«È inutile che venite allo stadio per insultare: abbiamo bisogno del vostro sostegno». Alessandro Lamberti non usa mezzi termini nel richiamare all’ordine i tifosi della Cavese, intervenendo ai microfoni di Cavese Supporters per fare il punto della situazione dopo un inizio di campionato decisamente al di sotto delle aspettative.
Il presidente ha analizzato le ragioni di un avvio così stentato, difendendo il lavoro di mister Prosperi e della sua squadra, invitando l'ambiente a mantenere la calma e a supportare i giocatori in un momento difficile.
Una partenza in salita: risultati e atmosfera
L'inizio di stagione non è stato quello che tutti speravano, e Lamberti lo ammette senza giri di parole. Dopo cinque giornate, la classifica vede la Cavese in fondo con soli 2 punti. «Non mi attacco agli episodi, ma non ci è andata benissimo», spiega il presidente, sottolineando la mancanza di attenzione ai dettagli e anche un pizzico di sfortuna. A sorprenderlo, però, è l'aria di rassegnazione che si respira intorno alla squadra: «Mi sorprende questa atmosfera, sembra che siamo già spacciati».
Nonostante i risultati, Lamberti elogia il lavoro di mister Prosperi: «Credo che il lavoro che sta facendo sia buono, la squadra sta esprimendo un calcio discreto». Il problema, secondo il presidente, risiede nella fase conclusiva: la squadra crea occasioni, ma pecca in concretezza e cattiveria sotto porta. Un aspetto su cui l'allenatore e i giocatori sono chiamati a lavorare con impegno.
Le scelte di mercato e la mediana rinnovata
Il cambio di allenatore e di gran parte del centrocampo ha sollevato qualche perplessità tra i tifosi. Lamberti ha spiegato le ragioni di queste scelte, chiarendo la situazione dei giocatori non confermati. Sannipoli non rientrava nei piani tecnici e tattici di Prosperi. Pezzella ha trovato un ingaggio fuori dai parametri della Cavese. Il caso più spinoso è stato quello di Vitale, che ha espresso la sua ferma volontà di trasferirsi al Cerignola, nonostante i tentativi della società di trattenerlo. «Ha voluto a tutti i costi andare via», ha ribadito il presidente.
A proposito dei nuovi acquisti, Lamberti ha sottolineato che la società ha puntato su giocatori di prospettiva, con un occhio al futuro. In particolare, ha speso parole importanti per Awua, definito «un giocatore molto importante» la cui trattativa è stata lunga e complessa a causa del grande interesse da parte di altre squadre. L’arrivo di Munari, invece, risponde a specifiche richieste dell’allenatore. L’obiettivo è anche valorizzare i giovani del settore giovanile, una risorsa cruciale per la crescita della società a lungo termine.
Il presidente ha poi evidenziato che la squadra non è mai stata al completo a causa di diversi infortuni, che hanno colpito in particolare il centrocampo, con Peretti e lo stesso Awua ai box. Una situazione che non ha permesso a Prosperi di avere l'organico al completo per lavorare al meglio. Lamberti ha anche difeso alcuni giocatori criticati, come Fornito e Suplja, sottolineando il loro contributo quando sono stati chiamati in causa.
Fiducia e responsabilità
La fiducia di Lamberti nell'attuale progetto è totale, ma non mancano le autocritiche. Il presidente non si nasconde dietro a scuse e ammette che, con soli due punti in cinque partite, non si può essere soddisfatti.
Tuttavia, la sua posizione è chiara: la squadra ha bisogno di tempo per integrarsi e crescere. Le responsabilità non sono solo di un singolo, ma di tutta la società. «Le responsabilità sono sempre del presidente», ha dichiarato, ribadendo la sua piena fiducia nelle scelte fatte, da Prosperi a De Liguori.
«Non ho paura di cambiare, ma dare giudizi dopo cinque partite mi trova in difficoltà, perché non posso dare un giudizio completo, potrei essere superficiale». Lamberti ha richiamato alla calma, invitando a non farsi prendere dalla frenesia. «Dopo i 90 minuti le critiche ci possono stare, ma dobbiamo dare una mano tutti quanti».
Il presidente ha promesso che, se la situazione non dovesse migliorare, la società è pronta a intervenire in modo massiccio nel mercato di gennaio. «Per tantissimi motivi dobbiamo mantenere la categoria», ha affermato, sottolineando che una retrocessione in Serie D sarebbe «un danno incalcolabile» sia a livello economico che affettivo. La Cavese ha dimostrato in passato di essere capace di reagire alle difficoltà e, con il supporto dei suoi tifosi, può rialzarsi anche questa volta.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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