutta Italia, e il percorso di Inter e Milan per il nuovo San Siro è un esempio lampante delle complessità burocratiche e amministrative che le società devono affrontare. "Fare sport in Italia a livello professionista richiede tanto denaro. Ma anche tanta pazienza".

Sezione: Serie C / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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