Federico Valente non si nasconde alla vigilia di uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Il tecnico del Lecco si prepara ad affrontare l'Union Brescia tra le mura amiche con la consapevolezza di chi sa di trovarsi di fronte un avversario di livello, ma anche con la determinazione di chi non vuole fare calcoli o ragionamenti tattici difensivi.
"Finora non mi sono mai visto favorito, ogni partita ha la sua storia. Chiaramente, arriva una squadra ben preparata", ha dichiarato l'allenatore bluceleste in conferenza stampa, come riporta leccochannelnews.it. Parole che testimoniano il rispetto per gli avversari, ma che non nascondono l'ambizione di chi vuole continuare a macinare risultati positivi.
Valente non è tipo da mezze misure. La sua filosofia è chiara e la ribadisce senza giri di parole: in campo si scende sempre e solo per conquistare i tre punti. "Siamo ancora all'inizio, sono sicuro che il Brescia verrà qua per vincere con noi e noi dal nostro lato scendiamo in campo per vincere sempre; io non gioco mai per il pari, loro hanno molta qualità individuale e quando li guardi ti sembra sempre tutto molto naturale, anche a Verona stavano vincendo al 97′ prima di prendere. Scendiamo in campo per vincere e continuare il nostro percorso".
Un'analisi lucida quella del mister, che riconosce le qualità tecniche degli ospiti senza però farsi condizionare. La consapevolezza del valore dell'avversario non si traduce in timore reverenziale, ma in uno stimolo ulteriore per preparare al meglio la partita.
Interrogato su quale aspetto intenda privilegiare nella preparazione della gara – se neutralizzare i punti di forza avversari o valorizzare le proprie caratteristiche – Valente non ha dubbi sulla risposta. "Concentrato sempre sui nostri con il mio staff, vogliamo che i ragazzi abbiano sempre la nostra idea in possesso e non possesso. Dovranno dimostrarci di aver fatto le scelte giuste e di voler far bene davanti ai nostri tanti tifosi".
L'identità tattica rappresenta un punto fermo per il tecnico, che fin dai primi giorni di preparazione ha voluto trasmettere alla squadra principi di gioco chiari e non negoziabili. "Ai ragazzi a luglio ho fatto vedere un video per fargli capire cosa mi aspetto dalla mia squadra cosa mi aspetto quando si perde la palla. Il nostro DNA è quello, vogliamo tenere la palla distante dalla nostra parte", ha spiegato, sottolineando come il lavoro svolto nei mesi estivi rappresenti la base su cui costruire ogni prestazione.
Sul fronte dell'infermeria, arrivano segnali incoraggianti per quanto riguarda Fred Ndongue e Marco Frigerio. "Fred per la prima volta ha fatto tutto, oggi farà gli ultimi test e se andranno bene potrà fare parte del gruppo; il percorso è lungo, deve prendere ritmo perché è stato fuori due mesi. Provate diverse cose, Marco in allenamento sta bene e fa bene. Vedremo le scelte a livello di modulo, cambia la dinamica senza Furrer che cerca l'uno contro uno ma la rosa ha la qualità per compensare un'assenza".
La possibilità di recuperare Ndongue rappresenterebbe un'opzione in più per il tecnico, che tuttavia mantiene la giusta cautela vista la lunga assenza del giocatore. Diverso invece il discorso relativo a Furrer, per il quale i tempi di recupero rimangono ancora incerti. "Settimana prossima si farà controllare nuovamente, non posso esprimermi sulle tempistiche perchè bisogna vedere se tendini e legamenti sono stati danneggiati", ha precisato Valente.
Nonostante l'importanza della posta in palio, il mister bluceleste invita a non farsi prendere dall'ansia da risultato. La sua visione è orientata al lungo periodo e alla costruzione di un'identità solida. "Io ho un'idea chiara in testa e con la mia squadra provo a seguirla sempre, partita dopo partita. Non cambia niente, non vincessimo saremmo sempre al secondo posto: provo a trasmettere questo ai ragazzi, m'importa più della prestazione che del risultato in sé. Non fraintendetemi, sono il primo a non dormire prima delle partite ma voglio che interpretino ogni partita come una finale di Champions League".
Una dichiarazione che fotografa perfettamente l'equilibrio che Valente cerca di mantenere tra la tensione agonistica e la necessità di non caricare eccessivamente di pressione i propri giocatori. L'obiettivo è far crescere la squadra attraverso prestazioni di livello, nella consapevolezza che i risultati arriveranno di conseguenza.
In vista di una sfida così sentita, ci si potrebbe aspettare un lavoro psicologico particolare da parte dello staff tecnico. Ma Valente ribalta questa prospettiva: "Io, come allenatore, per domenica non devo fare niente a livello motivazionale. Abbiamo avuto pressione con la salvezza a -4 rispetto alla Pro Vercelli, ma scendere in campo alle 20.30 contro il Brescia… Cosa c'è di più bello? Vogliamo far cantare il pubblico dopo la partita e non è un peso, anzi".
Un concetto che il tecnico rafforza anche rispondendo a una domanda sulla pressione che potrebbe sentire l'allenatore avversario, Diana: "No, anzi fa piacere che arrivino queste sfide. Dipende dalla mentalità, questa è una grande parola per me. Devono venire qua a fare meglio di noi sotto tutti i punti di vista".
La mentalità, appunto. Una parola che ricorre spesso nelle dichiarazioni di Valente e che rappresenta uno dei pilastri del suo lavoro. L'approccio mentale con cui si affronta ogni impegno fa la differenza tra chi subisce la pressione e chi invece la trasforma in energia positiva.
Un passaggio particolarmente toccante della conferenza stampa ha riguardato lo striscione esposto dai tifosi fuori dallo stadio, segno tangibile dell'affetto che la piazza riserva al proprio allenatore. "Queste cose commuovono, ti vengono trasmesse. Di base c'è sempre l'essere umano, ringrazio per il pensiero perchè mi hanno toccato e sento questa energia, mi piace e sono con loro; e viceversa".
Parole che vanno oltre il semplice aspetto sportivo e che testimoniano come si stia creando un legame autentico tra la squadra, il tecnico e la tifoseria. Un elemento intangibile ma prezioso, capace di fare la differenza nei momenti chiave della stagione.
Con la squadra praticamente al completo – salvo gli ultimi test su Ndongue – e con una settimana di lavoro alle spalle, il Lecco si appresta dunque ad affrontare una delle gare più impegnative del calendario. L'orario serale, l'avversario di prestigio, il pubblico amico: tutti ingredienti che promettono una serata di grande calcio.
Valente, dal canto suo, ha le idee chiare su come approcciare la sfida. Identità di gioco, mentalità vincente, focus sulla prestazione: questi i cardini su cui poggia la preparazione della partita. Con la consapevolezza che il Brescia rappresenta un banco di prova importante, ma anche con la convinzione che il Lecco abbia tutte le carte in regola per giocarsela alla pari.
L'appuntamento è fissato per domenica sera, quando sotto i riflettori dello stadio si sfideranno due squadre determinate a conquistare l'intera posta in palio. E come ha ricordato il tecnico bluceleste, ogni partita va vissuta come una finale. Questa, in particolare, promette di esserlo davvero.
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