Dopo il pesante rovescio subito in casa contro la Casertana, il tecnico del Crotone, Emilio Longo, si è presentato in sala stampa con un chiaro senso di rammarico, ma anche con la volontà di difendere a spada tratta l'impegno e il carattere dei suoi uomini. La partita è stata segnata da episodi sfavorevoli, incluse diverse sanzioni che hanno compromesso l'esito del match.
Mister Longo ha esordito esprimendo la profonda delusione per come si è sviluppata la giornata, che nelle intenzioni doveva essere ben diversa. "Siamo rammaricati, volevamo vivere una giornata diversa." Nonostante il risultato negativo, l'allenatore ha voluto lodare la tempra dei suoi giocatori. "Sono alla guida di una squadra di uomini veri, qualsiasi aggettivo diverso è essere in difetto."
Il tecnico ha sottolineato lo sforzo agonistico compiuto in condizioni estreme. "Ci abbiamo provato anche in doppia inferiorità numerica." Questa reazione, secondo Longo, è una dimostrazione di carattere che va oltre il risultato. "Ciò è la continuità di una squadra che prova a dare il massimo al di là delle ingiustizie. Vorremmo sempre uscire dagli applausi ma con risultati diversi. Siamo sempre uniti e la squadra deve essere la forza motrice di quest'ambiente."
Il rammarico di Longo si è concentrato principalmente sugli episodi che hanno portato alle espulsioni, sia in campo che dalla panchina, eventi che ritiene abbiano indirizzato la gara. "Gli sforzi massimali non sempre producono ciò che vorremmo, spero che le sanzioni siano leggere."
L'allenatore ha puntato il dito in particolare contro l'uso e l'interpretazione della tecnologia in campo. "Non bisogna ridurre la sconfitta agli errori arbitrali. La partita si spacca per un errore evidente, lo switch in negativo è stato sul retropassaggio," ha detto, riferendosi al momento in cui la gara è cambiata. Poi ha aggiunto, sull'utilizzo del VAR): "Spesso nel fvs gli arbitri non sono nella volontà di ammettere un errore, sul rosso a Sandri c'era un fallo precedente su Berra. Bisogna avere maggiore precisione nel protocollo. Vedo poca disponibilità nel rivedere tutte le azioni. Ormai è andata. Dobbiamo trovare la possibilità di migliorare il protocollo. Stiamo andando oltre. Senza il fvs forse non c'era la seconda espulsione."
Al netto delle decisioni arbitrali, il tecnico ha riconosciuto che le partite si decidono sui particolari e che la squadra ha avuto le proprie chance. "Le partite si vivono di dettagli, abbiamo provato a dare solidità. Abbiamo concesso poco, abbiamo tentato alcune occasioni come quella di Vinicius e Maggio."
Il mister ha preferito concentrarsi sugli aspetti positivi e sugli insegnamenti che un match così caotico lascia in eredità. "Anche questo tipo di partite porta degli insegnamenti. Bisogna capire gli stati d'animo. La struttura ci può portare ad un percorso virtuoso, sono fiducioso." Ha anche lanciato una stoccata, con un pizzico di ironia, sulla quantità di decisioni subite: "La squadra più prolifica che l'anno scorso ha avuto un solo rigore fa pensare. Premesso che non mi piace fare la vittima."
In conclusione, Longo ha invitato a mantenere un approccio realista e orientato alla crescita, evitando illusioni. "Dobbiamo essere orientati a crescere, inutile portare aspettative che possono essere deluse. Stasera abbiamo imparato, e sono sicuro che ciò porterà nella squadra la produzione di un valore assoluto."
Il tecnico ha definito la mentalità giusta come un "plus" fondamentale, richiedendo ai suoi giocatori di essere versatili e pronti a tutto. "Quando parlo di plus, parto dal presupposto che bisogna avere la mentalità giusta. Bisogna essere ingegneri e operai a seconda delle situazioni. L'identità è il plus che bisogna avere. Bisogna dare tutto per la causa." La chiosa finale è un elogio al coraggio della squadra: "Fare una partita con doppia inferiorità numerica sia solo nelle corde di un gruppo straordinario."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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