Enrico Bonzanini, direttore generale del Carpi, ha partecipato in qualità di ospite alla trasmissione 'A Tutta C', diffusa su TMW Radio e iL61, offrendo una prospettiva approfondita sulla situazione attuale del panorama calcistico italiano, con un focus particolare sulla Serie C.
Il dibattito si è aperto con la dolorosa vicenda del Rimini, la cui cancellazione dei punti ha sollevato interrogativi sulla revisione dei meccanismi di classifica. In caso di sanzioni, il Ravenna aggancerebbe l'Arezzo in vetta.
Bonzanini ha espresso scetticismo sulla possibilità di modificare l'attuale sistema: «Francamente ritengo difficile cambiare il sistema attuale: è chiaro che chi ha giocato contro quella squadra possa sentirsi penalizzato nel vedere la graduatoria stravolta, ma è altrettanto complicato concepire un'alternativa quando si verificano eventi di questa natura (che non dovrebbero mai accadere)».
Il DG ha definito quanto accaduto a Rimini come un vero e proprio martirio sportivo: «Da una serata magica, con la conquista della Coppa Italia Serie C davanti a una città in festa (c'ero anch'io con il presidente Marani, fu un trionfo straordinario), a tre mesi dopo questo epilogo. È desolante».
Il suo pensiero è andato immediatamente alle persone coinvolte: «Il mio pensiero va prima di tutto alle persone: calciatori, staff, magazzinieri, fisioterapisti, tutti coloro che hanno operato con professionalità assoluta nonostante l'incertezza. Meriterebbero un lunghissimo applauso, così come la Triestina, che è partita con 23 punti di penalizzazione».
Bonzanini ha poi ribadito che non si tratta di un problema esclusivo della Serie C, bensì dell'intero calcio italiano. Anzi, ha difeso la categoria: «La Serie C non è la “colpevole”, al contrario sta cercando di fare da apripista con la Salary Cup e con criteri di iscrizione più stringenti». Ha lodato il presidente Marani, che «ha compiuto un lavoro eccezionale e ha lanciato avvertimenti chiari già in estate: “Non iscrivetevi se non siete certi di poter completare la stagione”. La Serie C sta dimostrando grande senso di responsabilità, mentre è troppo agevole scaricare su di essa tutte le mancanze».
Passando al Carpi, Bonzanini ha manifestato soddisfazione per i 24 punti in zona playoff, frutto di un «percorso di sviluppo costante, senza voli pindarici»: «Sì, la squadra ci sta regalando soddisfazioni, ma quando parlo di squadra intendo l'intero gruppo di lavoro».
Ha svelato i cambiamenti estivi voluti dal presidente Lazzaretti: «Quest’estate, per volontà del presidente Lazzaretti, abbiamo potenziato lo staff tecnico», citando le conferme di Malaguti e Araldi, e gli innesti di mister Cassani con il vice Godi, l'analista Andres Cola e Vito Barberio per la preparazione atletica e il recupero infortuni.
L'obiettivo primario era duplice: «Innalzare le performance e soprattutto prevenire o ridurre gli infortuni: i primi riscontri sono promettenti». Ha evidenziato anche l'allargamento del gruppo di Primavera che si allena stabilmente con la prima squadra (attualmente tre elementi), un fattore che «dà stimolo competitivo a tutto il settore giovanile, che l’anno scorso ha conquistato il campionato Primavera 4». Il DG ha concluso questo punto con una nota sulla sfida territoriale: «In una zona geografica con concorrenza spietata, creare identità di maglia è una sfida colossale e stiamo riuscendo a vincerla passo dopo passo».
La Trasferta a Pontedera: Uno Scontro tra "Periferie dell’Impero"
La prossima gara vedrà il Carpi impegnato contro il Pontedera, una realtà che Bonzanini definisce «virtuosa» e capace di scoprire talenti.
«Assolutamente no, non sarà una passeggiata. Pontedera è un club che opera nel calcio con consapevolezza, in una dimensione analoga alla nostra», ha spiegato il DG. Ha poi paragonato le due squadre: «Siamo due “periferie dell’impero” attorniate da colossi: da un lato Sassuolo, Modena, Reggiana, Bologna, Parma; dall’altro Fiorentina ed Empoli. Loro, come noi, non cercano alibi: lavorano sodo per ridurre il divario».
Ha descritto il Pontedera come una squadra con «una guida tecnica esperta ma aperta alle novità, un’identità ben definita e, spesso, prestazioni superiori ai punti totalizzati». Conclusione: «Sarà un confronto tra due squadre che perseguono lo stesso obiettivo e che in questo frangente necessitano di risposte tangibili».
In merito alla lotta per il vertice nel Girone B, considerando le modifiche apportate dalla cancellazione dei punti (Ravenna a 38, Arezzo a 38, Ascoli a 31), Bonzanini ha espresso la sua opinione sulle tre contendenti principali.
«La classifica di rado mente: Arezzo e Ravenna hanno raccolto di più e lo meritano», ha premesso. Tuttavia, avendole affrontate tutte e tre, la sua preferenza è andata altrove: «Vi dico che la squadra che mi ha colpito maggiormente per intensità, concezione e valori collettivi è stata l’Ascoli. Possiede un equilibrio rarissimo tra giocatori nel momento perfetto di maturazione e l’idea di gioco di mister Tomei, che si adatta alla perfezione. Non la escludo affatto dalla corsa per la promozione diretta».
Ha poi analizzato le altre due:
Arezzo: «È disarmante quando è in giornata e ha ricambi di qualità impressionante: sei opzioni offensive interscambiabili e diversificabili a seconda dell’avversario».
Ravenna: «È forza, struttura, organizzazione e una società che intende edificare qualcosa di solido».
«Sono tre manifestazioni diverse della medesima competitività», ha riassunto. Ha aggiunto che il mercato di gennaio potrà rimescolare ulteriormente le carte. La chiave nel Girone B sarà la continuità: «Qui chiunque può sottrarre punti a chiunque».
L'Ossessione del Carpi: Quota Salvezza
L'ultima domanda, relativa all'obiettivo stagionale del Carpi, ha portato Bonzanini a chiarire le priorità: «La nostra ossessione rimane quota 41-42 punti. Non dobbiamo commettere l'errore di ambire a traguardi troppo elevati in anticipo: la nostra forza è sempre stata quella di procedere di partita in partita».
L'obiettivo è consolidare il percorso di crescita strutturale: «Quando la matematica ci darà la certezza di essere salvi, potremo permetterci di considerare anche altro e magari vivere il finale con spensieratezza e gioia. Per ora l’obiettivo è la salvezza. Punto».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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