La Famiglia Tinto rompe il silenzio e si rivolge direttamente alla piazza sorana con un messaggio che ha il sapore dell'appello accorato. In un momento in cui la classifica si fa pesante e le difficoltà sembrano accumularsi, la proprietà del Sora calcio ha scelto la via della trasparenza e del coinvolgimento popolare per provare a invertire la rotta di una stagione finora complicata.

Il comunicato diffuso nelle ultime ore non lascia spazio a interpretazioni: la situazione è critica, ma la determinazione a raddrizzare il timone resta salda. "Ci troviamo in un momento difficile della stagione ma con il tempo necessario per risollevare le sorti di questo campionato", si legge nella lettera aperta indirizzata a tutti i sostenitori del club. Un'ammissione di difficoltà che non scivola però nella rassegnazione, ma che anzi diventa il punto di partenza per una chiamata alle armi collettiva.

La proprietà è consapevole che l'ultimo mese ha lasciato tracce profonde nell'entusiasmo della tifoseria. Eventi e circostanze non meglio precisate hanno contribuito a raffreddare il calore del pubblico, tradizionalmente appassionato e vicino alla squadra. "Capisco che in questo ultimo mese ci sono state tante vicissitudini che vi hanno un po' scoraggiato", ammette il comunicato, riconoscendo apertamente il momento di distacco tra piazza e squadra.

Ma è proprio in questa fase delicata che la Famiglia Tinto rivendica il proprio impegno e la propria presenza. "Come ho detto alla squadra, io sono qui e porterò a termine il mio obiettivo di salvare la categoria", recita la nota con tono deciso, quasi solenne. Una dichiarazione d'intenti che suona come una promessa alla città e ai suoi abitanti, un patto non scritto che la proprietà intende rispettare fino in fondo.

La salvezza, obiettivo minimo stagionale che ora appare tutt'altro che scontato, diventa il collante tra società e tifosi. Per raggiungerla, sottolinea il messaggio, serve uno sforzo comune. "Per difenderla ho bisogno anche del vostro supporto", si legge nel passaggio che più di ogni altro evidenzia la necessità di un ritrovato spirito di comunità attorno ai colori sociali.

Ed è qui che l'appello si fa concreto, trasformandosi in un'iniziativa tangibile. In vista del match di domenica, quello contro il Castelfidardo, uno scontro salvezza, la società ha deciso di adottare una politica di prezzi popolari per favorire l'affluenza allo stadio. Un gesto che vuole essere insieme un regalo natalizio ai tifosi e un investimento sul futuro immediato della squadra, nella convinzione che un impianto pieno possa rappresentare un valore aggiunto fondamentale per i giocatori in campo.

La scelta del timing non è casuale: il periodo delle festività natalizie offre l'occasione per un riavvicinamento simbolico, un momento di unità che possa traghettare squadra e pubblico verso la seconda parte di stagione con rinnovato slancio. "In occasione del Natale, adotteremo un prezzo popolare per cercare di riempire lo Stadio, vista l'importanza del match di domenica", precisa la nota, sottolineando come l'iniziativa risponda a un'esigenza tattica oltre che promozionale.

Il tono del messaggio si fa poi più personale nel passaggio finale, quando la Famiglia Tinto rivolge gli auguri festivi a "tutti i nostri veri tifosi". Una locuzione, quella dei "veri tifosi", che rimarca la distinzione tra chi resta fedele nei momenti bui e chi invece si allontana alle prime difficoltà. Un richiamo implicito alla fedeltà e alla passione genuina, valori che il calcio delle categorie inferiori continua a coltivare con particolare orgoglio.

L'appuntamento è quindi fissato per domenica, quando lo stadio sorano dovrà trasformarsi in una bolgia colorata e rumorosa. "Ci vediamo domenica tutti uniti verso un unico obiettivo", conclude il comunicato, ripetendo ancora una volta il concetto chiave di questa chiamata a raccolta: l'unità d'intenti come arma principale per affrontare e superare le difficoltà.

Resta da vedere se l'iniziativa sui prezzi e l'appello sentito della proprietà riusciranno nell'intento di riempire le gradinate. La risposta della piazza sarà un termometro importante per misurare non solo l'affetto verso la maglia, ma anche la fiducia riposta nella capacità della società di mantenere le promesse fatte. Il calcio, soprattutto a questi livelli, vive di passione e appartenenza: domenica si capirà se questi sentimenti sono ancora sufficientemente forti da sostenere una squadra che sta attraversando uno dei momenti più complicati della sua stagione.

Sezione: Serie D / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 16:25
Autore: Andrea Villa
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