Il Legnago torna al successo e lo fa in grande stile, conquistando i primi tre punti casalinghi della stagione con un meritato 2-1 contro il San Luigi. Una vittoria che vale doppio per la formazione di Gianni D'Amore, capace di interrompere un periodo di magra e di riconquistare il terzo posto in classifica, posizione che rispecchia il valore espresso finora sul terreno di gioco.
Il Sandrini, mai così generoso in questa stagione, ha finalmente visto esultare i padroni di casa grazie a una prestazione corale e determinata. La gara ha visto protagonisti Alberto Filiciotto, autore di un gol di pregevole fattura che ha sbloccato il risultato, e l'attaccante Della Salandra, risolutore dell'incontro con un colpo di testa imperioso su perfetto servizio di Zoli, entrato dalla panchina.
Proprio Filiciotto, regista delle geometrie biancoazzurre e capitano della squadra, non ha nascosto la propria soddisfazione nel post-partita: «È stata la vittoria del gruppo. Da capitano, l'ho detto allo spogliatoio. Dobbiamo essere orgogliosi», ha dichiarato il centrocampista, come ripreso dal quotidiano "L'Arena" sottolineando l'importanza del contributo collettivo.
Il numero uno del centrocampo ha poi analizzato l'andamento della gara: «Serviva ripartire dalla prestazione: c'è stata. Anche domenica abbiamo tenuto in mano noi il pallino del gioco. Purtroppo abbiamo subito gol su una carambola. Nel calcio conta reagire» e ha aggiunto «e abbiamo dimostrato di avere attributi. Anche con l'aiuto della panchina. Serve l'aiuto di tutti».
Se Filiciotto ha dettato i tempi della manovra, è stato Della Salandra a scrivere la parola fine su una partita che rischiava di scivolare verso un altro pareggio incolore. L'attaccante romano ha vissuto una settimana di montagne russe emotive: da responsabile del calcio di rigore concesso a Conegliano per fallo su Chiesa al cinquantesimo minuto della ripresa, a eroe salvatore domenicale con la rete del definitivo 2-1.
«Non venivo da un bel periodo, lo ammetto. Questo gol mi ridà un po' di gioia. Volevo dimostrare di essere sul pezzo. Quando si è chiamati in causa conta rispondere presente. Felicissimo per questa vittoria e ringrazio anche Zoli per l'assist», ha confessato l'ariete, visibilmente emozionato e sommerso dall'abbraccio dei compagni dopo il gol decisivo.
La vittoria assume un sapore ancora più significativo considerando l'assenza del bomber Aliu, alla prima esclusione dall'undici titolare. Il tecnico D'Amore ha saputo sopperire alla mancanza del proprio terminale offensivo affidandosi alla profondità della rosa e ottenendo risposte concrete. L'ingresso di Zoli, prezioso per l'assist vincente, ha dimostrato quanto sia fondamentale poter contare sull'intera squadra nei momenti decisivi.
Archiviato il successo casalingo, il Legnago deve già pensare al prossimo impegno: domenica la trasferta a Este rappresenterà un altro banco di prova fondamentale. Si tratta di uno scontro diretto per le zone alte della classifica, proprio il tipo di partita in cui la formazione biancoazzurra ha dimostrato finora di esprimere il proprio miglior calcio.
La parola d'ordine è chiara: continuità. Un concetto semplice ma decisivo in ogni campionato, l'unico vero segreto per mantenere posizioni di vertice e coltivare ambizioni importanti. Il Legnago ha dimostrato di avere le qualità tecniche e caratteriali per rimanere nelle zone nobili della graduatoria. Adesso serve confermare sul campo, settimana dopo settimana, quanto di buono mostrato contro il San Luigi.
La vittoria del Sandrini ha restituito consapevolezza e morale a un gruppo che aveva bisogno di ritrovare il gusto del successo. I tre punti conquistati rappresentano molto più di una semplice vittoria: sono la riaffermazione di un'identità, la dimostrazione che nelle difficoltà emerge il vero carattere di una squadra. Con il terzo posto riconquistato e la trasferta di Este all'orizzonte, il Legnago può guardare al futuro con rinnovato ottimismo, forte di una prestazione convincente e della ritrovata capacità di trasformare il gioco espresso in risultati concreti.
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