Nonostante un retrogusto amaro per la mancata qualificazione diretta ai playoff, la Lucchese di mister Giorgio Gorgone ha compiuto un'impresa notevole nel girone di ritorno, totalizzando ben ventisette punti. Al termine dell'ultima giornata, il tecnico ha analizzato il momento della squadra e ha espresso con determinazione la volontà di conquistare la salvezza attraverso il playout.
"Questi ragazzi sono stati fantastici," ha esordito Gorgone con un tono di orgoglio. "Ventisette punti nel girone di ritorno sono un bottino importante, e sebbene un po' di rammarico per come è andata ci sia, l'apprezzamento del pubblico è la cosa più bella di questa giornata, che lascia comunque un po' di amarezza in bocca. Disputare un playout con quattordici punti di distacco dalla penultima non è sportivamente corretto, ma è la logica conseguenza della penalizzazione subita. Ora è fondamentale ricaricare le energie, perché ci confronteremo con un avversario che ha dimostrato di essere vivo. Andremo a Sestri grazie all'impegno della nostra dirigenza."
Il mister ha poi voluto rimarcare la straordinarietà del cammino compiuto dalla sua squadra. "Ci tenevo particolarmente a sottolineare ciò che hanno fatto questi ragazzi: da gennaio in poi abbiamo avuto una media punti da quarto posto. Questa squadra sta viaggiando come un treno, pur in assenza di una solida struttura societaria alle spalle, ma con l'affetto incondizionato di chi crede in noi, e questa è la vera bellezza del calcio. La Torres? Ha onorato pienamente l'impegno; nutro grande simpatia per quella terra e auguro loro un percorso importante. Ora dobbiamo rialzare subito la testa."
Gorgone ha poi provato a spiegare alcuni cali di tensione che hanno caratterizzato il percorso della Lucchese. "Perché a volte stacchiamo? Non ho una risposta precisa, forse sono momenti di scoramento, e quando subiamo un gol sembra quasi che il mondo ci crolli addosso. Probabilmente è un aspetto su cui dobbiamo lavorare a livello mentale. Se eravamo pronti per gli spareggi? Prima di questa partita non nutrivo molte speranze di evitarli, ma credo che sia noi che la città lo avremmo meritato. Non guardo in casa degli altri, le motivazioni erano diverse. Ora è necessario staccare un attimo, sono convinto che questa squadra abbia dentro una rabbia incredibile che ci permetterà di prenderci sul campo ciò che ci spetta. Vorremmo giocare già dopodomani, ma ora è giusto ricaricarci ancora di più."
Il tecnico ha poi parlato dei recuperi importanti in vista del playout. "Recupereremo Tumbarello, che è un vero gladiatore, e anche Ballarini, ma voglio ringraziare anche Catanese, che pur essendo a casa ha dato un contributo fantastico. Anche i ragazzi della curva lo hanno percepito: siamo un gruppo realmente unito. Questa città merita una società seria, questa maglia se lo merita. E faremo di tutto per mettere il primo mattone per costruire un futuro diverso."
Le parole di Giorgio Gorgone trasudano grinta e determinazione in vista del cruciale playout. L'orgoglio per il percorso compiuto, nonostante le difficoltà, e la fiducia nella "rabbia mostruosa" dei suoi giocatori rappresentano un'iniezione di fiducia per l'ambiente rossonero. La sottolineatura dell'unità del gruppo e l'auspicio di una solidità societaria futura aggiungono un ulteriore significato alla battaglia per la salvezza che attende la Lucchese.
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